"Rinascimento Italia" vuole essere un barlume di riflessione sui fatti politici e sociali, in un periodo storico che vede l'Italia in grave difficoltà e smarrita nel contesto globalizzato di questa era.

martedì 5 novembre 2013

Il punto di Novembre



Dopo la pausa estiva, si riprende con l’attualità politica. Facciamo, quindi, il punto.
1)La Bindi eletta Presidente della Commissione antimafia. Non si comprende la levata di scudi da parte degli esponenti del PdL all’elezione della Bindi a Presidente della Commissione antimafia. Forse costoro avrebbero scelto, voluto e desiderato altro con un curriculum di questo tipo: condannato in via definitiva per reati fiscali, assunzione di un capo mafia come collaboratore-autista-stalliere, incriminazione per reati che sottendono il favorire la prostituzione con danze in stile Bunga-Bunga, avvisi di garanzia per corruzione…di giudici, parlamentari e chissà quanto altro ancora. Qeusto sì che sarebbe stato un eccellente presidente della commissione antimafia.? O no!
2)Renzi e Letta e la fine dei post comunisti. Ma come fanno  gli ex democristiani a convivere nello stesso partito, il PD, con i post comunisti? E quest’ultimi con i primi? In realtà non si sono mai stimati e mai lo faranno. I matrimoni d’interesse prima o poi scoppiano. Se Matteo Renzi non diventerà Segretario del PD, la cosa non è improbabile, le pressioni ad un distacco dal PD saranno al massimo. Se invece vincerà si tenterà di trasformare il partito nella forma liberal-democratica ed allora le spinte alla scissione verranno poste in essere dai post-comunisti. Come andrà a finire? Il rischio scissione in ogni caso è elevato.
3)La vergognosa figura degli americani intenti a spiare le maggiori personalità politiche europee e mondiali alleate e non con la solita complicità della UK. Gambadilegno e Filo Sganga inseparabili truffaldini spocchiosi e arruffoni.
4)Legge di stabilità: un assurdo  brodino tiepido dove i privilegi della casta non sono stati minimamente sfiorati …che brutto messaggio che si da agli italiani e di contro di riforma strutturale nemmeno l’ombra.

5)La marcia su Roma 2. E’ possibile una nuova marcia su Roma? E da chi? Vi sono alcune analogie inquietanti tra le condizioni politche-sociali di oggi con quelle del 1922. Dalla crisi del sistema politico, alla estrema debolezza dello stesso, ad una evidente incapacità di detto sistema a dare risposte risolutive ai problemi della società nelle sue varie articolazioni. Dall’altra parte ci sono movimenti di dimostranti come i No Tav, i Centri Sociali, ma specialmente il M5s. Movimento verticistico, guidato da un duetto e non da un quadrunvirato, ma lo stile non cambia. Chi non è d’accordo viene espulso senza tanti complimenti. Si è contro istituzioni e persone con toni poco ortodossi. Se la prendono con la stampa e la comunicazione in genere, con la presidenza della repubblica, contro questo Parlamento che forma la casta italiana insieme con quelli che sono la classe parassitaria. Il populismo è l’arma del loro successo. La disciplina di partito e l’ubbidienza ai capi diventa fatto non opinabile. Il capo supremo non sbaglia mai e non può essere contestato. Dalla loro ci sono i delusi, gli arrabbiati, popolani, borghesi, imprenditori piccoli e medi che hanno perso o stanno perdendo  il loro status economico. Da un punto di vista partitico si annoverano per la maggior parte massimalisti e purisiti di sinistra. D'altronde Mussolini era di sinistra.
6) Il ministro Cancellieri deve dimettersi per un comportamento non pertinente con le sue funzioni. Classico esempio di una piccola Italia provinciale, familistica, nepotistica, e che ci fa fare figuracce a livello europeo e mondiale che vanno a confermare i giudizi negativi sulla classe politica italiana.