"Rinascimento Italia" vuole essere un barlume di riflessione sui fatti politici e sociali, in un periodo storico che vede l'Italia in grave difficoltà e smarrita nel contesto globalizzato di questa era.

martedì 9 febbraio 2021



 Governo Draghi: europeo e atlantico. Il ruolo di Renzi nella caduta del Governo Conte2.

Il Presidente del Consiglio dei Ministri incaricato Mario Draghi ha classificato il proprio futuro governo con due parole: europeista e atlantista.

Il termine europeista non ci sorprende e conosciamo molto bene il significato politico. E' il secondo termine che ci induce ad una riflessione:

In tempi di seconda Repubblica mai un Presidente del Consiglio incaricato ha definito il proprio futuro governo con solo due termini e mai con il termine "atlantista". Tuttalpiù si è sentito un veloce passaggio di fedeltà atlantica nel discorso di  presentazione alle camere del proprio gabinetto.

Perchè? 

Perchè questo è un messaggio, non solo rivolto alle forze politiche e alla compagine parlamentare. Ma è un messaggio chiaro anche se mimetizzato ali Stati Uniti D'America. Questo messaggio dice chiaramente al Presidente Biden che l'Italia con lui cambierà politica estera e nulla sarà come prima. L'Italia non sarà più filocinese così come hanno  voluto i due governi Conte. Nel primo governo, quello gialloverde, ad opera della Lega e del Ministro degli Interni Salvini ci sono stati forti  ravvicinamenti con la Russia di Putin e con l'accoppiata Conte-Di Maio un avvicinamento alla Cina. Con il governo Conte 2, giallorosso, Di Maio cambia ministero e riserva per se' la poltrona di Ministro degli Esteri. Un ministero sicuramente prestigioso, ma di difficile gestione per le delicatissime implicazioni che comporta. E' fortemente ipotizzabile  che Di Maio abbia avuto la necessità politica di occupare quella gestione per concludere, per certi dossier,  e per aprirne altri a favore della Cina, rinforzando la "via della seta" che non era solo indigesta a Trump, ma ancor di più a Biden, ma comunque a tutta la finanza e l'industria che conta degli USA. E' altresì probabile che uno degli attriti che sono emersi in questo secondo governo tra Di Maio e Conte possano essere anche riferibili a contrasti in merito alla politica estera.

Dobbiamo anche pensare che la penetrazione della Cina in Europa coinvolge Italia, Grecia, Portogallo.

Ben tre nazioni. Ma l'offensiva cinese si svolge anche in Germania e in tutte le nazioni europee con diversi risultati. Risultati che in Italia, grazie a Di Maio e Conte, si chiamano 5G, porto container di Trieste e di Taranto, Ilva. 

Quindi Draghi mette subito in chiaro che licenzierà la Cina dall'Italia e sarà alleato fedele degli USA nella sua politica estera anticinese e antirussa, appunto atlantica. E' chiaro che Draghi e Biden, che si conosco da anni e si stimano reciprocamente, si sono sentiti recentemente nel senso che è stato Biden che ha telefonato a Draghi in merito all'accettazione dell'incarico. Incarico sostenuto dall'amministrazione americana e da tutto il sistema americano. E lo spread precipita perché le banche d'affari americane sono parte attiva in questa vicenda.

Chi ha fatto cadere il Governo Conte?

Gli USA tramite Matteo Renzi.

Perchè? Per colpa della politica filocinese.

Renzi ha lavorato attivamente per la formazione del Conte2.

Renzi lo ha buttato giù dalla torre. Tant'è che nelle frenetiche trattative per un Conte3 Renzi alzava sempre la posta con il Pd e il M5S e Leu perchè il suo compito era proprio quello di portare Conte a rimettere il mandato nelle mani del Presidente della Repubblica. Alla fine si parlava di un governo retto dalla formula 'Ursula' , cioè con Forza Italia che entrava in maggioranza e prendeva il posto di Italia Viva che usciva. I poveri sprovveduti dei piddini e soci non avevano capito che a un certo punto anche Berlusconi è stato bloccato (dagli USA o chi per loro). Perchè B. in un primo momento aveva leggermente ammiccato ad un si.

Renzi e il Qatar. Come si paga R. per questi preziosi servigi? Cooptandolo in quel gruppo di lavoro qatarino di alto livello per lo sviluppo degli investimenti del Qatar. Con ottantamila dollari annui per cinque anni e qualche fringe benefit. Tant'è che nel secondo giro di consultazioni la delegazione di Italia Viva non aveva Renzi. Chissà perchè? Per emulazione? Per far capire la aderenza del progetto Draghi? O


ppure per ribadire agli USA e a Draghi che loro sono stati i veri protagoinisti politici in questa fase della storia italiana dove era assolutamente necessaria una svolta poderosa e non solo in politica estera?

Fantapolitica





venerdì 5 febbraio 2021

 


Draghi Presidente del Consiglio dei Ministri  e Giuseppe Conte coordinatore dei 5 Stelle.

Avevamo preconizzato nella primavera del 2020 la fine del Governo Conte per mano di Matteo Renzi e l'arrivo del Governo Draghi. Il post purtroppo è stato cancellato da me perchè non si è avverato a causa della pandemia. Giacchè questo Blog che tratta argomenti attuali di politica è di tipo predittivo per la prima volta una predizione non si è avverata per tempo ed è stata tolta. Vittima del Covid anch'egli. 

Questo qua sotto è quanto sono riuscito a recuperare.

Il Governo Conte II è finito.

Giuseppe Quaranta, Rinascimento Italia - 8 months ago

Il Governo Conte II sta per essere fatto fuori da una congiura di Palazzo. La parte di Bruto la farà Renzi. Sferrerà il colpo mortale in modo diretto e dietro di lui i congiurati. Berlusconi è il primo dei congiurati. Ha tutti gli interessi politici per farlo. Forza Italia perde consensi da mesi. Si è ridotto tra il 6 ed il 7%. Salvini ha rubato la scena a Berlusconi e la Lega sa fare politica meglio di Forza Italia che dimostra di non avere uomini e idee, né strategie, né tattiche vincenti che riescano a penetrare e farsi protagonista nel dibattito politico nazionale. In questi du...i..


    Giacchè il Governo Draghi non sarà di schieramento o di schieramenti politici ma più politico degli stessi schieramenti cosa che questi ultimi non lo hanno ancora capito visto che sottolineano ad ogni loro dichiarazione che vogliono, quasi pretendono, un governo politico, ebbene, questo governo Draghi sarà così politico che scompiglierà gli stessi partiti i cui leader hanno cambiato opinione nel giro di quarantotto ore. Vedi le prime dichiarazione di Matteo Salvini della Lega di Luigi Di Maio M5S, di Taiani di FI e di alcuni del PD ma non del segretario Zingaretti tutti non favorevoli con varie sfumature e poi tutti favorevoli a varie sfumature, queste per mimetizzare le dichiarazioni iniziali di segno opposto. Una per tutte "Il centro destra si presenterà unito a Draghi" ebbene dopo 48 ore Forza Italia è a favore, la Lega è a favore con dei "se" mimetici e Fratelli d'Italia sarebbe per le elezioni, ma in realtà non sa che pesci prendere. 

    Analizziamo il M5S. Questo assume una posizione "contro" il possibile Governo Draghi nella dichiarazione di Luigi Di Maio di circa un giorno fa su Fb che ha scritto:" Le regole della democrazia sono molto chiare. La volontà popolare è rappresentata dalle forze presenti in parlamento il cui mandato, ricevuto dagli elettori, non è stato quello di un governo tecnico ma, lo ribadisco, è stato quello di proporre un governo politico al Paese che rispondesse alle esigenze degli italiani.Nel 2018 il Movimento 5 Stelle ha preso il 33% dei voti, in Parlamento siamo la forza politica più grande e come abbiamo già dimostrato, siamo determinanti. Ora dobbiamo mostrarci compatti, serve unità. Nessuno può dividerci.". 

Oggi, lo stesso, rivela una posizione di estrema ambiguità che può far alludere ad una posizione di sostegno al Governo Draghi che un giorno fà lo vedeva come un tecnico, ma sarebbe bene che lo veda come un fine politico. L'appello all'unità di Di Maio è dovuto da una parte al timore di una scissione vera e propria e non più ad una semplice fuori uscita così come sono avvenute fino ad ora. Scissione che avverrà su parte dell'ala oltranzista e massimalista del movimento stesso che cercherà di fondare un movimento alternativo chiamando a sé i puri ed i duri del M5S delusi dalla politica governativa e centrista di Di Maio che di fatto è il vero ed unico leader del movimento. Casaleggio e Grillo non contano più nulla. E' questo è vero nella misura in cui lo stesso Grillo si è dovuto proporre alla guida della delegazione che oggi incontrerà Draghi. Innanzitutto per riaffermare la sua posizione di leader nel movimento, ma che di fatto non esiste, e poi per tentare di essere la sintesi tra Di Maio ed i governisti da una parte e Di Battista e gli ortodossi dall'altra che di Draghi non ne vogliono sentir parlare.

E' chiaro che se Draghi non ottiene la fiducia si va a votazioni per cui tantissimi parlamentari di tutti i partiti perderanno il seggio parlamentare. Di questi i più penalizzati saranno proprio quelli del M5S per due grossi motivi.

Il primo è rappresentato dal fatto che, stando ai sondaggi e non solo, sicuramente prenderanno la metà di quel 33% prima ricordato da Di Maio nel suo post. Chi ritornerà a casa per continuare quello che faceva prima e nelle condizioni economiche di prima? Secondo: con la riduzione di senatori e deputati di circa un terzo voluto proprio dai parlamentari del M5S a quel 50% in meno si aggiungerà un decremento del 30% del 50% rimasto e cioè solo il 35% della deputazione attuale salirà ai colli di Roma e siederà nei scranni del Parlamento. Un vero disastro.

Allora cosa succederà nei prossimi giorni? Giacchè il Congresso del Movimento 5 Stelle è ancora aperto nella disperata ricerca di un nuovo capo politico dopo il Di Maio e dopo una reggenza Crimi la novità eclatante sarà che il nuovo coordinatore, quindi nè capo politico, in quanto sarebbe troppo, nè reggente, in quanto sarebbe troppo poco, sarà Giuseppe Conte. Questo porta verso il centro la barra dell'indirizzo politico del movimento e di conseguenza il sostegno a Draghi. Così facendo si opera per  allontanare lo spettro della perdita dello scranno ai parlamentari del M5S in quanto si annulla la possibilità di scioglimento delle camere e parimenti un aumento delle probabilità di un esaurimento naturale della legislatura fra tre anni circa ed al contempo si evita un pericolosissimo isolamento politico e la convergenza con Fratelli d'Italia ad essere insieme, senza volerlo, all'opposizione.

In questo quadro Di Battista se ne va via dal M5S seguito dalla Lezzi ex ministra del Mezzogiorno del primo governo Conti che tanto bene non ha fatto accompagnati non certo nè da Fico, nè da Morra, ma da un manipolo di ortodossi o di soggetti che sanno fin da ora che avranno difficoltà ad essere candidati o eletti nelle prossime elezioni. Auguri a tutti. Ma specialmente a Mario Draghi e all'Italia. Ne abbiamo bisogno.


venerdì 13 marzo 2020

Coronavirus: nulla sarà come prima....almeno si spera.





Cosa ci fa comprendere la vicenda storica della pandemia da coronavirus covid19?
In Italia sicuramente ci ha fatto comprendere che era in atto un disastro programmato e voluto della snità pubblica per vantaggiare quella privata. Difatti sono emerse con veemenza i limiti quali:
-la carenza di personale sanitario. Condizione risaputa e più volte sottolineata e denunciata da tanti operatori di settore e la politica ha fatto finta che il problema non ci sia. Questa condizione è da imputarsi a vari ministri della Funzione Pubblica, vedi ad esempio la Madia, e della Sanità, vedi ad esempio la Lorenzin.
 -Il numero chiuso alle Facoltà universitarie sanitarie, come medicina e professioni sanitarie. Da anni questo numero chiuso consentiva l'iscrizione ad un numero di neoallievi che risultava gravemente insufficiente in quanto non poteva mai consentire un ricambio nel rapporto di unio a uno tra chi andava in pensione e chi veniva assunto. Nulla sono valse le denunce sui mass media degli operatori di settore in quanto ci saremmo trovati senza medici insufficienti sia come specialisti che come medici di famiglia. La politica è rimasta sorda. I vari ministri dell'Università e della ricerca scientifica non hanno mosso un dito, ad esempio la Ministra Fedeli e chi l'ha seguita, sempre in accordo con altri ministeri e ministre/i.
-L'assoluta nullità della sanità privata. Il carico di lavoro sull'emergenza coronavirus sta ricadendo tutto sulla sanità pubblica. Si cerca persino di non parlare della nullità del contributo della sanità privata. C'è da chiedersi dove sono i centri ospedalieri quali Humanitas oppure San Raffaele? Quale contributo hanno dato in questa difficile battaglia contro la pandemia? Ebbene proprio la regione Lombardia che più di ogni altra aveva puntato esplicitamente sulla sanità privata oggi si trova ad essere salvata dalla sanità pubblica. Dove si trova il maggiore fautore di questo disastro? Leggi Formigoni, il "Celeste" condannato  proprio per fatti corruttivi nella sanità lombarda all'epoca, anche troppo lunga, in cui era Governatore di Lombardia.
-I tagli alla sanità di troppi governi sono oggi vistosi boomerang che hanno sempre messo in affanno la sanità pubblica, ma oggi ci fanno malissimo in questa condizione di esasperante pericolosità del contagio. Tagli che dovevano, anno dopo anno, distruggere la sanità pubblica e ridurla a sanità per i poveri in quanto i benestanti avrebbero avuto, a pagamento, quella privata con i migliori medici e servizi. Ma di quali benestanti si parla se negli stessi anni, la stessa classe di politici nazionali, la borghesia l'anno fatta impoverire?
-Non ultimo una massa di italiani amebica, che non prendeva posizione su queste problematiche, tra cui i sindacati dalla voce fievole, e delle mille associazioni che non vedono, non parlano e non sentono. Questa Italia che non vuole affrontare i problemi, questi italiani che preferivano andare a "sculettare" nei centri commerciali, a "sculettare" in bar e pub tra apericene e chiacchiere e sguardi di possibili intese, in pizzerie e ristoranti. Oggi non si può "sculettare", tutti a casa altrimenti ti ammali e fai ammalare altri. E quella minoranza che si sgolava e metteva in guardia inutilmete quella massa informe sentendosi inascoltati, frustrati, come coloro che gridano nel deserto oggi hanno ragione da vendere...purtroppo.
-Ci fa comprendere, ancora di più, ancora una volta, che la cosiddetta UE, Unione Europea, di fatto non esiste. Esiste solo quando ci sono interessi di multinazionali e nazionali dove il gruppetto delle nazioni capitanati dalla Germania (Merkel) tra cui Olanda, Finlandia fidi scudieri, con la complicità di Francia e Spagna, e l'appoggio di Austria e Danimarca hanno isolato Italia, Grecia e Portogallo, mentre Polonia Rep. Ceka, Ungheria e Slovacchia si sono fatti una loro alleanza politica e culturale (Gruppo di Visegràd) che tiene malgrado varie pressioni.
-A testimonianza che l'Europa non c'è ieri la neo eletta alla carica di Governatrice della BCE Cristine Lagarde ha preso una posizione tale che ha mandato a picco le borse europee, compresa non solo del suo Paese, la Framcia, ma anche quella della Rep. Fed: di Germania che ha voluto quel tipo di posizione. D'altronde la Lagarde viene messa in posti dove a comandare sono altri(?).
-A livello mondiale dovremmo capire che abbiamo rischiato il tracollo economico di tutto il pianeta. Un piccolissimo virus di 40 nanometri di diametro (questa è la dimensione che penso debba avere) che fa crollare il Gigante, il Grande Totem, dell'era della Stupidità e dell'instupidimento teco-mediatico che altro non è che il decantato Tempo della Globalizzazione. Questo ha dimostrato che ha i piedi di argilla perchè non è fondato su valori umani (sono stati usati anche questi in modo falso e ipocrita da chi aveva i veri interessi per giustificarlo) ma, purtroppo solo sull'avido arricchimento. Tant'è che nulla importa se il Pianeta sta divetando una enorme discarica, oceani compresi, e che i riccastri, gli arricchiti e i ricchi di sempre stanno costruendo le loro megaville in Nuova Zelanda, il posto meno inquinato della Terra anche nel futuro....ma dovranno fare i conti con i numerosi e terrribili vulcani di quei luoghi e questi non si possono corrompere come i politici e giornalisti.
-Serve, quindi, un nuovo modello economico e una svolta culturale: quella della "Responsabilità Umana". Gli uomini non possono sentirsi proprietari della Terra, tuttalpiù amministratori ma non possessori. Noi dobbiamo sentirci responsabili nei confronti di questo paradiso. Responsabili nei confronti delle formiche, dei sassi, delle acque, dei cieli e delle loro nuvole, dei leoni, così anche dei serpenti e del suolo dove questi strisciano, Degli alberi tutti, delle erbe e dei fiori, dei profumi e dei suoni di questa Natura. Altro che andare a vivere su Marte o sulla Luna, lì ci manderemo quelli delle megaville costruite in Nuova Zelanda con un viaggio di sola andata.
Dopo, quando la pandemia sarà passata, e il Covid19 sarà solo un ricordo da libri di storia, l'uomo dovrà essere più consapevole della propria fragilità che la Globalizzazione gli aveva nascosto e fatto credere nella sua onnipotenza. Dovrà iniziare una "Ricostruzione" prima di tutto di se stesso e anche del suo modo di pensare ed operare dove l'"Io" oppure il "Me" venga sostituito dal "Noi tutti". Se mai ciò non dovesse accadere, allora prepariamoci al peggio....ed il peggiore di tutti non sono i virus...ma l'uomo medesimo.

Giovedì 12 marzo 2020







 


venerdì 31 gennaio 2020

BREXIT


        Sono le ore 23.45. Mancano quindici minuti allo scoccare della Brexit. a mezzanotte si udranno i rintocchi della Storia suonare forte sull'Europa e nel Mondo. Il Regno di Gran Bretagna e Irlanda lascerà l'Unione Europea. Ma non l'Europa. Ad essa rimarrà legata come sempre, sin da quando Gaio Giulio Cesare ci mise piede con le sue legioni e quei popoli scopersero che esistevano popoli lontani e che al di là dell'acqua c'era un continente in continuo divenire e tante civiltà.
Non penso che la Brexit sia una scommessa. Non penso che sarà un passo indietro per la Gran Bretagna. Essa ha dalla sua, contrariamente a tutti gli stati UE, tranne per la Francia, una articolatissima e vasta rete di solidi rapporti internazionali. Il suo mondo è il Mondo. Il legarsi al continente è stata una forzatura, una violenza della sua stessa natura. Il mondo e non l'UE erano i suoi garden e la sua isola la sua home! Da sempre. A questa natura storica della GB si aggiunga la pessima gestione della UE degli almeno ultimi venti anni e si comprendrà come gli inglesi hanno iniziato a domandarsi che cosa ci facevano in un contesto ipocrita che professava la soliderietà tra le nazioni, ma in sostanza era sempre un gioco al massacro per l'affermazione dei propri interessi con tradimenti, colpi bassi, alleanze di interessi nazionali a discapito delle altre nazioni. Gli inglesi possono ed hanno storicamente sbagliato tante volte, come tutti d'altronde. Ma non sono un popolo di ipocriti! E in questo sono pressochè unici.
Da questo momento in poi si sono riappropriati della loro libertà! Sono le ore 0,01. Liberi di sbagliare ancora tante volte, ma con la loro testa e in casa loro, senza le intrusione dei Macron o delle Merkel di turno o dei loro alleati-megafoni ai quali hanno dato un sonoro calcio nel didietro per sempre. Perchè questa esperienza e la conseguente decisione di uscirne fuori, segnerà la storia degli inglesi per i prossimi secoli.
Lo hanno potuto fare anche perchè non avevano adottato l'euro. Si sono tenuti la sterlina e sono andati benissimo con una economia in forte crescita crescita ed una società del benessere chew attirava gente da ogni parte dell'Europa e del mondo. Ed anche allora vi erano i soliti profeti di sventura che insinuavano la perdita economica della GB. E' avvenuto l'opposto perchè in questi venti anni di moneta unica europea per Italia, Spagna, Portogallo, Francia e specialmente Grecia spolpata viva dai tedeschi.
Comunque il Regno uniti di Gran Bretagna e Irlanda, lo voglio ricordare specialmente alla Merkel ed a Macron, agli olandesi, ai finlandesi e agli austriaci che saranno sì liberi, ma anche una grande riserva di democrazia per l'Europa tutta. Non dobbiamo avere la memoria corta. La GB salvò l'Europa, con la sua tenace resistenza e determinazione ed in nome della libertà e della civiltà, dalle barbarie naziste e fasciste. Fu sempre lei a salvarci dal Kaise Guglielmo II nella prima guerra mondiale. Fu sempre lei a salvarci dal dittatore Napoleone Bonaparte. Ma la GB non è mai intervenuta nella Rivoluzione francese.
Dio non voglia che l'Europa continentale debba ancora una volta rivolgersi alla GB e al suo compatto popolo come ultima speranza di salvezza dalle follie di noi europei. Se dovesse capitare quel popolo contiene in se la Libertà. Libertà espressa oggi con la Brexit.
Una ultima considerazione voglio rivolgere alla leader scozzese che ne è contro. Lei era per la separazione della Scozia dal Regno unito. Si è battuta ferocemente nel referendum di pochi anni fa. Voleva farne della Scozia uno stato libero dal Regno Unito. Perchè il Regno Unito non può promuovere la propria libertà dall'UE?











giovedì 17 dicembre 2015

Default politico del Governo nella vicenda della elezione dei tre membri della Consulta.

Era la linea politica presa dal Governo che bloccava la nomina dei membri della Consulta, non i partiti politici. Questa è la drammatica realtà della incredibile e mortificante vicenda che ieri ha cessato di essere tale.

Eletti, quindi, i tre membri mancanti della Corte Costituzionale. Quali gli effetti politici?
Non c’è ombra di dubbio che dopo ben 32 votazioni era evidente che l’accordo PD-FI non era realistico. Realistica è stata, però, la pochezza di buona parte della classe politica parlamentare.
Si è appalesato, invece, quanto la minoranza del partito democratico aveva, sin dall’inizio, proposto: solo con un accordo col M5S era possibile eleggere i membri della Consulta. Ma il Renzi Matteo, con la sua solita sicumera, non li ha nemmeno ascoltati preso da calcoli di bassa politica: a) fa parte del “patto del Nazareno” e continua il legame con Berlusconi su “cose” concrete; b) si continua nell’isolamento dell’avversario renziano più efficace attualmente sulla scena politica e cioè il M5S; c) la composizione della/e terna/e proposta/ ( i primi candidati erano Violante e Sisto) era favorevole agli interessi politici-amministrativi del “renzismo” in quanto questa Consulta dovrà valutare la costituzionalità di tutte le riforme renziste, dal job act all’Italicum, al nuovo Senato ecc; d) un costituzionalista di grandissima levatura tecnica e riconosciuto unanimemente, non schierato, quale quello sostenuto dal M5S, se eletto, sarebbe stato punto di riferimento all’interno della Corte Costituzionale e anche, eventualmente, un voto a favore della incostituzionalità, totale o parziale, di certe riforme renzine.
Oggi è la disfatta di Renzi sul piano politico. Ha perso la sua battaglia su tutta la linea. Ha dovuto accettare la nomina del candidato della minoranza del movimento stellato e gli è saltata la nomina totale dei tre della maggioranza renzina in Parlamento.
La realtà e che il M5S deve essere messo nelle condizioni di governare! Di entrare nel Governo dell’Italia e prendere atto che non si può lasciare all’opposizione il secondo partito italiano fortemente presente sia in Parlamento che nella realtà elettorale nazionale.
Arrivati a questo punto, il Governo Renzi ha dimostrato tutti i suoi limiti e un logoramento così accentuato che presto presenterà gravi limiti della governance della Nazione. Limiti politici, in quanto continua in una alleanza inattuale sia col Nuovo Centro Destra, sia con i verdiniani e sotto, sotto ancora con Berlusconi. Limiti di natura etica pesantissimi. Il Governo del Presidente del Consiglio deve dimettersi.
E’ assolutamente necessario, per il bene del futuro dell’Italia, un cambio di passo. Un cambio di governo. Un primo governo traghettatore ed eventualmente un secondo “governo di cambiamento” per una nuova stagione politica e amministrativa dell’Italia che vede una alleanza tra Pd e M5S.
E’ chiaro che non potrà essere né Renzi, né uno dei suoi a promuovere il primo “governo del cambiamento”, ma una figura di prestigio politico e istituzionale. Un primo governo di transizione, anche di minoranza, o monocolore, che  proverà la propria forza nella bontà delle proposte di legge ed il consenso, di volta in volta, nelle aule parlamentari. La fase due, prevede un “Governo di Cambiamento Organico”, laddove per “organico” si intende una vera alleanza politica ed un programma di massima tra il PD ed il M5S, anche a costo di lasciare, in questa stagione politica, la Presidenza del Consiglio dei Ministri ad un esponente del M5S gradito per equilibrio, moderazione e capacità. 

sabato 12 dicembre 2015

L'Europa ed il rischio della destra al potere

Da circa venti anni l'Europa vede una "invasione" pacifica di migranti da tutte le parti del Mondo:
Dopo la caduta del muro di Berlino furono i russi con le loro bancarelle che vendevano le macchine fotografiche Zenit e tanto altro. A costoro si accostarono i polacchi e poi gli ucraini. Dopo ungheresi e rumeni. Anche dal Sud e centro-America arrivavano .
Arrivarono, dopo un po', gli albanesi. Chi non ricorda le navi stracariche che attraccavano nei porti dell'adriatico? Con loro ci accorgemmo che arrivarono molti problemi di ordine pubblico, almeno in Italia. Questi si aggiungevano alle bande di rumeni.
Li chiamavano extracomunitari anche se nel frattempo la Polonia, l'Ungheria e la Romania aderivano alla UE. Si diceva che questi arrivi di massa erano non dei problemi ma delle opportunità, Opportunità demografiche e di sviluppo. Anzi erano delle risorse. E contemporaneamente i politici di tutta Europa raccontavano la favola che bisognava immaginare  il proprio futuro  lavorativo senza il "posto fisso" -come se questo avesse la rogna- anzi come un continuum cambiare lavori e posti. Nel frattempo la "coalizione" aveva bombardato la Bosnia e resa radioattiva parte del territorio e qualcuno, nel frattempo, aveva trucidato migliaia di bosniaci-musulmani nella cosiddetta pulizia etnica. E così finiscono in bruttezza gli anni novanta. Il primo decennio del nuovo secolo dovevano inaugurarlo, quelli della "coalizione", alla grande, continuando a destabilizzare qualche altro pezzo del Mondo: l'Afghanistan e meglio ancora l'Iraq, alla fine anche Libia e Siria. Ma avendo destabilizzato, la Francia in testa, la Costa d'Avorio ed il Ciad ed altri stati africani, inizia irrefrenabile la migrazione del popolo negro. L'Europa quale Terra Promessa. Italia e Spagna gli approdi e poi verso Germania, Svezia, Gran Bretagna e Francia.
La Ue allargava, nel frattempo, la zona di Schengen. Il trattato di Dublino III conferma le inefficienze europee in termini di immigrazioni-
I molti musulmani e neri, specialmente, hanno attizzato, in tutti i paesi della Ue, il fuoco del razzismo e dell'insofferenza verso costoro. Come il solito, la men che mediocre classe politica europea non ha saputo gestire il fenomeno ed ora iniziamo a pagarne le conseguenze politiche con le avanzate di partiti di destra.
Questo è il vero pericolo delle immigrazioni dall'Africa e dalla Siria, che l'Europa diventi una enorme area politica della destra xenofoba e pericolosissima che ,notoriamente, "risolve" i problemi alla "sua maniera" e rende instabile i rapporti tra nazioni e pericolose sono le sue politiche sociali.
Il successo delle opposizioni sono dovute innanzitutto alla cattiva politica europea, odiata o comunque contestata o giudicata dannosa da buona parte degli europei. La cattiva gestione della politica in Francia e l'immigrazione mal gestita favoriscono il Front National. Per gli stessi motivi. in Italia, è risorta la Lega ed è nato e rafforzato il M5S. In Spagna c'è Podemos. I partiti tradizionali di destra e di sinistra sono entrati in crisi. In realtà è la crisi di valori che sta mettendo in ginocchio l'Europa. L'ipocrisia della Ue, la sua finta bandiera di civiltà, la sua politica favorente i poteri forti della finanza e dell'industria, la distruzione della buona scuola, della buona università, la corruzione ed il favorire l'evasione fiscale a livello mondiale. Il non aver avuto coraggio, ma utilizzando non i principi della cultura  e della civiltà occidentale, ma sempre i compromessi, hanno ridotto l'Europa in un territorio "desolatamente libero". Prossimo al suicidio storico.
























martedì 8 dicembre 2015

Renzi non è la soluzione




Ormai è chiaro che Renzi non è la soluzione ai mali dell'Italia.
Il "giochino" di Renzi si è ormai dichiarato. E' iniziata, per lui, la corsa contro il tempo. Renzi spera di arrivare alle prossime elezioni con la sua legge elettorale e di vincerle. Perché gli basterà vincere una sola volta, la prima, per poter rimanere al potere per i prossimi venti anni. Perché la prima cosa che farà, con la sua nuova "maggioranza bulgara" che l'Italicum gli avrà consentito di avere, sarà cambiare l'attuale Costituzione. Dopodiché con la nuova costituzione che "consentirà di governare velocemente come i tempi richiedono per rimanere al passo con gli avvenimenti economici e storici in generale" chiuderà i margini di democrazia al minimo, le folle gli si riverseranno dalla sua parte, come di consuetudine, in soccorso del vincitore. Vincitore che avrà , con 3.6 milioni di voti su 36 milioni di aventi diritto, il 55% dell'unica camera che conta, quella dei deputati considerato che il Senato l'ha scippato al voto degli italiani. Scimmioni e scimmiette ammaestrate ne ha già tante, che si rendono parte diligente ad amplificare il "verbo" renziano, dopodiché si moltiplicheranno, come per miracolo, come i pani ed i pesci di evangelica memoria.
La cartina al tornasole che la Politica di Renzi è fallimentaria sta nel fatto che il M5S aumenta i suoi consensi ed il Pd retrocede. Ma ancor peggio è l'analisi dei dati destrutturati; i giovani, gli operai, e la borghesia vota il movimento di Grillo molto di più che il Pd. Quest'ultimo prende voti dagli anziani e dalle donne e dalla Confindustria. Il Pd, quindi, ha perso il voto sia della classe operaia, ma anche della piccola e media borghesia che ha fatto la fortuna delle vittorie di Prodi. Il Partito della Nazione ormai è quasi perso perché il centro lo sta occupando il M5S. Sembra che una gran fetta dei possibili e futuri voti provenga proprio da elettori di centro ed anche ex democristiani. Questi ultimi vedono Renzi come il fumo negli occhi anche perché non gli riconoscono nemmeno l'unghia dell'alluce del piede sinistro come democratico cristiano, perché dimostra di non essere né cattolico, né democratico. Magari un "maleducato di successo", come è stato definito da qualcuno? Un po' gradasso? Un gran bugiardo? Un arrivista senza scrupoli? Uno che di sostanza è zero, ma che di fumo negli occhi ne da tanto ed è un maestro?
Uno che ti dà un bel po' di tasse da pagare e un bel po' di fregature da mal sopportare.
Oggi cerca di comprare il consenso. Basti pensare agli 80 euro in busta paga, ai 500 euro ai diciottenni che giustifica come bonus "cultura". Tanta cultura che servirà, a molti di loro, a cambiarsi il telefonino. Domani il consenso lo prenderà, dopodomani lo imporrà e non ci saranno più ne gli 80, né i 500 euro, ma solo la "Buona scuola" renziana. Auguri Italia.