"Rinascimento Italia" vuole essere un barlume di riflessione sui fatti politici e sociali, in un periodo storico che vede l'Italia in grave difficoltà e smarrita nel contesto globalizzato di questa era.

lunedì 27 giugno 2011

Esami di maturità...ma servono?

Esami di maturità anno scolastico 2010/2011, anche la terza prova è fatta.
Adesso gli esaminandi aspettano la correzione dei compiti e l'uscita dei tabelloni con la somma dei voti avuti con gli scritti che andranno ad aggiungersi ai crediti accumulati negli ultimi tre anni.
E da qui inizia il toto-voto. Nel senso che ogni alunno cercherà di prevedere il voto finale di diploma.
Giovedì scorso, 23 giugno, il Corriere della Sera titolava: "La commedia (utile) della maturità" di Beppe Severgnini.
Il noto giornalista scriveva che questi esami sono una :"...finzione. Sadomaso autorizzata dal ministro dell'Istruzione".
Continuava affermando che:"...la maturità è una commedia...utile perchè insegna la gestione dell'ansia, il valore delle vigilie".
Di contro sberleffa gli esaminatori affermando"...gli insegnanti, anche i più svogliati camminano impettiti; sentono il fremito del potere riconquistato".
Per esperienza personale posso testimoniare che gli insegnanti farebbero volentieri a meno degli esami. Che gli stessi siano una finzione è vero nel momento in cui il commissario di matematica "aiuta", ma spesso risolve i problemi e quello di greco e di latino imposta la traduzione della seconda prova al classico...ecc...ecc.
Passiamo alla terza prova, la più selettiva, ma anche la più fragile. Fragile nel senso che i proff. possono"passare", giorni prima, le domamde agli esaminandi o ad alcuni di essi. Stesso discorso vale per le prove orali.
Infine il voto conclusivo che tende sempre verso "altissime vette".
Tant'è che alcune Università, poche a dire il vero ma prestigiose, non ritenendolo attendibile non viene valutato(o poco valutato) ai test di ammissione. Queste stesse Università ritengono, evidentemente, gli esami di maturità una inutile commedia.

lunedì 13 giugno 2011

Lettura dell'esito dei referendum

Gli italiani hanno bocciato, ed è difficile che lo facciano, in modo secco quattro leggi del governo di centro destra. Quindi, costoro non hanno saputo capire le necessità nazionali ed il carattere del popolo italiano. Un governo che non sa fare ciò deve dimettersi.
I voti, amministrativo e referendario, indicano la volontà del popolo italiano di un cambiamento veloce in direzione di una dignità nazionale attraverso il primato della legalità e della giustizia sociale.
Cosa non convince più gli italiani?
-Berlusconi. Egli non ha più nessuna credibilità,
-le reti televisive, e specialmente i programmi delle stesse, sono catalogate in due serie: quelle che tentano di indirizzare l'opinione, da quelle che tentano di sollevare riflessioni su fatti e circostanze politiche-sociali rilevanti.