"Rinascimento Italia" vuole essere un barlume di riflessione sui fatti politici e sociali, in un periodo storico che vede l'Italia in grave difficoltà e smarrita nel contesto globalizzato di questa era.

domenica 30 marzo 2014

L'arte italica dell'imbonire.

La tecnica è risaputa. A parole grandi pronunciamenti, poi gli stessi si realizzano in opere orribili. E' come colui che vuole sfondare nel mondo dell'arte. Inizia a gridare ai quattro venti che l'arte attuale è tutta da buttare, e magari è vero, l'alternativa è lui stesso che la cambierà, la rilancerà, la farà risplendere. Poi, l'artista, inizia le sue opere. La prima opera, non sembra vero, è diversa dalle solite, ma solo perché nessuno aveva mai osato tanto. Lo stupore, l'imbarazzo, lo sconcerto è palpabile perchè l'opera e' orribile. Ma giacchè tutti, o quasi, gli hanno creduto non osano, al primo esame, bocciarlo. Subito, l'artista, ne inizia una seconda e già dai bozzetti si rivela una "seconda porcata". Qui le critiche iniziano ad essere più esplicite. Tensione tra l'artista e qualche critico. Ma lui tira dritto e preannuncia la riforma di un'altra forma dell'arte. La tensione sale. S'inizia ad avere la certezza che l'artista è soltanto un pericoloso imbonitore. Ma come si fa. Ormai è stato nominato a direttore delle arti della Nazione. Adesso il problema è di togliergli quel ruolo prima che sia troppo tardi e che rischia di sfasciare anche quel molto di buono che ancora si ha.
In realtà, c'era già stato, non molto tempo prima, un'altro imbonitore. Lui era per l'arte liberale, che si è rivelata libertina. Poveri italiani.



   

domenica 9 marzo 2014

la legge elettorale













         La legge elettorale è in discussione in Parlamento. La discussione parte dalla bozza di legge definita e sottoscritta da Berlusconi per FI e Renzi per il PD. Alcune considerazioni pratiche sulla legge stessa sono dovute anche e non solo per capire che futuro ci attende in termini di democrazia e partecipazione, ma anche perché indica, in generale, il percorso futuro della nazione.
a) I collegi elettorali. Saranno numerosi perché molto piccoli. Questo, in teoria, dovrebbe avvicinare l'eletto al territorio. Ma i collegi saranno delle sorprese perché, spesso, si verificherà che verranno uniti territori che non sono assolutamente omogenei tra loro, ma solo perché contigui.
b) Collegi piccoli provocheranno la presentazione di liste brevi, da quattro a sei candidati. Costoro sono indicati dalle segreterie senza obbligo per legge di primarie. Il primo della lista verrà eletto, il secondo difficilmente. Gli altri della lista non avranno la minima possibilità d'essere eletti. Il primo farà una campagna elettorale con levità e sicumera, portato come colui che è già onorevole. Il secondo della lista, se ha qualche possibilità di farcela perchè il suo partito in quel collegio può prendere anche due deputati, si impegnerà al massimo.Ma se non ha alcuna possibilità d'essere eletto il suo impegno sarà blando. Il terzo, il quarto ed il quinto non hanno nessun interesse a sacrificarsi in una campagna elettorale per loro inutile. Si moltiplichi tutto ciò per ogni collegio d'Italia ed ecco come ti svuoto di idealità, di entusiasmo, di partecipazione il momento più alto per una democrazia e cioè il momento delle scelte di un popolo.
c) I candidati sono scelti dalle segreterie, e fin qui non c'è nulla di male è sempre stato così anche nella prima repubblica, ma l'aspetto più grave è che non si può scegliere nessuno attraverso le preferenze. Per cui, come risultato finale, avremo un Parlamento di nominati esattamente come avveniva con il Porcellum, bocciato, anche su questo punto, dalla Corte Costituzionale.
d) Il 38% (prima era addirittura al 35%) dei consensi quale soglia per accedere al premio di maggioranza è troppo bassa.
c) La parità di genere oscura  il merito per livellare il tutto sul piano della quantità. Non è un problema di quantità di donne che siedono in parlamento, ma la qualità di esse, Poche e molto capaci sono più efficaci e ascoltate di tante e incolori. Le donne sono trattate, attraverso questa proposta, da "riserva indiana" , cioè come bisogna proteggere la loro presenza in Parlamento con una legge siffatta. Le donne non hanno bisogno di una legge per essere presenti in Parlamento, tutto ciò è offensivo. Si ricorda che la presenza femminile ha già raggiunto livelli di presenza in Parlamento molto buoni ed il trend è in aumento.
L'Italia sta per essere spinta nel tunnel della finta democrazia.