"Rinascimento Italia" vuole essere un barlume di riflessione sui fatti politici e sociali, in un periodo storico che vede l'Italia in grave difficoltà e smarrita nel contesto globalizzato di questa era.

domenica 15 aprile 2012

Il Governo Monti si sta logorando










Il Governo Monti si sta logorando su due fronti. O meglio, sono due facce della stessa medaglia.
Il primo è quello della riforma del mercato del lavoro dove il Ministro Fornero mi pare che, aldilà della sua apparente durezza, sia sballottata una volta a destra e dopo a sinistra. La riforma non piaceva ai sindacati e al PD, ma dopo le ultime correzioni sulle norme che riguardano la flessibilità in entrata volute da Bersani e Sindacati , la stessa legge non piace al PdL nè a Confindustria che la contestano con forza, anche perchè le variazioni al testo non sembrano essere state concordate e richiedono una riscrittura in aula parlamentare. 
Il secondo fronte di logoramento riguarda il rilancio della produttività. Non c'è dubbio che l'aumento delle tasse sia da sempre un fattore restringente lo sviluppo, quindi di tipo recessivo, ma ora è improrogabile che le banche italiane allentino i cordoni del prestito e che il Governo annulli le leggi spaventose degli undici anni di governo dell'economia e delle finanze dell'ex ministro Tremonti che si potrebbe anche dire invogliavano all'elusione e alla evasione fiscale da una parte e fatto diventare delle tigri assetate del sangue degli italiani l'INPS e l'Agenzia delle Entrate. Qui bisogna ristabilire l'equità ed il buon senso. Un debito deve essere accertato con professionalità e recuperato senza alcun aggravio per il cittadino se non per una percentuale minima stabilita uguale per tutti per legge. Se una srl negli ultimi tre anni chiude sempre con un fatturato inferiore ai 300.000 euro, questa, in Italia, ha tutte le possibilità di non pagare nè i fornitori nè i propri dipendenti e farla franca. E' necessario rimettere nel codice il reato di falso in bilancio che la coppia Berlusconi-Tremonti hanno cancellato. Sono urgenti norme che garantiscano i creditori e non i debitori. Oggi in Italia nessuno paga perchè sembra essere conveniente così.
Sono necessari sgravi fiscali consistenti per le aziende che investono in ricerca, sviluppo e acquisizione di nuove tecnologie.
Al contempo bisogna tagliare profondamente sugli sprechi non solo dei Ministeri, ma anche di Comuni, Province e Regioni. Due miliardi di euro all'anno di  sole consulenze sono immorali.  
Il Governo Monti si sta logorando sia sul versante dei partiti che lo sostengono che con quella maggior parte dei cittadini italiani che responsabilmente, finora, hanno accettato i sacrifici con grande senso civico. I cittadini vorrebbero essere considerati come tali e non come "utenti". I governi di sinistra hanno degradato, con le loro leggi, i cittadini italiani ad utenti e lo dicevano pure. Vi ricordate l'ex Ministro della Pubblica Istruzione Berlinguer in quella follia che è stata la riforma dell'istruzione e della Università voleva che la Scuola fosse Azienda e gli scolari dei clienti?
Che amarezze vedere certa gente al potere.
Al Prof. Monti oggi chiediamo che dopo aver guardato in alto, da Obama a Soros, da Benedetto XVI alla Merkel, dal G20 alla City londinese, ora guardasse in basso, con attenzione, e ascoltasse l'urlo di dolore che si leva dal popolo italiano e lasci stare le sirene di coloro che ci hanno portato in queste terribili condizioni economiche e ancor di più sociali. Perchè se Lei non riparerà i danni che costoro hanno commesso in venti anni di malagestione politica del Paese, saranno i primi ad essere spazzati via. Solo Lei, prof. Monti, li può salvare...glielo dica.     



giovedì 5 aprile 2012

La Lega Nord al capolinea. Ma è ladrona?
















Due giorni fa, ad inizio bufera tangentopoli 2, Renzo Bossi, il Trota, ha dichiarato davanti alle telecamere di essere completamente fuori da qualsiadi dazione di denaro, nonchè:"...c'è un federale che è a conoscenza dei bilanci della Lega".
Un federale? Ma chi è il Federale?
Di sicuro, allora, la Lega ha i Federali.
"Il Federale" mi ricorda un film con Ugo Tognazzi e la regia di Luciano Salce. Ma ricorda specialmente la struttura del PNF (Partito Nazional Fascista).
Federali della Lega e Federali del PNF.
Camicie verdi i primi e camice nere i secondi.
Il Capo è il Capo. Si venera e non si discute in entrambi i casi. 
I fascisti erano mediamente di bassissimo livello culturale ed i leghisti?
I fascisti erano irriverenti verso le istituzioni ed i leghisti?
Il livello di volgarità dei fascisti era notorio e quello dei leghisti?
Il fanatismo dei fascisti era notorio e quello dei leghisti?
Il razzismo dei fascisti è un fatto storico e quello dei leghisti?
Gli slogan forti dei fascisti e quelli altrettanto forti dei leghisti?
Le volgarità pubbliche dei fascisti e quelle dei leghisti?
I dirigenti fascisti erano irritanti per la loro superbia, arroganza, stupidità e pochezza e quelli della Lega?
Le promesse di cambiamento dei fascisti e le promesse di cambiamento dei leghisti?
La finta democrazia interna del PNF e la finta democrazia interna della LegaNord?
Le pessime leggi dei primi e altrettanto pessime leggi dei secondi.
La distruzione dell'Italia in entrambi i casi anche se con modalità diverse.
Un ventennio per ciascuno ...poi la fine. Finalmente
Le Lega Nord mi ha sempre ricordato qualcosa di nefasto per l'Italia e gli italiani.

Vertice Italia-Francia

Il vertice Italo-Francese di ieri ha declinato in modo netto il difficile momento di debolezza della politica italiana.
La Francia dell'era Sarkozy ha assunto una aggressività in politica estera mai vista negli ultimi trenta anni.
Si deve tornare alle presidenze De Gaulle per ricordare un attivismo così spinto.
E non intendo solo sul piano squisitamente politico, ma la pressione francese si dimostra quasi violenta in economia. Gli interventi in Africa centrale, anche quelli recentissimi della scorsa settimana in Costa d'Avorio, mirano ad appropriarsi di posizioni favorevoli nello sfruttamento di petrolio e la continuità nello sfruttamento dei giacimenti di uranio in Ciad. Con "l'affaire Libia" Sarkozy non guarda più alle nazioni africane ex colonie francesi sulle quali la Francia da sempre ha tentato e in qualche modo ci è riuscita, di condizionare la polica specie quella economica. Gli USA hanno abdicato all'"irruenza" di Francia e UK sulla Libia e l'Italia si è trovata in stallo malgrado gli enormi interessi economici specie di Eni, ma non solo, per via degli stessi accordi personali con il "Rais" libico. Perchè non si interviene in Siria? Ora si muoveranno, su iniziativa americana, in modo più burocratico che militare, a livello di Nazioni Unite con qualche delibera sanzionatoria che possa essere mostrata a riprova del fatto che si interviene sempre dove c'è anelito di libertà contro regimi di decennale storia. Ma la Siria non è la Libia perchè non ha il petrolio. Gli interessi in questione possono averli gli israeliani. Ma caduto Assad, ciò che verrà sarà meglio per il MO o peggio? Nessuno può saperlo.
Nel frattempo l'OPA di Lactalis su Parmalat, salvata dallo Stato italiano pochi anni fa dal fallimento, dimostra che mai c'è stata una politica industriale in Italia negli ultimi venti anni, tranne quella di vendere a pezzi l'ex IRI per "rendere libero il mercato da una presenza ingombrante, fortemente passiva, residuato della Prima Repubblica, e al contempo il ricavato doveva servire a ridurre il debito statale. Così i politici di destra e di sinistra.
Il debito si è sviluppato in modo inquietante, alcuni gioielli di famiglia che potevano benissimo essere gestiti in modo corretto sono stati venduti o svenduti come Telecom, Credito Italiano, Banca Commerciale Italiana, Cirio, Bertolli, De Rica, ecc... . Altri sono ancora in mano pubblica come Finmeccanica, Eni, Enel e tutto sommato sono le poche aziende operanti a livello globale insieme ad Unicredit e, adesso, a Fiat-Crysler.
Lactalis si compra Parmalat con i soldi delle banche francesi.Ma, nella pancia di Parmalat vi sono circa 1,5 miliardi di euro, per cui, alla fine, metà dell'esborso per l'acquisto lo paga la stessa Parmalat per essere fagocitata da una azienda che non presenta bilanci da dieci anni e che si permette di venire in Italia acquistare una azienda quotata in borsa e con i conti in regola dopo le brutture dell'epoca di Callisto Tanzi e soci.
C'è da rimanere allibiti e scandalizzati. Ai ministri dei passati governi e di quelli attuali dell'economia quali Visco o Tremonti, oppure Bersani o Romani c'è da chiedergli:"ma che cosa fate durante i Vostri incarichi? A che cosa vi dedicate? Pensate alla Nazione, agli Italiani ...ma in che senso?".
La Francia ci vuole vendere ben cinque centrali nucleari, noi accettiamo di comprarle e nello stesso periodo in cui vi sono tensioni sulle Generali ove i soci francesi spingono, anche se non apertamente, per francesizzarla magari con Axa. Edf che cerca di farsi molto più spazio in Edison, e che dire dell'Acea, e dell'acquisto di alcuni grandi marchi della moda italiana, o della vendita dei treni ad alta velocità costruiti dalla francese Alstom. Intanto qualche anno prima la Banca Nazionale del Lavoro passa ai francesi di Bnp-Paribas.Si dirà che è il "mercato". Ma si può dire altrettanto pesantemente che in Italia non c'è stata mai una politica industriale. I gruppi sono lasciati a loro stessi in balia di tutto. Qualche eccezzione c'è. Vedi per Enel e per Eni. Ma qui il gioco non si capisce, tant'è che nemmeno gli americani riescono a comprendere quello che c'è veramente sotto. 
Interverremo in Libia sganciando bombe. Ma l'Italia non ripudia la guerra come metodo politico? Almeno ciò è sancito dalla nostra Costituzione. Le missioni ci costeranno non meno di  700 milioni di euro se tutto finirà entro tre mesi.Chi paga? Sarkozy o gli italiani con le tasse? Ma noi non siamo già tra i più tassati d'Europa? Non siamo quelli che abbiamo il quarto debito statle più alto del Pianeta? Non siamo quelli che in Europa il Pil aumenta solo dell'1,2% rispetto alla media europea del 2,1%. Quindi con la disoccupazione che aumenterà ancora di più specie quella giovanile?
E l'Italia ha sottoscritto insieme con la Francia una richiesta per modificare il trattato di Schengen sulla libera circolazione di merci e persone nella Comunità Europea. L'Italia si è accodata alla richiesta di una Francia che respinge i tunisini e li rimanda in Italia perchè non arrivano ad avere trenta euro se hanno parenti in Francia oppure 60 euro se non li hanno? Ma che legge hanno? Invece di modificare il trattato di Schengen dovrebbero rivedere questa norma così oltraggiosa per la dignità umana relegata a trenta denari come quelli di Giuda.
Non c'è nulla per essere soddisfatti dal vertice Sarkozy-Berlusconi. Abbiamo perso, ma stiamo perdenda da troppi anni ormai...e noi paghiamo.