"Rinascimento Italia" vuole essere un barlume di riflessione sui fatti politici e sociali, in un periodo storico che vede l'Italia in grave difficoltà e smarrita nel contesto globalizzato di questa era.

martedì 10 dicembre 2013

La fine del berlusconismo e dell'antiberlusconismo..


Il Berlusconi ha ricevuto il ben servito ed è stato cacciato dal senato in quanto decaduto dalla carica di senatore della Repubblica per una legge che lui ha approvato in tutte le sue parti una manciata di mesi addietro e l'ha votata e fatta votare dai suoi del suo partito. Questo è successo dopo aver dato, qualche settimana prima, la fiducia al governo Letta che poteva far cadere con una certa facilità. Ma la legge del contrappasso non finisce qua. Il suo partito, il PdL, si spacca e quello che era considerato impossibile si concretizza in quindici giorni. La lotta tra falchi e colombe crea la spaccatura. Con Berlusconi rimangono gente a sua immagine e somiglianza ed anche peggio. I vari Fitto, Verdini, Brunetta, Bondi, Capezzone, Gasparri sono affiancati dalle Gelmini, Prestigiacomo, Biancofiore, Santanchè, Carfagna, Bernini. La classe politica peggiore dei peggiori fonda Forza Italia che ha buttato la maschera e in realtà si chiamerà forza Silvio.
Il Berlusconi voleva la grazia. Ha tentato quasi di estorcere al Presidente della Republica la grazia, pretendendola come un bulletto di periferia pretende rispetto dai cittadini del rione.
Ha scritto una lettera ai senatori del PD esortandoli a non votare la sua decandenza da senatore, in caso contrario si sarebbero macchiati di una infamia di cui i loro figli si sarebbero dovuti vergognarsi per sempre. (Semmai sarebbe stato il contrario). Una volta decaduto ha gridato al colpo di Stato.Non ha mai avuto la statura dello statista ed è stato una disgrazia per l'Italia insieme con Bossi. Tre giorni fa è morto Nelson Mandela uno statista, un uomo, innanzitutto, che ha riscattato un popolo, mentre Berlusconi voleva essere riscattato dalla sua condanna da un popolo.
 Il Nuovo Centrodestra a guida Alfano è una grande novità. La parte migliore del PdL si è staccata. La fine di Berlusconi è vicina.
Tutto questo sommato alla vittoria di Renzi nelle primarie del l'8 dicembre (che segna anche la fine di ciò che era rimanasto del vecchio PCI) produce la chiusura di un'epoca: quella del berlusconismo e dell'antiberluconismo.Renzi supera il berlusconismo perchè lo scavalca e non lo cavalca.. Le due cose erano strumentali le une con le altre. Per venti anni abbiamo vissuto nell'antiberlusconismo da parte della sinistra, compreso l'Italia dei Valori di Di Pietro dei Verdi, o di Rifondazioen comunista o in tempi attuali di Sel, ma specialmente del PdS alias, DS, alisas PD. Dall'altra, Forza Italia, AN, e poi PdL hanno creato il berlusconimo con la direzione dello stesso Berlusconi e delle sue televisioni (Cinque: tre+due Rai) dei suoi giornali ecc...
Ma cosa era e cosa è stato tutto ciò. E' stato il Grande Complotto.Un Grande Complotto ordito ai danni del Popolo italiano da parte dei partiti, ma specialmente degli uomini politici che li governavano.Una intesa mai dichiarata e semplicemente nata per convergenza degli interessi diuna intera classe politica. I vari Berlusconi, Casini, Fini, da una parte e dall'altra i vari Dalema, Violante, Franceschini, Bindi sono due facce della stessa medaglia. Per quasi venti anni non c'è stata alcun ricambio vero della classe politica (quella che conta perchè è quella che prende le decisioni che gli altri politici seguiranno). Com'è potuto avvenire ciò? Attraverso la strategia del berlusconimo e dell'antiberluscnismo si sono mantenuti, da entrambi le parti, le posizioni di potere. Una strategia che tendeva a cristallizzare alcuni uomini nel potere della Repubblica nel tempo indefinito, da qui nasce la casta. L'apoteosi di questa strategia è rappresentata dalla peggiore legge elettorale mai pensata in Europa, il cosidetto Porcellum. Dove anche l'opposizione a quel governo di centrodesta che l'ha proposta e approvata ha fatto solo finta di opporsi. Per cui un manipolo di uomini su un elettorato di oltre trenta milioni nominava i delegati in Parlamento del popolo italiano.E' questo ha rappresentato il culmine del potere della casta, poi chi vinceva governava.E si governava male perchè la casta non occupava il potere per governare, ma occupava il potere per il potere in sè medesimo e per tutto ciò che comportava in termini di privilegi, degli italiani non importava gran chè. Una nazione con una casta ricca e spietatamente buonista e i cittadini sudditi, fessi e tartassati.