"Rinascimento Italia" vuole essere un barlume di riflessione sui fatti politici e sociali, in un periodo storico che vede l'Italia in grave difficoltà e smarrita nel contesto globalizzato di questa era.

martedì 27 settembre 2011

Berlusconi abbandonato dalle amanti...politiche.

Ieri la Cei , la Conferenza episcopale italiana, si è riunita con grande solennità, ma anche con gravità considerando che all'ordine del giorno vi era l'abbandono di Berlusconi al proprio destino.
La settimana scorsa, il Presidente di Confindustria, ha tuonato contro questo governo ed il suo Presidente del Consiglio, indirettamente ma chiaramente, e si è dichiarata fuori. Niente più sostegno dopo tre anni di attesa. La Marcegaglia aveva sostituito Cordero di Montezemolo quando, nelle ultime elezioni politiche, vinse Berlusconi. Questo fu  chiaramente avversato dall'allora Presidente di Confindustria ed altrettanto chiaramente appoggiato dalla presidentessa dei giovani imprenditori appunto la Marcegaglia. Il cambio di guardia fu immediato. Oggi Berlusconi viene abbandonato al suo destino anche da Confindustria per  i motivi noti a tutti: incapacità di gestire l'economia ed i danni fin qui arrecati.
La Cei ha abbandonato Berlusconi per motivi ancora più gravi che riguardano la moralità dei politici e della Nazione che viene spinta verso la leggerezza di una vita superficiale, edonistica, dedita al piacere immediato senza morale nè pudore.
Mai più sostegno della Cei, mai più sostegno di Confindustria a Berlusconi... le due amanti lo hanno lasciato.
Che farà la Lega Nord? Il complice?
E' chiaro, ormai, che questo Governo ha i giorni contati. L'agonia è iniziata. Ma attenzione ai colpi violenti dettati dallo spasmo della salvezza. Possono essere pericolosi. Una crisi politica in una condizione attuale dell'economia è pericolosa, ma a causa dell'incapacità di Tremonti a gestirla con dovuta perizia perchè non vengono mai toccate le due caste che ci stanno sotterrando e cioè a) gli evasori fiscali, b) i politici , allora diventa auspicabile perchè è il male minore.
Adieux mon amour politique!
  

giovedì 15 settembre 2011

SENZA RISOLVERE NULLA, la manovra da 52 miliardi di euro è stata approvata.

   Ieri la Camera dei Deputati ha approvato con 314 voti favorevoli la manovra finanziaria da 52 miliardi volti a tamponare l'emorragia debitoria dello Stato.
   Se s'insegue il debito pubblico con manovre di questo genere, senza entrare nel merito delle stesse, non si risolve il problema e pericolosamente lo stesso si aggraverà e servirà un'altra manovra che inseguirà un debito che nel frattempo è aumentato nuovamente.
    E' necessario dare una "stoccata" al debito...non seguirlo con provvedimenti tampone come questo testè approvato. 
La stoccata deve essere secca e momentanea. 
   La manovra deve essere di una tale portata da ridurre in sei mesi il debito dall'attuale 120% del Pil al 99% del Pil anche a costo di far sborsare agli italiani i circa 300 miliardi necessari. 
La stessa legge deve, però, contenere: 
-una legge quadro anticorruzione sotto l'egida del Presidente della Repubblica,
-una riforma eletttorale ove, innanzittutto, il cittadino sceglie in modo diretto i propri rappresentanti,
-abolire le Regioni e lasciare le Provincie su base comprensoriale,  
-vendere tutte le reti della Rai tranne una,
-raddoppiare il numero dei parlamentari con una indennità di 5000 euro mensili secchi, senza "pensioni",
-limite del mandato parlamentare a tre mandati,
-non vendere i beni dello Stato, ma porre il limite di 125.000 euro quale stipendio lordo annuale massimo per chi lavora per lo Stato senza eccezioni, magistratura compresa,
-abolire e vietare i doppi mandati, le doppie mansioni, doppi stipendi e doppie pensioni per pensioni superiori a 7000 euro lordi, 
-stabilire norme tali da rendere efficiente la macchina pubblica eliminando le vaste aree dei "nullafacenti",
-i sindacati non possono gestire enti pubblici nè in forma diretta nè in forma indiretta e devono essere abolite le leggi che li privilegiano in campo economico,
-le professioni devono essere liberalizzate e devono essere aboliti gli ordini professionali.
-abolire i finanziamenti di qualsi genere ai quotidiani e all'editoria,
-abolire i finanaziamenti a feste e festicciole estive e non, ad associazioni di volontariato, associazioni non istituzionali,
-gli Enti devono comprovare una effettiva efficacia a favore dei cittadini in rapporto a quanto costano altrimenti devono essere chiusi, 
-vietare qualsiasi consulenza a qualsiasi livello 
-gli Enti economici non devono avere i conti in rosso,
-nessun Ente può contrarre prestiti.
-le opere pubbliche non possono costare più di quelle della media europea e operando su di queste mediante controlli a tappeto con una sezione specializzata dell'Arma, si controlla che la loro esecuzione sia corretta.
E' giusto che chi paga debba avere delle garanzie e quelle prima enumerate sono le minime. 
  



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venerdì 9 settembre 2011

Si lanci un Governo del Presidente della Repubblica!

Gli italiani sono tornati dalle vacanze. I "politici" hanno lavorato.
11 Agosto, decreto approvato dal CDM sulla seconda manovra da circa 50 miliardi di euro confezionato dal solito Tremonti. Manovra orribile e bocciata il giorno dopo anche da Berlusconi.
Seguono ben quattro varianti, in media una alla settimana, compresa la proposta uscita da Arcore e frutto di una intesa tra Bossi, Tremonti ed il Presidente del Consiglio dei Ministri. Bocciata anche questa.
Nel frattempo il PD presenta la sua proposta. Orribile. Nessuno l'ha considerata.
Si è data l'immagine di una Nazione governata da uomini senza idee precise e tecnicamente, socialmente, economicamente e politicamente poco  validi.
I provvedimenti erano tali solo per far cassa e cercare di non irritare fiscalmente i ricchi. Niente patrimoniale! Non hanno irritato la casta: un obolo al di sopra di un reddito altissimo. Non si sono tirati la zappa sui piedi. Ai politici non viene chiesto pressochè alcun sacrificio. Non si è proposta alcuna riforma fiscale, sempre sbandierata da destra e sinistra e hanno dimostrato che nessuno la vuole. Si poteva cogliere l'occasione anche per sciogliere tutti gli ordini professionali  e quindi modernizzare il Paese e il Governo si è guardato bene dal farlo ed il PD ha fatto solo finta di farlo nella propria proposta. Si potevano tassare i patrimoni e quindi in tempi difficili si pagava in ragione della propria ricchezza patrimoniale e non si è fatto....facendo felice i soliti  ricchi.
Si potevano tassare le transazioni finanziarie e non si è fatto....facendo felici gli speculatori.
Si parlava di vendere il patrimonio pubblico per far cassa, cosa orribile, ma le reti di questa Rai si potevano liquidare e lasciarne una solamente. Questo non è stato fatto e sappiamo tutti perchè.
Si poteva inserire uno stop conclusivo a tutti i livelli, ministeriali, regionali, provinciali, comunali, Rai ed enti di Stato inclusi, delle "consulenze"  e risparmiare circa un miliardo di euro almenno.
Si è fatta la proposta di dimezzare il numero dei senatori e dei deputati, vedi Veltroni, ma la verità è che, se di soldi si tratta, la proposta doveva essere di dimezzare il loro stipendio, la loro pensione ed i loro rimborsi spese...ma questo si guardano bene dal proporlo.
Non vi è una sola proposta organica in tutto l'arco parlamentare per ridurre seriamente i costi della politica e parimenti non una per rendere più moderna l'Italia e quindi più competitiva.
Vorrebbero togliere le Province, ma sarebbe da spazzare via le Regioni e rifondare le Province  su "base comprensoriale" ed al contempo che lo Stato rifacesse nuovamente, con dignità e competenza, lo Stato, riappropriandosi di responsabilità che vigliaccamente e comodamente ha demandato alle Regioni.
Siamo nei guai più per una classe "politica-casta" incapace, che per la montagna del debito pubblico che ci sovrasta.
Il Presidente della Repubblica è intervenuto con vigore affinchè si presentasse una proposta accettabile ed equilibrata in tempi rapidi per porre fine allo spettacolo indecoroso che si dava della Nazione a livello internazionale. Un Paese indeciso, incapace di darsi una rotta, una nave dove il timoniere dimostra i suoi limiti  insieme con Tremonti, Bossi, ed i vari Veltroni, Bersani, D'Alema ecc...non servono ad alcuno.
Un grazie anche al Governatore della Banca d'Italia per qualche suggerimento tecnico efficace suggerito con la solita discrezione.
Si tolgano tutti, e via ad un governo tecnico, politicamente tecnico, sotto l'ala politica del Presidente della Repubblica che si fa garante, per conto degli Italiani, del buon Governo.
Quindi largo, ad un Governo del Presidente della Repubblica che rilanci l'Italia rimuovendo tutta una serie di leggi ingiuste ed  insolenti iniziando da quella elettorale.
Viva l'Italia!