"Rinascimento Italia" vuole essere un barlume di riflessione sui fatti politici e sociali, in un periodo storico che vede l'Italia in grave difficoltà e smarrita nel contesto globalizzato di questa era.

martedì 23 dicembre 2014

Renzi "proprietario" di due partiti: il PD e Forza Italia.

 


Matteo Renzi ha una maggioranza schiacciante nel suo partito il PD, quindi arriva nel salone dell'assemblea nazionale esprime il suo progetto, si parla, si vota e vince. Partita chiusa e si passa avanti. Nel Parlamento, con qualche difficoltà, fa la stessa cosa. Grazie all'appoggio di Berlusconi e  del suo partito ed al patto del Nazareno che nessuno ha mai visto e letto. Sia Renzi che Berlusconi non lo hanno diffuso. Qualche settimana fa l'uno ha dichiarato che l'elezione del Presidente della Repubblica ne faceva parte e l'altro ha affermato di no. Questa incongruenza è la prova che il patto del Nazareno riguarda problemi personali da una parte e di potere dall'altra. Il B. è politicamente finito e ne è consapevole. L'unico interesse che gli rimane ancora sono le sue aziende e la sua personale posizione rispetto alla condanna subita ed a future sentenze. Già la prima  è passata senza danni, assolto. Mi riferisco al processo per la storia con la marocchina ed il bunga bunga. Oggi il B. si lancia ad affermare che lui sosterrà pure un candidato del PD alla Presidenza della Repubblica: ma non ha sempre raccontato agli italiani, per venti anni, che "quelli sono comunisti"?  e con loro bisogna battersi e vincerli perché sono politicamente dannosi? Il patto del Nazareno cosa ha mai promesso al Berlusconi? Sta affossando un partito per esigenze personali? Molti lo pensano nel suo stesso partito. Questa posizione politica di Forza Italia sta affossando tutto lo schieramento del centro destra. B lo sa benissimo. I suoi amati e seguiti sondaggi lo dimostrano inesorabilmente. La Lega Nord, moribonda fino a qualche anno fa e sulla via dell'estinzione politica dopo i gravissimi scandali che vanno dalla gestione privatistica e speculativa della cassa e dei fondi pubblici, ai soldi dati al trota e al fratello, alla pasionaria di cui non ci ricordiamo più nemmeno il nome. Ebbene oggi rischia di superare in termini di consensi, Forza Italia. E Berlusconi che fa? Dichiara che voterà e farà votare un "comunista" alla più alta carica istituzionale italiana.  Allora i suoi "comunisti" erano tutti finti. Ha raccontato agli italiani, per carpirne il voto, per venti anni "palle rosse" ed anche di tutti colori.
Si deve concludere che Renzi, per interposta persona, ha la maggioranza anche in Forza Italia.
Renzi "proprietario" di due partiti. Non vorremmo che andasse a finire che il Popolo Italiano diventasse servo di due padroni





martedì 16 dicembre 2014

Marcia Roma -2- "A fra' che te serve?"




-A fra' che te serve?"
Questa esclamazione è riaffiorata nella storia di malaffare che passerà alla storia come "mafia Capitale".
Voglio fare un salto nel tempo. All'indietro. Al tempo della Prima Repubblica, negli anni ottanta, quando, nel mondo politico, l'On Franco Evangelista, che era il braccio destro di Giulio Andreotti, veniva considerato uno dei potenti d'allora ed era anche noto per i suoi modi diretti. Sua la frase che lo ha reso celebre e ne sintetizzava un modo di fare tipico della politica di quegli anni. "A fra' che te serve?"
Allora erano i politici che "disponevano". Allora erano i cittadini che "chiedevano" ai politici. Tutto ciò veniva definito con il termine di "clientalismo". Fu una plaga che degenerò sempre più e ha sempre interessato le relazioni tra cittadini, dall'agricoltore all'industriale, e la politica. La conclusione fu "tangentopoli". Lì finirono tutti i partiti clientelari: DC, PSI, PSDI,PRI e PLI. Si salvarono il PCI e MSI. Questi ultimi si modificarono nei decenni successivi, nella Seconda Repubblica, assumendo non solo denominazioni differenti (PCI,PDS,DS,PD)(MSI, Alleanza Nazionale, PdL), ma anche politiche sempre più distanti da quelle originarie che ispirarono la loro fondazione e che nella prima repubblica cercarono di perseguire.
Oggi, si rileva dalla indagine su "mafia Capitale", i termini sono completamente cambiati, anzi ribaltati. Non è più il politico che si rivolge al suo interlocutore con la colorita frase romanesca: "A fra che te serve", ma è l'imprenditore che si rivolge al politico con la medesima offerta. La cosa non è di poco conto. Questa è corruzione in forma diretta, sfrontata, come se questo comportamento corruttivo fosse pratica comune, necessaria, quasi istituzionalizzata. Il corruttore, di solito un imprenditore, "dispone" ed il politico "ottiene". Altro che il clientalismo della Prima Repubblica, dove il politico veniva visto legato indissolubilmente al simbolo del partito di appartenenza. Oggi non fa differenza, sono tutti uguali i corruttibili, che siano di destra o di sinistra non importa il simbolo del partito d'appartenenza, l'importante è lucrare alla faccia dei contribuenti e degli italiani dove la politica è affare, affare privato e non pubblico come nella Prima Repubblica malgrado tutto. 

domenica 7 dicembre 2014

Roma marcia.


 

 
Non c’è, ancora, nessuna marcia su Roma per rovesciare un sistema politico marcio sia di destra che di sinistra. Il marcio di Roma è spaventoso e si aggiunge al marcio di Milano(Expo, sanità), di Venezia(Mose), ai  “furbetti del quartierino”, alla “cricca” della ricostruzione de L’Aquila nel post-terremoto e della Protezione Civile targata Guido Bertolaso ve la ricordate? Notizie di oggi: anche il Vaticano non si salva e ha messo sotto inchiesta due alti dirigenti dello Ior, la banca vaticana, che secondo l’accusa si sono svenduti  quasi tutti i palazzi di altissimo valore a Roma e Milano. Cosa dobbiamo aspettarci ancora. Il prossimo scandalo della TAV? Perché non si capisce l’utilità di questa opera gigantesca per spesa, quanto inutile. Oppure lo scandalo del nuovo tracciato autostradale della Salerno-Reggio Calabria? Che nuovo tracciato non è. Perché distruggere il vecchio tracciato con una spesa immane e ricostruirla praticamente accanto con la sola corsia di emergenza in più? Non era più semplice un allargamento della vecchia e una manutenzione straordinaria dove serviva, vedi alcuni viadotti, e solo brevi tratti da costruirsi ex novo? E con la montagna di soldi risparmiati costruire la nuova SS106, 400Km di strada che da anni si classifica al primo posto come la strada più pericolosa d’Italia? E perché il governo Renzi oltre ad aumentare il budget della TAV ha deliberato la costruzione della nuova strada statale Orte-Ravenna che oggi è a quattro corsie e che verrà abbattuta per costruirne una nuova accanto, ripetendo così la stessa linea di condotta della Salerno Reggio Calabria. A chi sta giovando tutto ciò? Quali interessi nascondono queste mega opere pubbliche? Purtroppo dovremo aspettare che, per l’ennesima volta, un Signor Procuratore della Repubblica Indipendente scopra l’arcano. Il Procuratore della Repubblica di Roma, tale dr. Pignatone, ha scoperto l’arcano che puzza orribilmente, un maleodorante feto ha inondato tutti gli italiani da Nord a Sud.

Il dr. Pignatone è un grande PG. A Palermo ha fatto molto bene tanto che fu nominato Procuratore antimafia a Reggio Calabria dove si portò anche un valentissimo poliziotto (futuro Capo della Polizia?). In quella città e nella sua provincia in poco tempo arrestò tutti i capi-mafia latitanti da anni, scoprendo qualche centinaio di bunker. Valorizzò un pool di giovani pm che oggi sono una garanzia per la gente onesta di quella provincia.

La politica è corrotta. Non c’è dubbio. Nello stesso momento in cui scattava la pubblicazione dell’inchiesta, il Senato votava contro l’inquisizione di Azzolini e contro l’uso delle intercettazioni. La politica corrotta funge da moltiplicatore della corruzione. Salva se stessa,  tartassa a sangue gli italiani, fa aumentare il debito pubblico mettendo in grave pericolo il futuro degli italiani e arricchisce se stessa e i corrotti. Se i tartassati non sono in grado di pagare l’esoso sceriffo di Notthingam, interviene Equitalia. Ma chi sono i soci di Equitalia? Chi sono i proprietari grandi, ma specialmente i piccoli. Non è che, per caso, per puro caso, alcune società che detengono quote di Equitalia sono riconducibili a noti e notissimi e moralissimi politici italiani? Ormai il sospetto serpeggia tra tutti gli italiani. Anche perché la realtà della corruzione in Italia ha superato la fantasia. Oggi sappiamo perché i centri di accoglienza, detti anche CPA,  avessero alte recinzione ed anche sbarre. Se gli immigrati scappano addio ai 30 fino a 60 euro al giorno. Ma il centro di Lampedusa non è gestito, per caso, dalla lega delle cooperative? Quanti sono i centri di prima accoglienza gestiti dalla Lega coop del presidente, oggi ministro del lavoro, Poletti che brindava con i soggetti oggi inquisiti in un ristorante romano per il fatto che il comune di Roma aveva trovato i soldi per pagare le cooperative di Buzzi con una anticipazione di cassa. Cioè con un escamotage al limite della legalità  dove la tesoreria del comune, una banca, anticipa la somma ma con interessi elevati. Ma il Comune di Roma non è pieno di debiti? Debiti, una montagna, della gestione Veltroni, e quelli della giunta Alemanno?

Come fa l’Italia ad avere un debito pubblico che aumenta insieme con le tasse ma con gli stipendi bloccati degli statali  plebei. Perché non tutti gli statali hanno lo stipendio bloccato. Pensioni d’oro a quest’ultimi, previo stipendi di platino. Pensioni da fame per gli altri per stipendi da sopravvivenza. Uno Stato per di più biscazziere che incentiva la rovina degli italiani con il gioco d’azzardo.  Senza parlare dell’indolenza verso la grande evasione. Solo una parte di italiani e magistratura sta combattendo una battaglia per la legalità e sta facendo ancora galleggiare l’Italia. Attenzione si è arrivati al limite di rottura. E a Milano,oggi, si è aperta la stagione lirica alla Scala. In questo terribile clima nazionale lo sfoggio di ricchezza che si è vista nel foier del teatro e trasmesso nelle televisioni non ha fatto bene all’Italia onesta e che lavora o che vorrebbe lavorare .

La marcia(su) Roma 1.