"Rinascimento Italia" vuole essere un barlume di riflessione sui fatti politici e sociali, in un periodo storico che vede l'Italia in grave difficoltà e smarrita nel contesto globalizzato di questa era.

martedì 10 dicembre 2013

La fine del berlusconismo e dell'antiberlusconismo..


Il Berlusconi ha ricevuto il ben servito ed è stato cacciato dal senato in quanto decaduto dalla carica di senatore della Repubblica per una legge che lui ha approvato in tutte le sue parti una manciata di mesi addietro e l'ha votata e fatta votare dai suoi del suo partito. Questo è successo dopo aver dato, qualche settimana prima, la fiducia al governo Letta che poteva far cadere con una certa facilità. Ma la legge del contrappasso non finisce qua. Il suo partito, il PdL, si spacca e quello che era considerato impossibile si concretizza in quindici giorni. La lotta tra falchi e colombe crea la spaccatura. Con Berlusconi rimangono gente a sua immagine e somiglianza ed anche peggio. I vari Fitto, Verdini, Brunetta, Bondi, Capezzone, Gasparri sono affiancati dalle Gelmini, Prestigiacomo, Biancofiore, Santanchè, Carfagna, Bernini. La classe politica peggiore dei peggiori fonda Forza Italia che ha buttato la maschera e in realtà si chiamerà forza Silvio.
Il Berlusconi voleva la grazia. Ha tentato quasi di estorcere al Presidente della Republica la grazia, pretendendola come un bulletto di periferia pretende rispetto dai cittadini del rione.
Ha scritto una lettera ai senatori del PD esortandoli a non votare la sua decandenza da senatore, in caso contrario si sarebbero macchiati di una infamia di cui i loro figli si sarebbero dovuti vergognarsi per sempre. (Semmai sarebbe stato il contrario). Una volta decaduto ha gridato al colpo di Stato.Non ha mai avuto la statura dello statista ed è stato una disgrazia per l'Italia insieme con Bossi. Tre giorni fa è morto Nelson Mandela uno statista, un uomo, innanzitutto, che ha riscattato un popolo, mentre Berlusconi voleva essere riscattato dalla sua condanna da un popolo.
 Il Nuovo Centrodestra a guida Alfano è una grande novità. La parte migliore del PdL si è staccata. La fine di Berlusconi è vicina.
Tutto questo sommato alla vittoria di Renzi nelle primarie del l'8 dicembre (che segna anche la fine di ciò che era rimanasto del vecchio PCI) produce la chiusura di un'epoca: quella del berlusconismo e dell'antiberluconismo.Renzi supera il berlusconismo perchè lo scavalca e non lo cavalca.. Le due cose erano strumentali le une con le altre. Per venti anni abbiamo vissuto nell'antiberlusconismo da parte della sinistra, compreso l'Italia dei Valori di Di Pietro dei Verdi, o di Rifondazioen comunista o in tempi attuali di Sel, ma specialmente del PdS alias, DS, alisas PD. Dall'altra, Forza Italia, AN, e poi PdL hanno creato il berlusconimo con la direzione dello stesso Berlusconi e delle sue televisioni (Cinque: tre+due Rai) dei suoi giornali ecc...
Ma cosa era e cosa è stato tutto ciò. E' stato il Grande Complotto.Un Grande Complotto ordito ai danni del Popolo italiano da parte dei partiti, ma specialmente degli uomini politici che li governavano.Una intesa mai dichiarata e semplicemente nata per convergenza degli interessi diuna intera classe politica. I vari Berlusconi, Casini, Fini, da una parte e dall'altra i vari Dalema, Violante, Franceschini, Bindi sono due facce della stessa medaglia. Per quasi venti anni non c'è stata alcun ricambio vero della classe politica (quella che conta perchè è quella che prende le decisioni che gli altri politici seguiranno). Com'è potuto avvenire ciò? Attraverso la strategia del berlusconimo e dell'antiberluscnismo si sono mantenuti, da entrambi le parti, le posizioni di potere. Una strategia che tendeva a cristallizzare alcuni uomini nel potere della Repubblica nel tempo indefinito, da qui nasce la casta. L'apoteosi di questa strategia è rappresentata dalla peggiore legge elettorale mai pensata in Europa, il cosidetto Porcellum. Dove anche l'opposizione a quel governo di centrodesta che l'ha proposta e approvata ha fatto solo finta di opporsi. Per cui un manipolo di uomini su un elettorato di oltre trenta milioni nominava i delegati in Parlamento del popolo italiano.E' questo ha rappresentato il culmine del potere della casta, poi chi vinceva governava.E si governava male perchè la casta non occupava il potere per governare, ma occupava il potere per il potere in sè medesimo e per tutto ciò che comportava in termini di privilegi, degli italiani non importava gran chè. Una nazione con una casta ricca e spietatamente buonista e i cittadini sudditi, fessi e tartassati.








martedì 5 novembre 2013

Il punto di Novembre



Dopo la pausa estiva, si riprende con l’attualità politica. Facciamo, quindi, il punto.
1)La Bindi eletta Presidente della Commissione antimafia. Non si comprende la levata di scudi da parte degli esponenti del PdL all’elezione della Bindi a Presidente della Commissione antimafia. Forse costoro avrebbero scelto, voluto e desiderato altro con un curriculum di questo tipo: condannato in via definitiva per reati fiscali, assunzione di un capo mafia come collaboratore-autista-stalliere, incriminazione per reati che sottendono il favorire la prostituzione con danze in stile Bunga-Bunga, avvisi di garanzia per corruzione…di giudici, parlamentari e chissà quanto altro ancora. Qeusto sì che sarebbe stato un eccellente presidente della commissione antimafia.? O no!
2)Renzi e Letta e la fine dei post comunisti. Ma come fanno  gli ex democristiani a convivere nello stesso partito, il PD, con i post comunisti? E quest’ultimi con i primi? In realtà non si sono mai stimati e mai lo faranno. I matrimoni d’interesse prima o poi scoppiano. Se Matteo Renzi non diventerà Segretario del PD, la cosa non è improbabile, le pressioni ad un distacco dal PD saranno al massimo. Se invece vincerà si tenterà di trasformare il partito nella forma liberal-democratica ed allora le spinte alla scissione verranno poste in essere dai post-comunisti. Come andrà a finire? Il rischio scissione in ogni caso è elevato.
3)La vergognosa figura degli americani intenti a spiare le maggiori personalità politiche europee e mondiali alleate e non con la solita complicità della UK. Gambadilegno e Filo Sganga inseparabili truffaldini spocchiosi e arruffoni.
4)Legge di stabilità: un assurdo  brodino tiepido dove i privilegi della casta non sono stati minimamente sfiorati …che brutto messaggio che si da agli italiani e di contro di riforma strutturale nemmeno l’ombra.

5)La marcia su Roma 2. E’ possibile una nuova marcia su Roma? E da chi? Vi sono alcune analogie inquietanti tra le condizioni politche-sociali di oggi con quelle del 1922. Dalla crisi del sistema politico, alla estrema debolezza dello stesso, ad una evidente incapacità di detto sistema a dare risposte risolutive ai problemi della società nelle sue varie articolazioni. Dall’altra parte ci sono movimenti di dimostranti come i No Tav, i Centri Sociali, ma specialmente il M5s. Movimento verticistico, guidato da un duetto e non da un quadrunvirato, ma lo stile non cambia. Chi non è d’accordo viene espulso senza tanti complimenti. Si è contro istituzioni e persone con toni poco ortodossi. Se la prendono con la stampa e la comunicazione in genere, con la presidenza della repubblica, contro questo Parlamento che forma la casta italiana insieme con quelli che sono la classe parassitaria. Il populismo è l’arma del loro successo. La disciplina di partito e l’ubbidienza ai capi diventa fatto non opinabile. Il capo supremo non sbaglia mai e non può essere contestato. Dalla loro ci sono i delusi, gli arrabbiati, popolani, borghesi, imprenditori piccoli e medi che hanno perso o stanno perdendo  il loro status economico. Da un punto di vista partitico si annoverano per la maggior parte massimalisti e purisiti di sinistra. D'altronde Mussolini era di sinistra.
6) Il ministro Cancellieri deve dimettersi per un comportamento non pertinente con le sue funzioni. Classico esempio di una piccola Italia provinciale, familistica, nepotistica, e che ci fa fare figuracce a livello europeo e mondiale che vanno a confermare i giudizi negativi sulla classe politica italiana.

lunedì 29 luglio 2013

La Cassazione, Berlusconi, l'Italia.

Domani la Cassazione dovrebbe decidere sul futuro di Berlusconi.
Il condizionale è d’obbligo: “Dovrebbe”. Perché non è detto che lo faccia proprio domani.
La Cassazione potrebbe rinviare il verdetto, ma in ogni caso di un verdetto si tratterebbe prima o poi.
Ma l’ipotesi  più devastante sarebbe se domani  la Suprema Corte rigettasse completamente le ipotesi difensive facendo scattare automaticamente, in giudicato per sentenza definitiva, l’ordine di arresto per espiazione della colpa del cittadino Berlusconi Silvio, confermando così che l’iter giudiziario è stato posto in essere correttamente. Si ricorda che la Cassazione non entra mai nel merito sui giudizi né di primo, né di secondo grado ma solo nella procedura.
Perché sarebbe una ipotesi devastante e per chi? Il quadro politico italiano ne risulterebbe letteralmente “squagliato”. Il Pdl griderà alla rivoluzione contro quella parte della magistratura che “per via giudiziaria” ha tolto di mezzo il loro leader, ma non si disperderà. Il contraccolpo più rovinoso sarà per il PD. Il quale finirà di esistere e si dissolverà in una miriade di gruppetti e partitini senza un futuro.
Paradossalmente chi avrà di più da perdere è la stabilità di questo quadro partitico e dentro esso il PD ne farebbe le spese molto più del PdL. Lo scenario politico cambierebbe repentinamente introducendoci decisamente nella terza repubblica ove dopo un breve periodo magmatico di due – tre anni si verrebbero a costituirsi nuove formazioni politiche che porteranno l’Italia fin verso la metà del secolo. Attenzione non ho detto di “partiti”, ma di formazioni politiche. Le conseguenze, quindi, di una condanna definitiva di Berlusconi sarebbero ben più profonde e devastanti di quelle stesse inchieste giudiziarie, sempre per corruzione, dei primi anni novanta che passarano alla storia come “Tangentopli”  cambiando la geografia partitica dell’Italia, ma che al contempo fecero la fortuna politica di Berlusconi.
Francamente di questa classe politica ne facciamo volentieri a meno e Berlusconi Silvio deve essere giudicato ed eventualmente, se colpevole come è stato già accertato in primo e secondo grado di giudizio, condannato come un qualsiasi cittadino italiano…affinché possa valere che la legge è uguale per tutti e finchè le leggi rimanghino tali e quali ed egli, il Berlusconi, non le cambi a suo favore come ha sempre fatto quando deteneva il potere politico.
I piccoli partiti personali sono stati tutti cancellati dalle ultime elezioni politiche. Lo avevamo scritto in anticipo in un post. Rimane l’ultimo ed il più grande dei partiti personali. Ma ormai anche questo, indipendentemente da domani, il suo destino è segnato. Santa Lucia cade il 13 dicembre di ogni anno.

giovedì 20 giugno 2013

Un'alleanza atlantica del commercio tra USA ed UE.


Il presidente degli USA, nel recentissimo vertice del G8 a Lough Erne, in Irlanda del Nord, ha ribadito con più forza rispetto a qualche mese fa quando ci fu il primo grosso disaccordo con la Francia, l’idea strategica di un Mercato Unico del Nord Atlantico almeno così io lo voglio chiamare. Giacchè l’acronimo ufficiale è Ttip (Transatlantic trade and investiment partnership) la mia semplice ma efficace versione in MUNA vuole sottolineare una simmetria con quella che fu una delle grandi e più efficaci invenzioni in politica estera di tutto il secondo dopoguerra e cioè la NATO, organismo di difesa comune del nord atlantico.  
Il Muna o Ttip è idea rivoluzionaria quanto e forse più della Nato. Non più una alleanza militare, ma economica. Nel mondo globalizzato e per molti versi omologato, il primato economico, produzione + comercio, dell’Occidente è messo a durissima prova e le conseguenze sono quotidianamente sotto gli occhi di tutti. Noi occidentali ne facciamo le spese in termini di arretramento del nostro tenore di vita in quanto l’aumento della disoccupazione è direttamente conseguente alla continua deindustrializzazione di vasti territori europei e nord americani in virtù di una concorrenza difficile da sostenere sul breve e medio periodo e delle delocalizzazioni delle nostre aziende.
Creare un mercato unico delle merci del Nord Atlantico sarebbe una di quelle alleanze strategiche che consentirebbe all’Occidente non solo di sopravvivere ma anche di continuare ad avere un margine di vantaggio su qualsiasi area del Pianeta. Basta ricordare che l’interscambio commerciale tra Europa e Nord America si aggira sui 1000 miliardi di dollari all’anno ed è di gran lunga il primo al mondo. Cultura, storia e tradizione, tecnologie, capacità imprenditoriali ed economiche non mancano a condizione che vengano ridimensionate le “letalità” della finanza internazionale. Cioè varare una serie di misure ove non può essere molto conveniente, come è oggi, investire in finanza; quindi si ritorni ad investire in industrie e tecnologie e ricerca e non in speculazioni finanziarie che rappresentano le azioni di tipo eminentemente parassitarie che  stanno divorando l’Occidente stesso, cioè la parte più ricca del Pianeta. Tagliare le unghie, le mani e le braccia alla speculazione finanziaria internazionale è questione di sopravvivenza del nostro universo occidentale e mondiale. La cosa buffa e che la giostra finanziaria è stata creata proprio dall’Occidente e qui si ricorda che chi crea mostri, storicamente, sarà sempre divorato dagli stessi mostruosi suoi figli. Fra l’altro sembra esserci un avanzamento del potere mondiale effettivo di questi “invisibili” rispetto al potere della rappresentanza politica eletta.
Il ridimensionamento della speculazione finanziaria avrà una serie di effetti diretti estremamente positivi:
a)      Non avranno più di tanto senso i paradisi fiscali i quali continueranno ancora ad esserci ma per il piccolo cabotaggio riguardante solo l’evasione fiscale,
b)      Il flusso di denaro verrà, a questo punto, impiegato in investimenti industriali e nei più svariati campi e nella ricerca.
c)       Di conseguenza ci sarà una nuova rinascita economica mondiale con il fiorire di iniziative artistiche, con maggiori investimenti nello stato sociale, in infrastrutture e in aiuti agli altri popoli della Terra bisognosi di soccorso.
d)      La ricerca di una produzione compatibile con l’ambiente si potrà dunque finanziare con grandi capitali e generare prodotti biocompatibili e a basso consumo di energia.

Attualmente la speculazione internazionale che vive un periodo storico grandioso rallenta e spesso blocca il progresso civile su questo pianeta. E’ assolutamente necessario, in tempi brevissimi, rimuovere tutte le leggi che hanno cancellato le regole del gioco come quelle volute dalla Thatcher, da Reagan,e dai  Bush  e a livello nazionale dai vari Prodi, Berlusconi, Tremonti e Monti.

lunedì 10 giugno 2013

La morte del capitano dei bersaglieri e la politica di guerra dell'Italia.

Oggi si sono tenuti a Roma i funerali di Stato al capitano dei bersaglieri morto in Afganistan. Presente il Presidente del Senato on. Grasso. Questa missione è stata sempre definita quale "missione di pace" sia dai mass media che dai politici nostrani. La missione ufficialmente si chiama Isaf (International security asssistance force) cioè forza internazionale di assistenza alla sicurezza. La reltà è un'altra. Lì c'è una vera e propria guerra tra gli afgani "non venduti" allo straniero e gli "invasori". Da una parte una comunità che si è vista all'improvviso invasa e comamdata con elicotteri da guerra, mitra e autoblindo da soggetti di cui molti non ne conoscevano neppure l'esistenza. In Afganistan si spara, si muore, si opprime e si vuole costringere alle proprie e forestiere abitudini. Esportare la democrazia in punta di cannone come hanno fatto gli americani, maldestramente, in questi ultimi venti anni è una contraddizione nei termini, è sicuramente una violenza che non si può che condannare a tuttti i livelli. Infine è solo una volgare scusa in quanto i fini sono molto meno nobili, normalmente volgarissimi. Basta ricordare il caso dell'Iraq. Per aver la "scusa" all'occupazione dell'Iraq, l'amministrazione Bush osò portare al livello più alto di consesso moldiale, l'Onu, false prove che sembravano già false o difficilmente veritiere già nella presentazione al consiglio di Sicurezza dell'Onu e alla presentazione  delle stesse alla stampa mondiale
L'Italia non deve seguire gli USA su queste strade. L'Italia ha come interesse la pace e la sicurezza dei popoli e queste non si impongono ma si dialogano.

domenica 9 giugno 2013

Anticipo risultati amministrative di domani 10 giugno 2013

Domani i risultati saranno i seguenti:
1- vincerà l'astensionismo
2-la maggioranza, Roma compresa, delle amministrazioni sarà governata dal PD
3-sarà una sonora sconfitta dela PdL e suoi soci
3-il M5stelle non sfonderà, anzi.
 

giovedì 30 maggio 2013

La morte della Thatcher

L'8 di aprile moriva la Margaret Thatcher. Francamente gli undici anni di suo governo in UK li ho sempre reputati tra i peggiori che si sono avuti dall'ultimo dopoguerra. Da allora, grazie al thacerismo, la disumanità in politica, in finanza, ed in ultimo nell'industria ha invaso il mondo. Ciò che ha iniziato a contare è stato ed è solamente l'arricchimento. Un arriccchimento fine a se stesso, senza un senso, ne regole. Il presidente americano di quel periodo, Ronald Reagan, si allineò sulla strada del liberalismo sfrenato e della deregulation. Fu costruito un mondo con poche regole dove chiunque poteva fare ciò che voleva nel campo finanziario ed industriale perchè il "mercato" avrebbe regolato tutto e tutti. Una follia. Ci fu un forte ridimensionamento dello stato sociale quello vero e al suo posto lasciato  un welfare state reietto e strumentale è una ulteriore perla che questa rigida, fredda, insensibile, cocciuta e limitata donna ha lasciato con la sua politica. Essa fu una fomentatrice di guerre non una donna di pace. Durante la guerra delle Mailvinas diede l'ordine di affondare l'incrociatore, nonchè nave ammiraglia argentina, amm. Belgrano, pur sapendo che la stessa navigava fuori dal perimetro di guerra ed aveva a bordo i giovani cadetti della marina militare argentina.Nella stessa guerra si appoggiò al Cile del dittatore Pinochet che per sempre difese anche a livello internazionale.
Una antieuropeista. Jaques Delors si è sempre pentito ed ha sempre diffidato della Gran Bretagna ed ancora oggi ha dichiaratod'essere stato per una sola volta debole ed essersi lasciato convincere quando questi era presidente della commissione europea.
Pessima la politica della Thatcher nella guerra in Irlanda del Nord che fu cruenta e sanguinaria. Priivatizzò l'industria inglese ed è stata la causa della sua scomparsa. Oggi l'UK ha pochissime industrie grazie a quella politica dissennata. Sanguinaria anche con i sindacati inglesi. Memorabili sono state le violentissime repressioni degli scioperi dei minatori e le conseguenti leggi antisindacali. Che dire di peggio.




   

giovedì 2 maggio 2013

Il Governo Letta.




Il Governo Letta è operativo dopo oltre sessanta giorni dall’esito elettorale.
Lo sorreggono tre partiti diversissimi tra loro. Il PD: un conglomerato non organico di bei principi che non sanno e a volte non vogliono mettere in pratica, e di uomini e donne politicamente mediocri che non si sono mai  sentiti  veramente uniti. Il PdL: un partito-non partito. E’ un partito solo nella forma esteriore ed è strumentale ad una sola persona capace ed intelligente (anche sotto il profilo politico), ma spregiudicato fino a ricordare Catilina (Catilina di ciceroniana memoria e non quello di Sallustio). Terzo partito è Scelta Civica: difficile dire cosa e chi ormai rappresenti Mario Monti e di conseguenza i suoi.
E’ chiaro che è un Governo imposto. Imposto dal Presidente Napolitano che da una parte ne certifica la inconsistenza di tutto l’apparato partitico nazionale rappresentato nel Parlamento, compreso il Movimento 5 stelle,  e dall’altra apre de facto alla repubblica presidenziale.
Quanto durerà? Non molto, non più di due anni. Il motivo è semplice: con gruppi politici così divergenti sin dall’inizio si avranno spinte che da subito inizieranno a logorarne la stabilità. Di certo questo governo nessuno lo considera di legislatura.
Cos’ha di buono, o meglio cosa non ha di cattivo. Sicuramente il fatto che i vari D'Alema, Gelmini, Brunetta, Fassino, Gasparri, Garfagna, Finocchiaro, Bindi, Marini, Prodi, Bersani, Bondi, sono fuori dal salone del  Consiglio dei Ministri. Di buono Letta ha la pazienza, le idee chiare e carattere.
Cosa dovrà fare? L’agenda è stata dettata da Napolitano: 1) cambiare la legge elettorale, 2) cambiare la legge Fornero e progettare un articolato modulo per il rilancio del lavoro e dell’economia, 3) e un controllo serrato del bilancio pubblico. Qui emergono le figure di due valenti tecnici che sono stati incaricati allo scopo: il Direttore Generale della Banca d’Italia e il Presidente dell’Istat.
L’Imu sulla prima casa alla fine verrà abolita dal 2014 con gravi danni e distorsioni solo per far contento il Berlusconi che si potrà vantare al cospetto della nazione di mantenere le promesse. Non verrà dato alcun rimborso del già pagato e per questo anno si continuerà a pagare, ma parlarne troppo in termini di abolizione è demagogia ed è un falso problema. L'Imu andrebbe abolita sugli immobili adibiti all'interno di un circuito produttivo, come capannoni indusriali, agricoli e commerciali, stalle, silos ecc...Sulla prima casa è possibile una tassa leggera gestita unicamente dai Comuni. Sulle seconde e terze case si può pensare ad una tassa progressiva la cui raccolta verrebbe gestita dai Comuni ma il cui gettito va allo Stato ed ai primi viene riconosciuto un aggio.
Auguri Enrico. Avrei voluto darti una mano...magari al Ministero dell'Istruzione, perchè è dalla scuola che parte una Nazione.

venerdì 29 marzo 2013

I folli di Brussell: la UE e Cipro.










Cipro è sull’orlo del fallimento. Una piccola nazione alla quale va tutto la nostra simpatia. Un’isola che ha incrociato la storia di tutte le attuali nazioni del Mediterraneo centro-orientale. Un Pil modesto e un debito modestissimo in termini asoluti, circa venti miliardi di euro.
Cipro è entrata nella Ue nel 2007. La relazione della Commissione che accompagnava il sì dell’eurogruppo all’ingresso di Cipro nella UE in riferimento alla condizione economica-finanziaria di uno Stato che già era lanciato nel’off-shore sentenziava che “il sistema finanziario cipriota in Europa” è “fattore supplementare”. Il responsabile del tempo per le questioni finanziarie ed economiche, il commissario spagnolo Almunia, vagheggiava un rigore con un rituale e banale consiglio in merito al “controllo della spesa pubblica e sanitaria”.
La BCE, cioè Jean- Claude Trichet, “raccomandava”a Cipro una riforma per la crescita e un controllo dei salari (meno soldi ai lavoratori) ed altre e varie amenità di prammatica ma facendo finta di non sapere la realtà delle banche cipriote e che i depositi in esse contenuti  erano di dieci volte superiore al Pil dell’isola e che le stesse banche non ponevano domande sull’origine dei soldi e che i depositi non erano tassati dal governo. Come può reggere un sistema finanziario di questo tipo? E’ impossibile già nel medio periodo. Come mai Cipro non è inserita nella black-list dei paradisi fiscali? Come mai la Gran Bretagna , il Lussemburgo e l’Austria non sono inseriti nella black-list?
Come mai , nel 2011, la cipriota Laiki Bank ha superato, con votazione eccellente,  lo stress-test  condotto dall’autorità bancaria europea e oggi quella stessa banca ha dichiarato il fallimento? Dov’è il marcio? O l’incompetenza? Propendaiamo per la prima ipotesi. Con questa gente il sogno di una grande e civile nazione europea naufragherà miseramente portando alla miseria morale, culturale ed economica tutto il continente.
Ma chi è stato mai il governatore della banca centrale di Cipro?
Athanasios Orphanides, celebre e vezzeggiato dal “sistema” con un  dottorato al Mit ed esperienza alla Federal Reserve, d’impostazione americana ha permesso al sistema bancario cipriota d’investire pesantamente in titoli di stato ellenici.
La soluzione che gli euro-commissari  hanno proposto a Cipro è quanto di più assurdo, stupido, banale, cattivo, dannoso si potesse ascoltare.
La Ue aiuterà l’isola con un modestissimo prestito di dieci mililiardi di euro ma in cambio vuole a garanzia un prelievo forzoso sui depositi bancari ciprioti che proprio oggi è stato stabilito nella misura di circa un terzo per i depositi superiori ai centomila euro.
Ma chi sono costoro che stabiliscono che i risparmi sono dei risparmiatori fino a che loro lo vorranno? Ma chi li conosce, come si permettono? Non posssono essere mai i nostri governanti perché non sanno governare e fanno danni  incalcolabili alla credibilità di una Europa alla quale stanno rubando il futuro.
Non è questa l’Europa che vogliamo, quelle delle quote latte, quella dei stresss-test fasulli, quella delle banche, quella che indica un ridimensionamento dei salari degli operai e non dei manager  e delle loro stoks-options, quella della tav inutile e costosa, quella dove tutto è regolamentato e multato, quelli della scuola delle chiacchiere belle, ma che tende a ridurre al minimo le capacità di analisi e di critica dei giovani, dove il bello difficilmente è arte ma al masssimo più vicino a novità tecno, dove la loro forza gli deriva più dal passato che dal presente e ancor meno dal futuro. Gli eurosciocchi di Brussell seppelliranno un grande sogno, d’altronde è l’epoca dei “nani e delle ballerine” al potere con tanta boria, dove una casta borghese si è dimenticata che un popolo è un essere vivente e non Pil, tabelle, statistiche, norme, ma sofferenza e gioia del vivere quotidiano .Una casta che non sorride mai con scioltezza, che non piange, che somiglia sempre più a viventi  robotizzti dalla burocrazia, dalla tecnocrazia, dove nascondere la loro pochezza, la mancanza di ricchezza di idee, di ideali, di forza immaginifica che riesce a indicare un futuro. L’Europa dovrà invertire la rotta o fallirà miseramente.  

giovedì 28 marzo 2013

Il Movimento 5 Stelle non può essere un problema per l'Italia.








Penso che Beppe Grillo ed il Movimento Cinque Stelle stiano compiendo un errore alquanto grave.
 Grave per  il loro stesso movimento dove stanno mettendo a rischio il loro futuro politico. Grave per il futuro dell’Italia.
 In Italia, nel 1993, Mariotto Segni aveva in mano il biglietto vincente della lotteria politica e molto maldestramente non l’ha saputo usare.
Intorno al 1980 Steve Jobs e socio si accingevano a lanciare su scala planetaria una vera rivoluzione:  le icone. Inventarono il facile e intuitivo Mac. Ma fecero un errore colossale. Anche loro avevano in mano il biglietto della lotteria mondiale dell’informatica ma lo persero maldestramente.
Mi sembra che il M5S stia commetendo lo stesso tipo di errore.
L’errore è comune in tutti e tre i casi: quello di credersi forti a tal punto da escludere tutti, creando così un autoisolamento orgoglioso, saccente, egoistico, che li ha portati e che porterà il M5S al loro stesso disastro.
Il M5S dimostra di guardare esclusivamente agli affari di casa propria, cioè al proprio progetto che delinea il percorso di una occupazione esclusiva del potere. Gli italiani non potranno perdonarli per  essere stati la causa del fallimento, in questo momento di gravissima difficoltà, del tentativo di dare un governo al Paese.
Non si viene eletti per mettere a disposizione del proprio movimento politico la delega parlamentare del popolo italiano ma per proporre e realizzare le giuste politiche che permettano lo sviluppo civile della nazione. Il partito o movimento  deve rappresentare il mezzo e non il fine della propria attività politica. Diversamnete il partito o il movimento diventa un pericolo per la nazione.
Perché non accettano di confrontarsi con i problemi del Paese sulla base di un accordo di programma con il PD? La  preparazione dei deputati e senatori del M5S non è mediamente esaltante. Sono più “frustati che preparati” e non sono dei “preparati e frustati” . Certamente sono animati da buone intenzioni, che in politica non sono mai state sufficienti, che andranno sicuramente a cozzare con i problemi concreti  e come per  tutti i movimenti c’è, invece, il rischio che al loro interno vi siano interpretazioni diverse, diaspore, invidie, tradimenti, scissioni, venduti e qualche opportunista. Questo secondo tempo del M5S è da poco iniziato…vedremo.







martedì 5 marzo 2013

L'Italia e i prossimi Presidenti di Repubblica e del CdM.





La gara politica a chi perde di più l'ha vinta Berlusconi ed il suo partito: - 6.000.000 di voti. E pensano di aver vinto...o quasi!
Bersani e la sua coalizione ha vinto perchè ha perso di meno...ma deve baciare il porcellum, altro che smacchiare il leopardo. Sono "solo" 3.000.000 i voti persi.
Chi ha raccolto quei voti? M5s ha vinto, è il primo partito in Italia, ma stia attento a non perdere...troppi dilettanti allo sbaraglio. Ciò è stato dimostrato dai primi due eletti a cariche istituzionali come i capigruppo di Camera e Senato. Lui, Crimi, ha arrischiato imprudentemente di delineare in modo netto, anche se in forma indiretta, scenari di governi prossimi venturi. Lei, la Lombardi, si è incartata in giudizi su un periodo della storia italiana delicatissimo, quello del fascismo...e ha sbagliato scioccamente. Che continuino, comunque, con realismo, un pizzico di utopia, un soffio di fantasia, una robusta dose di ottimismo nelle proprie idealità e una secchiata di freschezza.
Bersani farà il Presidente del Consiglio dei Ministri? No!
In Puglia il primo dei perdenti è Vendola, il suo Governatore...ma non si vantava sempre di aver ben amministrato? Ma in sostanza ha finito la sua carriera politica. I partiti personali, come il suo, come quelli di Fini, Di Pietro, Ingroia e Casini non servono all'Italia, sono finalmente finiti. In Italia durano massimo venti anni...ma con la forza di una dittatura.
L'uomo emergente è sicuramente Renzi Matteo, che propone un copione molto diverso rispetto a quello di Vendola.
Chi sarà il prossimo presidente della Repubblica? Chi è colui che ha esperienza politica, che conosce bene l'amministrazione dello Stato, che sa bene quali sono i doveri, i poteri, e i limiti del Presidente della repubblica italiana, che abbia equilibrio e calma, di grande cultura ed esperienza legislativa, riconosciuto universalmente come soggetto onesto e uomo delle istituzioni nazionali?  Stefano Rodotà!
Stefano Rodotà ha ancora un' altra grande caratteristica: sa apprezzare i giovani, ha fiducia nei giovani, ama i giovani da sempre, ha sempre cercato di ben educarli nelle sue lezioni universitarie oltre che a formarli professionalmente. Un ottimo elemento di congiunzione tra il "passato buono" ed il "futuro buono".

Dalle ore 20 del 28 febbraio 2013







L’addio a Papa Benedetto XVI.
Oggi, 1 marzo 2013, Benedetto XVI non è più il Papa della Cristianità Cattolica Romana. L’Ecclesiae non solo dovrà eleggere un nuovo Papa, ma il Papa del rilancio della stessa Chiesa. Occorrerà, in Conclave, fare una attenta analisi sulla mancanza di incisività del messaggio cattolico nel Mondo (fatta eccezione per poche isole minoritarie) non solo di quello di Papa Benedetto XVI, ma specialmente di quelli di Papa Giovanni Paolo II.
Per trenta anni la catechesi papale si è portata fuori dalla realtà in movimento del Mondo moderno. Ha solamente pontificato, giudicato, inquisito (vedi il duro ostracismo agli eretici della “teologia della Liberazione” e del teologo, già amico in anni giovanili di Ratzinger, Hans Kung) .
Papa Wotila si è trovato, all’inizio del suo pontificato, con le casse vuote da una parte e con la sua forma eccellente data dall’ ancora sua giovane età (relativamente all’incarico) dall’altra. Chi poteva mai rinsanguare le casse pontificie ridotte a zero anche e forse soprattutto dalla spericolata gestine Marcinkus? (Da ricordare l’intreccio di quegli anni tra il banchiere dello Ior, Calvi e quest’ultimo con Sindona).
Chi aveva una quantità di denaro tale da finanziare un papato che già nelle intenzioni voleva essere itinerante e quindi costosissimo,quanto fortemente e ottusamente chiuso al cambiamento? Cocciuto nel voler incessantemente, per oltre vent’anni, giudicare tutti e innalzare il primato non solo religioso ma anche morale della Chiesa. Tutto ciò hafunzionato solamente  nel primo periodo, quello di passaggio dal vecchio ordine mondiale bipolare che ha visto, dopo la caduta del sistema comunista sovietico e dei suoi satelliti, l’apertura di un mondo nuovo chiamato globalizzazione da una parte e di internet dall’altro al quale né quel Papa ne altri all’interno di quella Chiesa erano pronti a misurarsi e a rispondere adeguatamente.
L’Opus Dei era l’unica congregazione cattolica che avesse a disposizione tanto denaro da poter finanziare non il Vaticano, ma quel Papa e le sue azioni. D’altronde la ferma ortodossia dell’Opus Dei coincideva con quella del Papa polacco. Ed ecco, allora, l’allontanamento  del cardinale Martini dalla Curia verso l’Arcidiocesi di Milano, un vero e proprio esilio dal quale il cardinale non è mai più tornato. Un Cardinale “pericoloso” sia per le sue idee “diverse” che per il prestigio di cui godeva che certamente non potevano essere tollerati da un Papa autoritario  come Wotila. Ma anche un Cardinale “concorrente” all’Opus Dei in quanto Martini era un gesuita di alto rango. Quindi Navarro Vals fu nominato quale portavoce del pontefice e responsabile della comunicazione vaticana. In realtà era il braccio sinistro del Papa che a sua volta veniva “aiutato” nel magistero della Chiesa. A braccio destro fu chiamato un giovane vescovo-teologo di nome Ratzinger che abbandonò da tempo e per tempo le sue idee “progressiste” di quando varcò, da semplice prete, ma da giovane e promettente teologo, la porta sacra della basilica di San Pietro per entrare nel Concilio Vaticano secondo al seguito del suo mentore il vescovo di Monaco di Baviera e si convertì ad una teologia rigidamente chiusa al mondo…un mondo che conobbe assai poco al contrario del Papa polacco.
Il papato di Wotila si caratterizza per un governo dal pugno di ferro. Chi non è con lui è sicuramente contro. Molti si schierano dalla sua parte senza convinzione ma per opportunismo, l’ala più radicale e conservatrice è con lui per convergenza di impostazioni dottrinali, un’altra parte per dispetto e per vendetta e solo una minima parte tace ma  viene relegata ai normali uffici…vedi i gesuiti e altri ordini. Vengono nominati grandissime quantità di beati e di santi e certamente non poteva mancare di salire agli onori della santità il fondatore dell’Opus Dei. Questi costruirono a Roma una ricca basilica intitolata al loro santo ed insediarono il loro cardinale-prefetto della congregazione e potente uomo di curia, spagnolo certamente.
Ma papa Wotila costruì anche le condizioni ferree per la sua successione e la elevazione di Ratzinger al soglio pontificio dopo la sua morte. Voleve che quella sua impostazione continuasse ancora per anni come un prolungamento di  sé o della sua ombra nella sua cocciutaggine e ostinazione.
Papa Ratzinger inaspettatamente, non molto tempo dopo la sua elezione, sfratta quelli dellOpus Dei dal Vaticano e affida ad un salesiano la segreteria di stato e proprio ad un gesuita, padre Lombardi, viene affidato quello stesso posto che fu di Navarro Vals l’uomo dell’Opus dei. Quasi uno schiaffo. D’altronde i due ordini sono entrambi spagnoli e conconcorrenti. E dove lo mettiamo il cardinal Sodano che sperava di restare nel suo altissimo incarico di segretario di stato visto che per venti anni ha lavorato per il papa polacco insieme al responsabile dell’ex san’Uffizio card. Ratzinger ora Papa?
Tutto sovvertito e non certamente per capriccio da questo silenzioso, timido e potente pensatore che è il papa tedesco. La fronda è articolata e agguerrita. Da una parte l’Opus dei e dall’altra Sodano e tutta quella parte della Curia e dell’episcopato italiano che fa a lui riferimento circondano il Papa ed il cardinale Bertone.La lotta sotterranea è dura e continua, viene coinvolto persino il maggiordomo del Papa il quale viene convinto a fare la spia ed a sottrarre documenti dalla scrivania del pontefice e passarli alla parte avversa. Lo Ior viene messo nelle mani di Gotti Tedeschi che non sembra essere proprio in odore si santità monetaria e viene rimosso ed al suo posto viene nominato un tedesco di fiducia del papa e non di altri. Come mai scoppia il caso Boffo? Per caso? Chi ha passato le infomazioni a quel giornale?
Troppo stress, troppa tensione, continua. Gli anni passano, il Papa invecchia e le forze vengono meno e si riducono quasi al minimo. La riflessione ha bisogno di calma e tranquillità rispetto alle faccende di potere, ai problemi, tanti, delle varie parti del mondo e poi c’è  una questione vecchia, quanto annosa e delicata, dei preti pedofili che va denunciata e repressa con forza. Ma tutta questa  fatica non produce svolte, non si riesce ad incidere, gli scandali incombono e vanno smontati, gestiti con attenzione. Il Vaticano non è più l’occhio del Mondo, ma un vortice sempre più spiralizzato di lotte intestine di potere e di scandali. Ecco perché il Papa si è dimesso. Perché con le residue forze, sia fisiche che di “truppa”, non poteva più far fronte e sarebbe stato costretto ad arrendersi senza condizioni…ma essendo sempre un tedesco ha preferito dimettersi e sperare in un nuovo papa che emerga da quella parte, la gran parte, del mondo cattolico rappresentato da cardinali  onesti e sinceramente lontani dalle vicende curiali di una Roma vaticana in cui troppi e brutti aspetti secolarizzanti si sono appropriati di coloro che dovevano invece esorcizzare.
Adesso si tratta di eleggere il nuovo Papa. I”cattivi” possono iniziare le grandi manovre, ma i “buoni” che da tutto il mondo confluiranno nella Cappella Sistina conoscono molto bene i primi e nel silenzio dell’urna sapranno eleggerne uno di loro capace, preparato e moderno. I”cattivi” sono di un altro mondo, né di quello celeste, né di questa nostra Terra. Lo squallore non ha patria!

sabato 16 febbraio 2013

Dal festival di San Remo a Benedetto XVI










Stasera si conclude il Festival di San Remo, anzi è in onda. Lo sento mentre scrivo queste note.
Purtroppo non c'è molta scelta sulle altre reti. Se questo festival dovesse rappresentare l'Italia di oggi saremmo veramente nell'epoca della pochezza, e della banalità messa in onda su un palcoscenico ben progettato e realizzato.Ma sicuramente a caro prezzo.
Adesso sto tentanto di ascoltare un certo Cristicchi. Orribile! Si cambia canale dopo non molto. Non si può ascoltare una orribile cantilena banale e vuota.
Prima gli Alma negretta hanno dato prova di pochezza infarcita da una prestazione scura, ambigua.
Maria nazionale sta per entrare in scena. Canta tra il napoletano e l'italiano. O meglio un napoletano italianizzato una canzone di "..colpe mie" per amori sbagliati. Dov'è Luigi Tenco? Dov'è quell'Italia fatta da Italiani veramente bravi nel cantare, nello scrivere canzoni in musica e parole che ancora oggi colpiscono la nostra sensibilità e ci fanno vibrare. Una canzone di una puerilità tale che sembra incredibile che possa essere stata presentata alla massima rassegna canora. Ma di questo passo non ci resta che piangere.
Sta cantando Annalisa, finalmente una canzone vera. Ma ci vuole stomaco arrivare fin qui. Mi fermo, anzi continuo a scrivere ma seguo le parole, belle, concrete, reali sulle ali di un bel ritmo che ci porta in un amore dove ci si porge all'amato, ci si dichiara con belle e garbate parole, con immagini dirette, vere come quell'amore che esprime. La Littizzetto continua scurrile e leggiadra, applaudita.
Salvo il presentatore, bravo e sempre presente. Non parlo della buffonata di Elio e le Storie tese, dei Modà, e di qualche finto "guru" con canzoni preistoriche fatti di gemiti e, finito quel disastro, inizia a fare il predicatore nella giornata del 14 febbraio contro la violenza alle donne con banalità e luoghi comuni impressionanti. La cosa più buffa e che lo abbiamo pure pagato.
Un pessimo Festival è inutile perdere altro tempo. Rispecchia una pessima Italia. Mai così in basso, ma attenzione, al male non c'è mai fine.
Berlusconi ecco un campione di questa Italia di oggi e di ieri. E lo conferma ogni giorno. Le accuse dei PM all'AD di Finmeccanica di corruzione internazionale nell'affaire degli elicotteri venduti all'India con giri di tangenti per circa 50 milioni di dollari, dichiara che le mazzette sono legalizzate di fatto in queste tipologie di vendite e quindi non sono perseguibili penalmente anche perchè, diversamente, si provocherebbero dei danni all'economia nazionale.Le mazzette le chiama "commissioni"- Ma una commissione è lecita, registrata e sulla quale si pagano le tasse. Ma lui conosce bene la differenza tra "mazzette" e "commissioni". Ma vuole confondere gli elettori e come un cattivo maestro ammaestra, non insegna.
Il Papa si dimette: evento storico. In un luogo dove l'ipocrisia alberga a macchia di leopardo un uomo indica la strada della verità. Non ha la forza, la vigoria fisica e mentale per sostenere il ministero petrino, lo dice e si dimette. Viva il Papa...che si è fatto Uomo!  
















  

domenica 10 febbraio 2013

Elezioni politiche 2013: gli errori di comunicazione di Bersani.















Come si sa in campagna elettorale gli errori di comunicazione si pagano a volte anche a caro prezzo.
L'On. Bersani sta compiendo tre errori di comunicazione:
1) quando ripete un concetto a lui caro ma completamente sbagliato sotto il profilo della comunicazione di massa in campagna elettorale e cioè quando lui dice che "...gli italiani devono votare per dare ad una coalizione il 51% dei voti, ma se sarà la sua coalizione ad avercela lui si comporterà politicamente come se avesse il 49%".
L'errore di comunicazione è palese. a) Se tu Bersani ti muoverai, in ogni caso,sulla scacchiera politica italiana come se avessi ottenuto il 49% perchè noi elettori ti dovremmo dare il 51%? b) Ma si è mai visto un vero leader politico che chiede all'elettorato la maggioranza dei consensi e dichiara che una volta ottenutola si comporterà come se fosse in minoranza? c) Chi ottiene la maggioranza deve comportarsi con sicurezza nella realizzazione del programma politico votato dall'elettorato senza tatticismi, anzi con durezza se è il caso.
2) Troppo spesso esprime posizioni "minimaliste". Difatti si esprime in questi termini"...daremo un poco di lavoro..." oppure:" concederemo un poco di respiro alle imprese..." e così via. Su aspetti importanti del programma dice sempre un poco. Un comunicatore direbbe esattamente l'opposto. Bersani, così dicendo, indica un programma con poco peso ed impatto per uscire dalla crisi. Con "poco" tutti sappiamo che non si esce dalla crisi.
3)  Sbaglia nella strategia di non andare in televisione. Errore gravissimo. Non so se è stato consigliato male oppure è una sua decisione. Certo che la sinistra per essere "diversa" è capace di farsi del male e non  poco.
La grande opportunità che la radio e la televisione possono dare ai candidati in una campagna elettorale è quasi immensa e Bersani, quasi aristocraticamente, non la sfrutta. Mi si permetta di dire che è un suicida.

11 febbraio e il ricordo delle foibe











Foibe.
Quando quella idea s’impossessò, come un demone, della vostra mente,
quando a quella idea offriste il vostro cuore come l’innamorato cieco all’amata,
quando la vostra  vita iniziò e finì là dove iniziava e finiva quella idea,
allora voi siete stati strumenti,
con lei a pensare per voi
e voi senza più limiti
a godere della Storia che stavate inseguendo da tempo e segnando ora
con l’imposizione e le violenze, l’orrore di tragiche fini e la crudeltà
e non avete più potuto farne a meno di quel demone mortale rosso o nero che sia stato.
Ora dite “…non capimmo, sbagliammo.”
Amen.
Amen a quei resti poveri nascosti negli abissi rupestri delle foibe,
Amen a quelle lacrime che tanto li piansero,
Amen alle speranze uccise il giorno in cui videro il sole.
Amen per le vedove, per gli orfani, per i fuggiaschi
Amen, amen, amen ma dove sei stato o Dio!

foiba09.jpg      

G. Quaranta

venerdì 25 gennaio 2013

27 gennaio 2013: giorno della Memoria







OlocauSSto

Tra baracche di legno e filo spinato,
fosse sempre scavate e terra ammucchiata,
la vostra sanguinaria eccitazione
dona al silenzio  del campo
ordini rabbiosi che indicano “morte!”.

Voi, i fiori del male del Reich delle anime morte
spiccate nel deserto della disumanità.
I vostri cappelli
dalla visiera alta che ben mostra
i simboli di cui andate fieri…
e gli stivali,
comodi e sempre lucidi
dentro i quali vi sentite sicuri…
neri come i vostri cappelli,
neri come la pistola che portate sempre
e vi dà quella vile sicurezza,
neri come la divisa che indossate.

Su di voi brilla solo il teschio lucido d’acciaio,
da mostrare a tutti a petto gonfio,
pieno d’orgasmo mortale d’un corpo
che però non ha un’anima nera…
non ha l’anima.

venerdì 18 gennaio 2013

Elezioni politiche italiane: le previsioni.









Ancora qualche giorno e non sarà più possibile pubblicare previsioni sull'esito del voto circa le prossime elezioni politiche italiane. La legge sulla "par condicio" non lo permette.
Noi che siamo ligi alla legge pubblichiamo una "previsione non ufficiale" aggiornata alla data odierna.
Questa si riferisce alla Camera dei deputati.
1)   Fli  1,5      Udc    4,5     Monti con dentro Italia Futura  4,5  totale= 10,5 %
2)   PD+ Sel = 35-36%
3)   PdL+Lega e varie= 29-30%
4)   Ingroia = 4,5-5%
5)   Cinque stelle =  13%

Al senato il centrodestra vincerà in Lombardia, Veneto e Sicilia. In bilico la Campania. Qui molto dipende dal partito arancione del sindaco De Magistris.
La coalizione del PD + Sel non prenderà più di 148 senatori.
Auguri!


domenica 6 gennaio 2013

Le contraddizioni di Bersani
















In merito alla riforma della legge elettorale che, malgrado richiesta a gran voce da tutti gli italiani e fermamente indicata come fatto politico ineludibile, necessario e importante dal Capo dello Stato On. Napolitano, non è stata varata grazie ai veti incrociati tra chi propugnava il doppio turno alla francese, il PD, e chi il reinserimento delle preferenze in un sistema proporzionale corretto portato avanti dall'UDC di Casini, dal PdL e dalla Lega. Sull'argomento se ne scritto in un precedente post sottolineando i limiti contraddittori della proposta di  Bersani e del PD e la loro critica in relazione alla reintroduzione delle preferenze che rimane comunque un dato rispettoso del fatto di riassegnare al Popolo sovrano l'autorità ed il dirittto di scegliersi i propri rappresentanti.
 Il "capo" del PD, Bersani, ha osteggiato per mesi in modo fermo il reinserimento delle preferenze adducendo motivazioni poco realistiche ed ottuse.
Lo stesso Bersani ed il PD, però, hanno usato il sistema delle preferenze, anzi della doppia preferenza, alle "parlamentarie" del loro partito svoltesi il 29 ed il 30 dicembre scorsi. Difatti coloro che hanno partecipato, circa un milione di italiani, avevano una lista di candidati tra cui potevano scegliere fino a due preferenze. Finite le parlamentarie  tutto lo stato maggiore del PD con Bersani in testa  hanno strillato "alla Democrazia": Ma il sistema elettorale utilizzato alle "primarie parlamentarie" non è altro che il proporzionale con indicazione delle preferenze in numero massimo di due.
Bingo!
Come sempre questi politici dell'ex PCI, dell'ex PDS e dell'ex DS, ora PD, dimostrano, da una parte, contraddizioni impressionanti che poi cercano di giustificare con elucubrazioni più o meno cerebellari e dall'altra, l'assenza di coraggio, cadendo di nuovo in contraddizione.
E' il caso della " riserva indiana"  che il "capo" si è riservato personalmente in perfetto stile da "Repubblica delle Banane" oppure in stile "Putin" tanto criticato da loro, perchè loro sì che sono autenticamente democratici.
Attraverso l'unguento del Signore (Bersani), alcuni cittadini verranno unti del sacro olio pidiessino per meriti, non si sa quali, e fatti salire al soglio parlamentare e invitati ad accomodarsi, a nostre spese (noi paghiamo e basta), sugli scranni di Montecitorio. Società civile si dirà. Ma scusate, i politici sono una razza inferiore? Non sono anch'essi società civile? Contraddizioni di Bersani e dei "tipi sinistri" come direbbe il noto giornalista Panza.
Andrà a finire che dalla "riserva indiana" spunterà qualche sindachessa antimafia della Locride che, portata in processione, pardon candidata, in Emilia Romagna verrà eletta con il "porcellum" e fatta accomodare su qualche scranno col titolo di onorevole. E così si verifica un'altra contraddizione del Bersani. Ma come! Una icona, l'immagine stessa della lotta alla mafia (non sono i PM e i procuratori delle varie Direzioni antimafia che giornalmente rischiano la vita loro e dei loro cari) viene candidata nei posti più tranquilli d'Italia e molto lontano da quella terra così martoriata dove era assolutamente necessaria la testimonianza quotidiana?
Che non sia una sindachessa antimafia da salotto? Così come qualcuna viene ormai definita da dei tipi di sinistra autentica e di lungo corso della Locride?