Cosa vuole, in realtà, Renzi. Qual è il suo
scopo, il suo vero progetto?
Ma chi è Renzi? Renzi è una persona intelligente, senza
scrupoli, dove la menzogna è metodo efficace in politica. Convintamente amorale
rispetto ai propri fini. Avrà sicuramente letto il Breviario del politico di
Mazzarino.ll suo progetto nasce fin dall’adolescenza,
quando egli sente di voler essere sempre al centro della scena. Velocemente
capisce che è la politica che lo può gratificare nella sua sete di potere e di protagonismo. Un progetto che ha come fine solo se stesso e che
sta realizzando passo dopo passo.
E’ veloce nel
modulare la propria azione ai fatti contingenti. Usa il potere come un soldato
moresco usa la propria scimitarra in battaglia, senza pietà per i vinti. Si
circonda di uomini e donne fidatissimi, che sanno che non devono sbagliare e
devono lavorare molto per lui. Ha dimostrato di avere grande lucidità nell’analisi
sociale e politica. Ha compreso perfettamente le condizioni in cui versano i vari
partiti e i loro dirigenti, ad iniziare proprio dal Pd che doveva conquistare,
comprendendo che si poteva scalare velocemente attraverso un “cavallo di Troia”
che gli stessi dirigenti, Prodi in testa, avevano costruito e che è
rappresentato dalle”primarie” dove tutti, iscritti e non iscritti-qui sta l’errore-,
possono votare e decidere.
Uno dei più gravi errori dell’ex Presidente Napolitano,
fu quello di “silurare” il governo Letta, per affidare le sorti dell’Italia a
Renzi solo perché era il rampante segretario politico del Pd, motivazione
assurda e buffa.
Il governo Renzi è composto da un mix di ministri con poca
personalità ed anche competenza e di pochi ma fidatissimi pretoriani, con una eccezione
nel mininistro Padoan a cui non si poteva fare a meno viste le condizioni catastrofiche
della finanza italiana -. Questa composizione è fatta apposta. In questo
contesto può comandare solo lui.
Un golpe bianco
avviene, e può avere successo, solo in un sistema politico-sociale di grande
debolezza ed in crisi. Dopo il solito grave errore di un Re o di un Presidente
della Repubblica che pavidamente avranno concesso l’incarico di governare all’ultimo
arrivato che, rivestendo i panni dell’”uomo forte” e capo di un partito ,sembra
essere l’unico che, forse, è capace di traghettare la nazione fuori dalla crisi.
Il nuovo governo che verrà varato, velocemente
riformerà alcune leggi che avranno il compito di conferire una apparente legittimità
del potere e la formazione di una nuova
rappresentanza parlamentare composta da deputati adepti del Presidente del
consiglio e del suo partito che devono render conto solo al Capo e non al Popolo. Tutto ciò trasforma una democrazia in un regime. Tra
i provvedimenti che faranno scalpore, sarà quello di nominare un bravo Prefetto,
con poteri speciali, per combattere la piaga del momento che può essere la
mafia siciliana come all’epoca del prefetto Mori, oppure un ottimo magistrato
per combattere la piaga della corruzione in Lombardia. Un altro provvedimento
che darà i suoi frutti a livello popolare può essere una nuova “ battaglia del grano“,
giacchè così possono essere anche visti gli ormai
famosi “ottanta euro in busta paga”. La propaganda paga sempre, specie all’inizio.
Il progetto di un golpe bianco viene schematizzato come segue:
Punto essenziale: riforma della legge elettorale che
favorisca il consolidamento massiccio del regime.(Italiacum)
Punto due: poter governare con una sola delle due camere e di
fatto abolire il Senato dalla gestione della nazione. Lo scopo è quello di
facilitare, così, il controllo delle camere.(Legge di riforma del Senato).
Punto tre: legge per operare la gestione politica della teleradiocomunicazioni
onde manipolare la comunicazione e gestire la propaganda di regime.(Riforma
Rai)
Punto quattro: legge di riforma dell’istruzione che
corrisponda alle esigenze educative del regime, laddove i presidi comandano a tal punto che redigono il Piano dell'Offerta Formativa e se lo approvano seguendo i dettami del regime.(la Buona Scuola)
Punto cinque: legge di riforma del T.U. pubblica
sicurezza per avere anche una polizia che, conferendo nuovi e precisi poteri,
controlli ed arresti gli oppositori al regime(con la scusa di accorpare il Corpo
Forestale dello Stato).
Punto sei: legge di riforma sulle rappresentanze
intermedie, specialmente sindacati e partiti politici, in modo da svuotarle di
ogni capacità di incidere socialmente e di paralizzarne le attività a sfavore del regime.
Punto sette: legge sulle intercettazioni, per ovvi
motivi.
Punto otto: avere dalla propria parte l’industria e la
finanza che conta in quanto finanzia e, attraverso i propri giornali, appoggia
e propaganda il regime.
Purtroppo, in Italia, abbiamo già avuto una tragica
esperienza, con un certo Mussolini ed il Partito Nazionale Fascista, dove tutto ciò che è stato prima descritto si
è avverato. Ci sono voluti venti anni per
liberarcene di lui e della sua amante. Essi furono arrestati dai partigiani il 27 aprile del 1945, settant'anni fa. Domani, 27 aprile 2015 si dovrebbe votare la legge elettorale renziana dell'"Italicum". A coloro i quali toccherà votarla o respingerla ricordo ciò che disse il grande timoniere della libertà del Vietnam:
"Non c'è nulla di più prezioso della libertà e dell'indipendenza" Ho-Chi-Minh (dopo gli americani, combattè contro la Cina di Mao per continuare ad essere indipendenti e liberi).