"Rinascimento Italia" vuole essere un barlume di riflessione sui fatti politici e sociali, in un periodo storico che vede l'Italia in grave difficoltà e smarrita nel contesto globalizzato di questa era.

lunedì 22 ottobre 2012

Il punto -3-

a) Maroni, la Lega Nord e Formigoni.
E' chiarissimo l'intento della Lega Nord e di Maroni.
-Far fuori dai giochi il Formigoni
-Candidare Maroni a futruro governatore
-Elezioni ad aprile per preparare al meglio alleanze e pressione sull'elettorato
-Alleanza col Pdl in cambio di una alleanza a livello nazionale
-Vittoria
-Dopo pochi mesi i governatori di Piemonte, Lombardia e Veneto-tutti leghisti-chiederanno al futuro e debole governo di sinistra l'istituzione della macro regione del nord che loro chiamerebbero Padania con una autonomia pari a quello di uno stato o quasi.

Il PdL e Schifani
Schifani lancia una rifondazione del partito dei moderati, insieme con il suo segretario politico on. Alfano, con un programma capace di rilanciare l'Italia. Questo è lo stesso concetto con cui Berlusconi aveva esordito in politica venti anni fa circa.
Ammissione, comunque, esplicita del loro fallimento nella gestione dell'amministrazione e del potere che è stato da loro detenuto rimanendo al governo per l'80% del tempo in questi ultimi venti e disgraziatissimi anni.

b) Renzi ed il PD.
Perchè Renzi ha successo?
-perchè si fa interprete di un sentimento diffusissimo nell'elettorato italianol il quale non ne può più di questa classe politica assimilata a casta di incapaci, di parassiti e ne chiede la rottamazione almeno all'interno del suo partito con forza e decisione.
-perchè la sua proposta "crea consenso" e non lo rincorre come dovranno e come hanno sempre fatto i vari, ma sempre gli stessi, dirigenti del PD.
-perchè è interprete di una "sinistra liberale". Cioè distrugge i superstiti e antichi dogmi della sinistra comunista che oggi non hanno più senso.
-perchè mette in evidenza errori e incapacità del suo partito
-perchè mette fine un finto cambiamento e continuo opportunismo gattopardesco da Pci a Pds a Ds a Pd quale passaggi atti a perpetuare la solita gerarchia politica, da quella nazionale fino a scendere a quelle comunali, sull'onda dei privilegi che negli anni si sono fatti sedimentare nella gestione del potere.

Il punto sul governo Monti ad un anno circa dall'insediamento.
Se dovessimo stilare una pagella sui ministri del governo Monti questa sarebbe insufficiente.
-Ci saremmo aspettati di più dal Ministro Fornero. Molto modesta la sua proposta tecnica. Disastrosa la comunicazione. Ha collezionato gaffe: dall'ultima di ieri  dove ha definito"schizzinosi" i nostri giovani, al numero degli esodati(per lei erano sessantamila).
-Ci saremmo aspettati di più dal ministro Passera. Idee per lo sviluppo economico pochine e fiacche.
-Il ministro Clini non doveva già sapere da tempo le condizione di disastro ambientale provocato dall'Ilva di Taranto per via del suo ruolo di tecnico al ministero dell'ambiente? E invece sembra che cada dalle nuvole. Per la megadiscarica  di Tivoli a due passi dai suoi monumenti storici-artistici, è stato ambiguo e negativo.
-Il ministro del Miur, prof. Profumo abbiamo già scritto non molto tempo fa. Voto zero.
Bene i ministri alla sanità, all'agricoltura, alle politiche europee, coesione territoriale e cooperazione. Per gli altri voto neutro e grigio.
Il prof. Monti ha ridato prestigio alla presidenza del Consiglio dei Ministri della Repubblica italiana in europa e negli Usa.



giovedì 11 ottobre 2012

Il punto (2) -esteri-







1) La grave crisi tra Siria e Turchia rischia di scivolare dal piano politico-diplomatico a quello militare.
Come si risolve una grave crisi interna? La storia insegna. Bisogna trovare un nemico esterno contro cui scagliare l'ira del popolo che si rincoppaterà nell'unità nazionale con una certa facilità. Gli avversari interni si ridurranno a pochi elementi in fuga e le sacche di resistenza, senza più una logistica sufficiente, saranno facilmente circoscritte ed eliminate.
Quindi cosa si può fare? Sparare colpi di mortaio in territorio turco oltre che verso i ribelli anti Assad e creare una tensione con il potente vicino che conoscendone la linea politica nazional-islamista.
Perchè la Turchia sembra cadere nella trappola? Semplicemente perchè vuole e deve dimostrare che essa è la vera potenza economica e militare dell'area del vicino oriente.
Ormai, da alcuni anni, la Turchia attua una politica di proiezione di potenza in tutta l'area tant'è che ha rovesciato le precedenti linee di politica estera. I rapporti con Israle sono guasti quando fino a tre anni fa erano più che buoni ed Erdogan non è più amico personale di Assad.
La crisi è pericolosa anche perchè la Turchia fa parte della NATO per cui, in un ipotetico conflitto, coinvolgerebbe una serie di nazioni tra cui Usa, UK, Italia, Germania, Spagna, Olanda, mentre la Siria è notoriamente protetta da Russia e Cina.
2) E' iniziata la ritirata del contingente italiano in Afganistan. La nostra missione è sempre stata definita "di pace". Abbiamo l'impressione che sia stata più di occupazione e di guerra che altro.
3) Il punto debole della Spagna è sempre stato l'eccesso di regionalismo nel senso che vi è sempre stata una sorta di separatismo strisciante tra gli spagnoli delle varie regioni. La realtà attuale ed anche quella storica vede la Spagna una nazione-Regno federata. I castigliani ed i catalani sono da sempre in urto e questi snobbano la regione di Valencia che a sua volta mal sopporta lo sviluppo dell'Andalusia e la Galizia rimane sempre la regione che non svela come cucinare il suo famoso piatto:"el pulpo galiego" agli altri spagnoli. Non siamo certo al livello dei baschi, gli irredentisti, ma in tempi di vacche magre tutto ciò emerge e divide più che in tempi diversi.
4) L'Europa è a un bivio. Anche qui la crisi economica divide. Da anni non ci sono più leader con una visione politica di alto profilo. L'Europa avrà avrà un futuro se guarda a quello che ha elaborato e dato al Mondo intero. Ricordandosi che è stata la culla della democrazia, dello Stao sociale, delle rappresentanze le più articolate possibile della società, del diritto, del diritto di sciopero, del superamento dello stato di plebe, di suddito, di utente per essere cittadini. L'Europa deve riappropiarsi della propria natua storica, con convinzione e senza subaltenità e con competenza.