"Rinascimento Italia" vuole essere un barlume di riflessione sui fatti politici e sociali, in un periodo storico che vede l'Italia in grave difficoltà e smarrita nel contesto globalizzato di questa era.

sabato 16 febbraio 2013

Dal festival di San Remo a Benedetto XVI










Stasera si conclude il Festival di San Remo, anzi è in onda. Lo sento mentre scrivo queste note.
Purtroppo non c'è molta scelta sulle altre reti. Se questo festival dovesse rappresentare l'Italia di oggi saremmo veramente nell'epoca della pochezza, e della banalità messa in onda su un palcoscenico ben progettato e realizzato.Ma sicuramente a caro prezzo.
Adesso sto tentanto di ascoltare un certo Cristicchi. Orribile! Si cambia canale dopo non molto. Non si può ascoltare una orribile cantilena banale e vuota.
Prima gli Alma negretta hanno dato prova di pochezza infarcita da una prestazione scura, ambigua.
Maria nazionale sta per entrare in scena. Canta tra il napoletano e l'italiano. O meglio un napoletano italianizzato una canzone di "..colpe mie" per amori sbagliati. Dov'è Luigi Tenco? Dov'è quell'Italia fatta da Italiani veramente bravi nel cantare, nello scrivere canzoni in musica e parole che ancora oggi colpiscono la nostra sensibilità e ci fanno vibrare. Una canzone di una puerilità tale che sembra incredibile che possa essere stata presentata alla massima rassegna canora. Ma di questo passo non ci resta che piangere.
Sta cantando Annalisa, finalmente una canzone vera. Ma ci vuole stomaco arrivare fin qui. Mi fermo, anzi continuo a scrivere ma seguo le parole, belle, concrete, reali sulle ali di un bel ritmo che ci porta in un amore dove ci si porge all'amato, ci si dichiara con belle e garbate parole, con immagini dirette, vere come quell'amore che esprime. La Littizzetto continua scurrile e leggiadra, applaudita.
Salvo il presentatore, bravo e sempre presente. Non parlo della buffonata di Elio e le Storie tese, dei Modà, e di qualche finto "guru" con canzoni preistoriche fatti di gemiti e, finito quel disastro, inizia a fare il predicatore nella giornata del 14 febbraio contro la violenza alle donne con banalità e luoghi comuni impressionanti. La cosa più buffa e che lo abbiamo pure pagato.
Un pessimo Festival è inutile perdere altro tempo. Rispecchia una pessima Italia. Mai così in basso, ma attenzione, al male non c'è mai fine.
Berlusconi ecco un campione di questa Italia di oggi e di ieri. E lo conferma ogni giorno. Le accuse dei PM all'AD di Finmeccanica di corruzione internazionale nell'affaire degli elicotteri venduti all'India con giri di tangenti per circa 50 milioni di dollari, dichiara che le mazzette sono legalizzate di fatto in queste tipologie di vendite e quindi non sono perseguibili penalmente anche perchè, diversamente, si provocherebbero dei danni all'economia nazionale.Le mazzette le chiama "commissioni"- Ma una commissione è lecita, registrata e sulla quale si pagano le tasse. Ma lui conosce bene la differenza tra "mazzette" e "commissioni". Ma vuole confondere gli elettori e come un cattivo maestro ammaestra, non insegna.
Il Papa si dimette: evento storico. In un luogo dove l'ipocrisia alberga a macchia di leopardo un uomo indica la strada della verità. Non ha la forza, la vigoria fisica e mentale per sostenere il ministero petrino, lo dice e si dimette. Viva il Papa...che si è fatto Uomo!  
















  

domenica 10 febbraio 2013

Elezioni politiche 2013: gli errori di comunicazione di Bersani.















Come si sa in campagna elettorale gli errori di comunicazione si pagano a volte anche a caro prezzo.
L'On. Bersani sta compiendo tre errori di comunicazione:
1) quando ripete un concetto a lui caro ma completamente sbagliato sotto il profilo della comunicazione di massa in campagna elettorale e cioè quando lui dice che "...gli italiani devono votare per dare ad una coalizione il 51% dei voti, ma se sarà la sua coalizione ad avercela lui si comporterà politicamente come se avesse il 49%".
L'errore di comunicazione è palese. a) Se tu Bersani ti muoverai, in ogni caso,sulla scacchiera politica italiana come se avessi ottenuto il 49% perchè noi elettori ti dovremmo dare il 51%? b) Ma si è mai visto un vero leader politico che chiede all'elettorato la maggioranza dei consensi e dichiara che una volta ottenutola si comporterà come se fosse in minoranza? c) Chi ottiene la maggioranza deve comportarsi con sicurezza nella realizzazione del programma politico votato dall'elettorato senza tatticismi, anzi con durezza se è il caso.
2) Troppo spesso esprime posizioni "minimaliste". Difatti si esprime in questi termini"...daremo un poco di lavoro..." oppure:" concederemo un poco di respiro alle imprese..." e così via. Su aspetti importanti del programma dice sempre un poco. Un comunicatore direbbe esattamente l'opposto. Bersani, così dicendo, indica un programma con poco peso ed impatto per uscire dalla crisi. Con "poco" tutti sappiamo che non si esce dalla crisi.
3)  Sbaglia nella strategia di non andare in televisione. Errore gravissimo. Non so se è stato consigliato male oppure è una sua decisione. Certo che la sinistra per essere "diversa" è capace di farsi del male e non  poco.
La grande opportunità che la radio e la televisione possono dare ai candidati in una campagna elettorale è quasi immensa e Bersani, quasi aristocraticamente, non la sfrutta. Mi si permetta di dire che è un suicida.

11 febbraio e il ricordo delle foibe











Foibe.
Quando quella idea s’impossessò, come un demone, della vostra mente,
quando a quella idea offriste il vostro cuore come l’innamorato cieco all’amata,
quando la vostra  vita iniziò e finì là dove iniziava e finiva quella idea,
allora voi siete stati strumenti,
con lei a pensare per voi
e voi senza più limiti
a godere della Storia che stavate inseguendo da tempo e segnando ora
con l’imposizione e le violenze, l’orrore di tragiche fini e la crudeltà
e non avete più potuto farne a meno di quel demone mortale rosso o nero che sia stato.
Ora dite “…non capimmo, sbagliammo.”
Amen.
Amen a quei resti poveri nascosti negli abissi rupestri delle foibe,
Amen a quelle lacrime che tanto li piansero,
Amen alle speranze uccise il giorno in cui videro il sole.
Amen per le vedove, per gli orfani, per i fuggiaschi
Amen, amen, amen ma dove sei stato o Dio!

foiba09.jpg      

G. Quaranta