"Rinascimento Italia" vuole essere un barlume di riflessione sui fatti politici e sociali, in un periodo storico che vede l'Italia in grave difficoltà e smarrita nel contesto globalizzato di questa era.

martedì 27 dicembre 2011

Atto secondo: i provvedimenti per la crescita.




Domani è stato indetto un Consiglio dei Ministri straordinario per varare i primi provvedimenti atti a stimolare la crescita economica e occupazionale.
Per raggiungere questi traguardi sono necessarie:
a) legge anticorruzione,
b) riforma del fisco e legge antievasori e antielusione
c) riforma della Pubblica Amministrazione e legge antifannulloni
Non ci sarà alcuna crescita se non si blocca la corruzione, l'evasione e l'elusione fiscale e, al contempo, si  dovrà procedere speditamente alla semplificazione burocratica e alla valutazione dell' efficienza della P.A.
Poi andranno bene anche un piano di opere pubbliche necessarie per ammodernare le infrastrutture, la riforma dell'apparato giudiziario e la liberalizzazione del commercio e delle professioni. Probabilmente il Presidente Monti invertirà questo ordine per opportunità...facilmente comprensibile.

domenica 11 dicembre 2011

I primi provvedimenti del Governo Monti

Presidente Monti ricordi che gli italiani hanno un grave difetto: la memoria molto corta. Lei fa bene a partecipare alle trasmissioni televisive per ribadirci i motivi della manovra e ricordarci il baratro dal quale ancora non ci siamo allontanati perché siamo solo sospesi.
Cari sindacati la pacchia è finita. Voi siete parte integrante e portante dei cosiddetti “poteri forti” insieme agli ordini professionali, a Confindustria, alla “casta politica”, alle banche e al Vaticano.
La riforma della previdenza è rivoluzionaria perché abolisce il sistema retributivo e si passa a quello completamente contributivo. Così si abolisce il lavoro nero perché nel sistema contributivo è folle lavorare in nero. Bisogna aggiustare con provvedimenti ad hoc il problema dei lavori usuranti e del precariato. A proposito. Vi ricordate gli ex governanti Prodi, D’Alema, Veltroni che, qualche anno fa, pontificavano in tv che nel mondo  moderno i giovani non si devono aspettare il posto fisso perchè roba fuori dal futuro, ma esortavano ad entrare nella logica di cambiare lavoro almeno una decina di volta nel corsi della loro vita lavorativa…invece di difendere il posto di lavoro ed incentivarlo.  Che poi la Ministra Fornero sia andata un po’ pesante è anche vero, ma si avrà tempo per rivedere alcuni aspetti . La Fornero sta tentando di tutelare la pensione dei giovani di oggi e la continuità del sistema pensionistico.
Lo spread sotto i 400 punti ci fa risparmiare una montagna di euro. Sopra i 500 punti ci avrebbe provocato un aumento delle tasse solo per pagare i maggiori interessi  e senza risolvere nulla…anzi. Le tasse di oggi servono per il raggiungimento del pareggio di bilancio e non solo perchè servono anche per riequilibrare alcune storture macroscopiche che hanno fatto quasi fallire la nazione per incaute stagioni politiche sia di destra che di sinistra.
Ecco qualche esempio di buona decretazione.
Chi mente al fisco da oggi è finalmente reato. Perché la stessa legge non è stata proposta da Prodi o da Tremonti?  E Berlusconi si è fatta fare una legge sull’abolizione del falso in bilancio!
Tre enti previdenziali in una unica “superInps”…finalmente.
Rimettere l’ex Ici è giusto, ma deve essere leggera per la prima casa, un po’ pesante per la seconda, più pesante ancora per la terza e così via. Quindi va rimodulata.
Certo ancora mancano tante altre riforme, ma dopo 17 giorni di governo non si può pretendere di più.
La riforma fiscale è più complicata da mettere in cantiere , ma si farà. Che il Maroni della Lega Nord stia tranquillo. Lui  ha votato  lo scudo fiscale al 5% regalando agli evasori la possibilità di far rientrare i soldi e di essere al contempo impuniti.
In questo primo decreto c’è stata durezza e poco equità, in seguito è bene che si proceda puntando sulla giustizia sociale con riforme strutturali  che possano far funzionare la macchina amministrativa e rilanciare lo sviluppo, cancellando la demeritocrazia (di origine politica e sindacale) e incentivando la partecipazione democratica alla vita della Nazione.
Sig. Monti lei è il miglior politico attualmente sulla piazza italiana…e non solo un tecnico! Le lezioni di Cicerone le ha assimilate molto bene al liceo da Lei frequentato, tanto che le sta mettendo in pratica efficacemente .. . ma non faccia la sua fine (politica) rimanendo soggiogato dalle corporazioni a cominciare da quelle dei farmacisti che sono diventati una casta privilegiata. I farmaci in fascia C ci interessano poco chi li vende, ma legiferi una farmacia ogni 2000 residenti e impiegherà 10.000 giovani (farmacisti) a costo zero contribuendo a una più equa ridistribuzione del reddito in Italia oltre che dare un grande segnale di svolta agli "esclusi", cioè la maggior parte degli italiani.



sabato 26 novembre 2011

Berlusconi: il Grande Alibi

Il Grande Alibi non c'è più.
Berlusconi è stato il grande alibi per tutti, compresi alcuni format televisivi.
E' stato il Grande alibi per i politici mediocri ...prima di tutto. Bastava dire:" Berlusconi deve dimettersi" e già poteva bastare per andare avanti politicamente un altro giorno e continuare così a catalizzare la base del proprio elettorato. Magari aggiungendovi un corollario di qualcos'altro che poteva andare, anche perchè non fu mai parco, il Berlusconi, di comportamenti personali e di proposte legislative tali da non suscitare irritazione.
Il Grande Alibi lo era per tutti coloro che in politica e con i propri partiti non avevano nulla nuovo e di competente da proporci e copriva quel vuoto pneumatico della proposta che non c'era se non aria fritta e sempre la stessa polemica.
Berlusconi era il Grande Alibi anche per il proprio partito. E' vero che per certi versi ne era il padre-padrone, ma è altrettanto vero che ha coperto meschini in gran spolvero e mezze cartucce che sono arrivati a posti impensabili per loro fino a qualche anno fa.
Berlusconi era anche il Grande Ispiratore di tutti i comici d'Italia...era troppo facile fare ironia e battute sagaci, l'homo si prestava. Adesso che non c'è più sulla scena  politica vedremo chi saranno veramente i comici bravi da quelli che non sapranno più dire nulla.
E che dire dei vignettisti? Chi scomparirà di loro? Malgrado ne abbiamo veramente di bravissimi. La loro più grande Fonte d'Ispirazione si è ritirata.
Certo con Mario Monti è tutto diverso. Tutto è più difficile: competente, educato, senza interessi personali. Noi si ha la nascosta, ma non tanto, speranza che possa passare alla storia come il Salvatore della Patria...e lui pure. Per questo andiamo d'accordo noi popolo e lui, mentre gli asini ragliano...ma fanno parte del paesaggio.

martedì 22 novembre 2011

Ma sono figli d'Italia?

Un bambino che nasce in Italia, figlio di immigrati extraUE, non è italiano.
Tutti si sapeva che colui che nasce in una nazione è cittadino di quella nazione. I nostri nonni hanno sempre detto così, perchè così hanno detto i loro padri emigrati in Argentina o negli USA oppure in Germania o in Belgio o Francia o chicchessia.
Scusate signori leghisti rispondete alla seguente domanda.
Negli anni cinquanta moltissimi calabresi, e non solo, sono emigrati in Piemonte. Questi hanno generato figli nati in quella regione e lì sono ancora a lavorare e vivere. Quest'ultimi sono da voi considerati calabresi o piemontesi?
Un figlio d'immigrati in Italia è chiaramente un italiano indipendentemente dal colore della sua pelle, dalla sua cultura e religione o peggio ancora dalla nazionalità dei suoi genitori.
Oggi in Italia questi bambini non hanno nazionalità, nè italiana nè altra...sono nel limbo delle nazionalità e dei diritti. Come se fossero apolidi, ma non per loro scelta. L'Italia è una nazione civile? Penso che gli italiani lo siano senza ombra di dubbio, ma non sono civili certe opinioni di una minoranza che risiede esclusivamente al Nord e che vota per la Lega. Questi s'illuminano solo al sentir parlare non in italiano, ma in dialetto bergamasco o veneto. Per costoro Dante, Petrarca, Foscolo, Manzoni, Verga, Leopardi, Quasimodo, Carducci, Deleddda, Montale ecc... non contano. L'importante è il dialetto...loro, s'intende. Mentre quello dei magrebini no, non vale. Peggio quello romano o calabrese. Il figlio di Bossi. consigliere regionale della Lombardia, ha dichiarato che oltre Roma non ha mai messo piede. E magari parla dei "problemi" che l'Italia meridionale dà ai lumbard. Come farà? Visto che ha scuola non ha dato prova di brillantezza, per cui le conoscenze non lo aiutano certo ad elaborare una analisi storica-economica del sud e del nord dell'Italia? Probabilmente ripete ciò che ascolta in famiglia...dal Bossi padre. Che educazione alla civiltà. E che dire del presidente dei deputati leghisti in Parlamento quando il Presidente della Repubblica, oggi, ha sollevato questo problema? Egli gli ha risposto alla leghista...non dico altro per amor di Patria visto che io, i leghisti, li considero degli italiani e non vorrei vergognarmene per queste prese di posizioni contro quanto indicato dal presidente Napolitano e che io condivido pienamente. Qualunque bambino che nasca in Italia è un italiano...e dobbiamo rallegrarcene che sia nato ed auguriamo a loro tutto il bene possibile. Che questi bambini possano, da adulti, tenere alto l'onore, la civiltà e la cultura della nostra antica e sempre attuale Nazione nel Mondo.
A proposito. Questo augurio vale anche per i figli dei leghisti che la pensano come il loro rappresentante in Parlamento.

venerdì 18 novembre 2011

Il Governo Monti ha ottenuto la fiducia. Nulla sarà più come prima












Il 9 settembre avevamo lanciato un post nel quale si argomentava la necessità di un Governo tecnico che aveva nel Presidente della Repubblica il proprio garante politico-istituzionale. Voglio ricordare che questo ultimo agosto fu animato da una visibilisssima incapacità del Governo (e dell' opposizione) di elaborare un piano di misure che rispondesse alle difficoltè economiche e di bilancio dell'Italia. Ne uscì fuori un pasticcio di manovra finanziaria incoerente e di dubbia efficacia che noi bollammo come il "conto della serva" per sottolinearne il basso profilo tecnico e l'inadeguatezza.
Ed è questo, ancor oggi, che fa paura. Lo scarso livello in termini di capacità, sia individuali che di gruppi partitici, che continuano ad esistere in Parlamento. Un Parlamento i cui inquilini sono , in un certo senso, degli abusivi, in quanto mai votati e scelti dagli italiani, ma  solo nominati dai capi partito (Scilipoti compreso) e questo potrebbe essere inteso come una sospensione della democrazia parlamentare delegata dal Popolo. Oggi c'è troppo partito e poca politica e questo è male. Oggi c'è troppo meschineria che sostituisce principi morali quasi del tutto assenti. Troppi pensano esclusivivamente al proprio destino, a perpetuare i privilegi e la bella vita da padroni del vapore ed il bene della nazione non è altro che un bel pretesto posto a giustificare il loro ruolo di ministro, di sottosegretario o di deputato.
Il governo Berlusconi è caduto.Tutto questo è ormai finito e sembra già lontano nel tempo. In una settimana si è trovato un ottimo sostituto e un'ottima squadra di governo. Ci siamo trovati, di colpo, uno stile nuovo fatto di educazione, rigore e competenze. Sembrano lontani i tempi della politica gridata, dell' arroganza, delle leggi pro-domo loro, dell'incapacità quotidiana, della scostumatezza di qualche capopolo, delle incopetenze visibili anche ad un cieco, dell'asservimento al proprio capo partito anzichè essere leali alla Costituzione e aderenti, nell'agire, agli interessi esclusivi della Nazione. Ci stiamo allontanando alla velocità della luce dall'ex ministra Meloni e dalle sue colleghe che si chiamano Prestigiacomo, Gelmini, Bernini, Carfagna, Brambilla e dalle sottosegretarie  Santanchè e Ravetto e declinando al maschile Giovanardi.
Che dire dei ministri come La Russa, Galan, Bossi, Calderoli, Brunetta, Rotondi, Fitto, Matteoli, Romano e Romani?
Hanno lasciato macerie. Noi italiani dobbiamo avere la forza e le capacità di risorgere dall'azione di questi "bombardieri" e dal "superbombardiere", loro capo. Avevamo perso non solo la credibiltà, ma anche la dignità. Eravamo gli incapaci, i monelli d'Europa, indisciplinati e un pò asini.
Con Mario Monti si spezza una sorta di psicodramma, durato diciassette anni, nel cui vortice era caduta tutta la politica e con essa gli italiani. Tutto è ruotato tra l'essere a favore o contro Berlusconi. Berlusconi al centro di tutto e di tutti, al centro delle critiche, degli elogi e degli alibi, in un vortice mediatico che ha drogato politica, economia, giustizia, attività produttive e facendo emergere il pensiero debole dei "politici di professione". L'Italia si avviava, così,  ad una condizione da Repubblica delle banane con un restringimento della libertà sempre più subdolamente reale. Questo iniziò con il 1° governo Prodi e culminò con la legge elettorale del "porcellum" del trio Berlusconi-Calderoli-Casini e leggi "ad personam"  nascondevano un pericolo mortale per la sopravvivenza della democrazia: la forzatura delle regole democratiche. Questa pretesa è fallita grazie a due grandi istituzioni della Repubblica che hanno resistito: la Corte Costituzionale e la Presidenza della Repubblica. Sono state loro a stoppare il disegno di una presa di potere pressochè assoluto di tipo finto-democratico alla Putin.
Ciò che Berlusconi, DU e F.G. non calcolarono fu la crisi dell' economia del mondo occidentale scaturita dai mutui subprime americani e scatenatesi in un secondo tempo in Europa. Pensavano di farla franca. Difatti, il premier Berlusconi dichiarava molto spesso che in Italia la crisi non cè, riguarda altre nazioni e le nostre banche sono solide mentre quelle inglesi stanno per fallire. Ed ancora che non siamo l'Islanda o l'Irlanda prima, la Spagna poi. Poi arrivò la Grecia e con essa anche l'Italia e fu messa nel mirino degli speculatori internazionali. Si cercò di rimediare con un paio di manovre poco efficaci. Ci si scherzò anche sopra affinchè gli italiani non la prendessero troppo sul serio. Nascosero, con i loro mass-media, realtà terribili di disagio economico e di caduta in povertà con relazioni giornalistiche e servizi televisivi che traboccavano di normalità ed ottimismo conditi da programmi ove il litigio, il cantare, il ballare, i fondi schiena e le scemenze la facevano da padrona. Fino all'ultimo si dichiarò che i ristoranti in Italia sono pieni. L'Europa fu inflessibile e pressante. L'azione martellante e l'ironia di alcuni Capi di Stato nei nostri confronti indignò tutti, il Capo dello Stato e noi cittadini. Il Pdl scendeva sempre più nei sondaggi, nemmeno il bunga-bunga e le escort riuscirono a causare tanto danno al Berlusconi che vide la sua impopolarità crescere a dismisura...e magari insieme ai conti delle aziende. Alla fine dovette mollare ed accettare di dimettersi e, ancor di più, non avere le elezioni anticipate e di dover appoggiare un governo di tecnici. Cosa è stato che l'ha convinto a fare tre passi indietro che pregiudicano, nel breve periodo anche il rapporto con il suo sodale politico qual'è stato il Bossi e la Lega Nord? E' mistero. Chi è intervenuto? Con quali argomentazioni? Se ciò è avvenuto certo non è nessuna forza italiana nè dell'area dell'euro.
Il governo del Sen. Prof. Mario Monti non è il  "governo dei seccchioni" ma delle eccellenze d'Italia. Mi ricordo che chi, al Liceo, accusava di essere secchione, in genere, era un mediocre con l'aggiunta di qualche asinello.
Il Governo che oggi ha ricevuto anche l'approvazione della Camera dei Deputati, non è un governo di soli tecnici, ma anche politico e per due ragioni. La prima è che un governo che governi propone e delibera nel merito seguendo un propria linea. Già questo vuol dire far politica in quanto si ha un' idea della governance e la si cerca di attuare. Due, perchè Monti sa fare il politico e lo ha già ampiamente dimostrato da come ha presentato il programma e per come ha risposto alle sollecitazioni politiche più insidiose in sede di votazione oggi al Parlamento. A questo proposito non dobbiamo dimenticare che è stato, in qualità di commissario europeo, per ben dieci anni, a contatto con i politici di tutta l'UE di qualsiasi partito, idea, carattere personale, o portatore di interessi particolari ed ha sempre saputo agire con rigore e alto senso delle istituzioni oltre che con competenze ormai da tutti riconosciute.
Questa esperienza europea gli sarà utilissima per condurre a buon fine il suo disegno tecnico-politico.
Si spera che vinca la "corsa contro il tempo" . Non è solo contro il tempo della crisi, ma specialmente contro un altro. Forse il Presidente Monti  l'ha già intuito visto che ha dichiarato che il governo da lui presieduto dovrà "correre" . Oggi si è avuta la conferma di tutto ciò; il discorso alla Camera del gruppo parlamentare del PdL non è stato tenuto da Berlusconi, ma da Alfano. Il motivo c'è ed è profondamente nascosto anche dalla stretta di mano che l'ex ha voluto in modo dichiaratamente plateale tributare al nuovo Premier. E' già iniziata la manovra che potremo chiamare "togliere il tempo a Monti". Non è possibile sapere se questa strategia avrà successo, ma si basa su un recupero del consenso basato sul calcolo che i provvedimenti dell'attuale Governo Monti saranno impopolari.  Se questa strategia inizierà, però,  a dare segnali di fallimento perchè i conti non tornano, prepariamoci, allora, a registrare una serie di fatti strategici.
Comunque andrà a finire non sarà mai più come prima. Se vincerà il Presidente della Repubblica ed il Governo vedremo tempeste, ma alla fine saremo di nuovo una nazione in regola in tante cose tra cui quelle morali. Se ciò non dovesse accadere ci saranno anni bui anche per la Chiesa che pagherà anni di ambiguità.







sabato 12 novembre 2011

Al Signor Presidente della Repubblica.

Nella serata in cui Silvio Berlusconi è salito al Quirinale per rassegnare le proprie dimissioni, un pensiero e un vivo ringraziamento, ancora una volta, al nostro Presidente della Repubblica Napolitano che ha gestito questa prima fase del periodo più difficile della Repubblica con sagacia, sangue freddo e grande capacità politica. Come sempre, On. Compagno Presidente, aveva ragione. Come quando, quarant'anni fa, era considerato "l'eretico riformista", l"americano", l'"amico dei democristaiani" dai suoi stessi compagni di partito, il PCI. Mi ricordo in modo vivissimo di Lei e della sua proposta politica avanti di almeno trent' anni rispetto alla nomenclatura del PCI in cui Lei militava e ne era, al contempo, un altissimo esponente. L'apprezzavo già d'allora, anche per il coraggio d'essere un "guastafeste" in un posto, il PCI, in cui i guastafeste venivano "democraticamente radiati". Era coerente con quanto Lei elaborava politicamente sempre in funzione del futuro non del suo partito, ma dell'Italia e della stabilità e dello sviluppo. L'ammiravo, anche se ero un avversario del suo partito perchè cattolico democratico.
Mesi fa scrissi di Lei, su questo blog, definendola "La linea del Piave" della nostra Italia. Le riconfermo il mio parere perchè ci sta salvando con uno spirito patriottico e democratico. Penso anche ai tanti sacrifici personali che Lei, non più giovane, si è sottoposto per il Bene del Paese.
Ha dato una lezione di capacità politica da manuale.
Ha dato una lezione esemplare di rispetto della Costituzione e delle Leggi e di affezione alla Repubblica.
Lei non è solo una garanzia politica ma anche morale.
Lei è da annoverare tra i Padri della Patria.
Grazie Signor Presidente.

domenica 6 novembre 2011

Berlusconi e ristoranti

Così come qualsiasi Presidente del Consiglio dei Ministri non possa fare del catastrofismo, specie in tempi bui come questo in cui le borse ed i mercati soffrono di ipersensibilità,  altrettanto non è lecito fare l'opposto e seminare ottimismo grossolanalente falso e ipocrita nonchè strumentale ad una logica politica che rivela in Berlusconi un distacco oramai totale dalla realtà. Egli non può affermare, in conferenza stampa internazionale del dopo G20 di Cannes, che i ristoranti italiani sono pieni, volendo intendere che da noi la crisi c'è ma di poco conto.
Vada a fare visita alle mense della Caritas della sua città e domandi se nell'ultimo anno ci sono state variazioni delle richieste di un pasto caldo e variazioni della composizione dei soggetti richiedenti. A Milano come in ogni altro centro Caritas d'Italia non solo sono aumentate le richieste, ma ci sono nuovi richiedenti quali  studenti, giovani trentenni senza lavoro, famiglie piccole borghesi che a metà del mese hanno finito i soldi. Un quadro di una realtà lontanissima dall'arricchito Berlusconi che certamente frequenta ristoranti dove si reca quel 10% della popolazione italiana che detiene oltre il 50% della ricchezza nazionale (lui compreso, anzi il primo ,stando alla denuncia dei redditi. Mio padre m'insegnò, una volta, un proverbio che non smisi mai di ricordarlo. Questo esortava a stare alla larga"...dai poveri arricchiti e dai ricchi appezzantiti".

giovedì 3 novembre 2011

Mario Draghi Presidente della BCE.

Il primo atto del board della BCE presieduto dal neo-presidente Mario Draghi, italiano, è stato un successo. Con una mossa a sorpresa e anticipando tutti, anche i mercati, ha ridotto dello 0,25% il tasso di sconto dell'euro. L'azione è stata apprezzatissima e in un momento così difficile per il futuro economico dell'Europa non è poco. Bravo Draghi.
Mi sia consentito una disgressione su quell'aggettivo voluto:"italiano". Italiano non solo per nascita, ma specialmente per preparazione culturale. E' vero che è stato uno dei tanti allievi di Federico Caffè, indimenticabile professore di economia alla Sapienza, e questo non è poco. "Italiano" dal punto di vista della personale struttura culturale...e questa si forma nella scuola dell'obbligo specialmente negli istituti superiori, durante l'adolescenza. Voglio ricordare questo aspetto del Presidente della BCE e non la brillantissima carriera di cui i giornali italiani e specie esteri hanno dato ampio spazio.
Mario Draghi ha frequentato il Ginnasium prima e poi il triennio del Liceo Classico presso l'Istituto Massimo di Roma gestito dai padri gesuiti. Questo accadeva negli anni sessanta. Egli era bravo specialmente in latino e matematica. Come dire che l'analisi e la logica venivano allenate a svilupparsi e consolidarsi nelle capacità dell'alunno Draghi. A questo si deve aggiungere l'educazione al rigore intelettuale e alla disciplina del proprio comportamento tipici di alcuni collegi gestiti dai preti in quegli anni, come la scuola salesiana di Piazza Maria Ausiliatrice di Torino di cui mi onoro di esserne stato allievo. Alcuni dei suoi compagni di corso  si chiamano Luigi Abete, Gianni De Gennaro, il fondatore di Radio Radicale, Magalli... e tanti altri che assolvono importanti incarichi nella vita istituzionale italiana. Mario Draghi, quindi, non è un prodotto casuale della scuola italiana ma è uno dei tanti, e tra i migliori, prodotti della stessa. Allora viva l'italianità della nostra scuola che, credetemi, è impareggiabile.
Abbiamo solo bisogno di crederci.

mercoledì 2 novembre 2011

L'Italia è sull'orlo del precipizio, la Grecia è praticamente fuori.



L'idea del Primo Ministro della Grecia di proporre un referendum popolare sul piano di rientro e di risanamento finanziario ha mandato nell'ira più acuta la Angela Merkel...(dal nostro Pres. del Cons. Sig. Berlusconi nemmeno un commento) Il referendum, se si farà, sarà perdente. A quel punto il governo dovrà dimettersi. La Grecia sprofonderà in una crisi politca che la farà fallire economicamente. Nessun Stato membro dell'area Euro può dimettersi dalla moneta unica. Si può fare solo se lo Stato in questione si ritira dalla U E, automaticamente esce anche dalla zona euro. Ma la Grecia porterà sull'orlo del dissesto le più grandi banche francesi e tedesche esposte con i titoli di stato greci e non saranno più in grado di riavere i loro soldi. Ciò porterà ad una forte sofferenza, e forse anche qualche fallimento, nel sistema  bancario europeo che alimenteà una forte depressione dell'accesso al credito con riflessi potentemente negativi sulla stabilità dei governi i quali non saprannno più come riavviare la loro macchina economica e queste nazioni inizieranno a decadere come pil e profitti e con loro tutti gli indicatori economici saranno negativi compresa l'occupazione. La crisi si diffonderà rapidamente in tutta l'area Euro e la destabilizzerà dalle fondamenta. Le prime nazioni a farne le spese saranno quelle con i maggiori squilibri di finanza pubblica, quindi l'Italia, il Portogallo, l'Irlanda, la Spagna ma anche Belgio. I loro titoli del debito pubblico non verrebbero più acquistati o solo acquistati in parte determinandone il fallimento finanziario in quanto il fabbisogno di denaro per far funzionare la macchina statale verrebbe a mancare e, per sopperirvi, inizierebbero a stampare cartamoneta (in barba alla BCE) che avrà sempre meno valore fino all'implosione del sistema. Nel frattempo anche la Francia e la Germania entrerebbero in una crisi economica spaventosa e saranno accomunate da un identico destino per le seguenti motivazioni: a) le loro grandi banche contengono nella pancia due veleni a forti dosi e cioè i titoli del debito pubblico greco ed i titoli tossici, b) le loro industrie sono strettamente legate al sistema bancario ed entreranno in una doppia crisi: sia di tipo finanziario, sia di tipo industriale perchè la maggior parte della manifattura industriale dei due Paesi viene collocata in Europa, e una Europa in crisi non compra. Nel frattempo le manifestazioni popolari inizieranno a manifestarsi, dopodichè saranno le masse dei disoccupati a ingigantire tali manifestazioni che si trasformeranno in forti contestazioni al sistema politico ed ai loro rappresentanti con alcuni atti violenti. Siamo sull'orlo del precipizio e il ministro dell'economia partecipa alla "festa della zucca" con Bossi.
Poi ci sono da sentire i vari Gasparri, Lupi, la Bernini, il Cicchitto e l'Alfano che sorridendo, dichiara trionfalmente e scelleratamente che sono arrivati al milione di tessere e più parlano più si capisce quanto sono scarsi e lontani dalla realtà. Le solite frasi fatte che rivelano una incapacità profonda, dove non sanno cosa fare veramente se non curarsi di alcuni aspetti prossimi ai propri interessi e alla loro bella vita da padroni dello Stato.
Una realtà sospesa, quasi avvolta in un silenzio irreale ove il vociare, i rumori sono lontani, ovattati dall'approssimarsi di un destino che sa di uragano e di svolta con le sue vittime, il suo sangue, le  sue sofferenze, le sue ingiustizie. Un uragano a cui manca solo il nome per entrare nella Storia...perchè nella Storia è già dentro e Maria Antonietta continua a ordinare "cornetti" e frivolezze mentre il popolo.....

venerdì 28 ottobre 2011

Dall'insipienza alla cattiveria al menefreghismo.

Oggi veniamo a sapere che: il Ministero della Difesa compra 19 auto Maserati per i generali, la Presidenza del Consiglio dei Ministri assume 33 nuovi impiegati, l'inutile e costoso ponte sullo Stretto di Messina si farà mentre l'UE non lo considera nemmeno e non lo inserisce nell'asse Nord-Sud e l'euro è una moneta "strana" perchè senza riferimenti politici-istituzionali.
Due giorni fa hanno dichiarato in sede UE che realizzeranno quanto segue:
- la cassa integrazione degli impiegati pubblici perchè non gli basta la mobilità,
- i licenziamenti dei dipendenti a tempo indeterminato per motivi economici,
- che il fisco incassi 20 miliardi extra entro il 2012,
- tagliare almeno il 10% delle scuole,
- innalzamento dell'età pensionabile a 67 anni.
Contemporaneamente non hanno proposto:
- tagli drastici ai costi della politica...la più costosa d'Europa,
- un aumento considerevole delle tasse ai ricchi,
- l'azzeramento delle consulenze (costo pari a1 miliardo di euro all'anno),
- abolizione delle norme fiscali che causano una riduzione notevole delle tasse,
- abolizione degli ordini professionali,
- tassazione delle rendite finanziarie,
- tassazione delle transazioni finanziarie,
- l'impossibilità di cumulo di pensioni per un importo totale superiore a 5000 euro al mese,
- blocco totale della possibilità di indebitarsi per qualsiasi amministrazione dello Stato,
- controllo obbligatorio del costo e della realizzazione di ogni opera pubblica per importo superiore a 50.000 euro da parte di sezioni specializzate di magistratura e forze dell'ordine,
- Riordino della Magistratura inserendo il merito alla base della progressione professionale e suo potenziamento.
- Riordino della carriera e del potenziamento dei poteri della Corte dei Conti,
- Riordino drastico dell'Università ove la quota di finanziamento delle stesse è legato alla qualità della didattica e al prestigio accademico dei Corsi di Laurea,
- Riordino della scuola Media e Superiore e nuovi metodi ottenenti l'abilitazione all'insegnamento,
- Un ordine legislativo semplice e premiante per la ricerca scientifica con agevolazioni fiscali per le imprese e carriera universitaria rapida per i migliori ricercatori,
- Abolizione delle Regioni e far diventare tutte le provincie italiane "autonome" ma su base comprensoriale con predefinito numero di impiegati,
- Lotta alla mafia senza esclusione di colpi con codice di procedura penale specifico nel quadro di una politica sulla sicurezza sociale senza ambiguità legislative e costruzione di nuove carceri,
- Semplificazione degli adempimenti burocratici per le imprese,
- Semplificazione massima della normativa fiscale (meno norme=meno evasione),
- Varo di un Piano Nazionale delle infrastrutture,
- Piano per il Sud non assistenziale ma premiante,
- Rilancio e potenziamento dell'Istituto per il Commercio (con l'Estero e non),
- Piano nazionale per la riduzione e lo smaltimento dei rifiuti su tutto il territorio nazionale,
- Piano energetico nazionale,
- Piano Nazionale per Conservazione della Bellezza Naturale dell'Italia,
- Piano Nazionale per la Conservazione dei beni storico-artistici,
- Piano Nazionale per lo sfruttamento dei beni storico-artistici,
- Piano Nazionale per il rilancio della musica e dei Teatri economicamente sostenibili.
Non si governa con l'insipienza e superficialità condita da una dose non tanto sottile di malignità...vero ministro Brunetta?
Non si governa nel far praticamente nulla...vero ministro Prestigiacomo, Carfagna, Meloni, o di quello per la semplificazione che ad inizio legislatura brucia sulla piazza, dopo aver avvisato i giornalisti,  fogli di carta con alcune leggi superate e qualcuna anche utilissima...però la legge elettorale attuale (la porcata) porta la sua firma che bravo! Ma che fa il Ministro dei beni culturali Galan?  Vito, Bernini, Rotondi e Matteoli che cosa fanno oltre a viaggiare con auto blu, autista e scorta ? Per non parlare di quelli più impopolari come la Gelmini, il Tremonti, il Bossi, la Russa, il Frattini e Romani allo sviluppo economico. Cosa faranno mai i tantissimi viceministri e sottosegretari? Ma che domanda...Lavorano! " Stiamo lavorando a..", li sentiamo sempre dire e ci ritroviamo sempre più poveri e con uno Stato più debole e con una Italia derisa in Europa e senza prestigio nel Mondo.
Ma al di sopra di tutto e di tutti, quello che riassume ed esalta tutte queste qualità c'è lui...il Presidente di questo Consiglio dei Ministri il Sig. Berlusconi Silvio da Milano.
Noi sventurati.

martedì 25 ottobre 2011

Monsieur Sarkozy dal sorrisetto al pianto?

Dal sorriso ironico e beffardo di Monsieur le Président Sarkozy a domani, quando il Presidente del Consiglio Sig. Berlusconi dovrà presentarsi a Bruxselles con un piano di rilancio dell'economia italiana credibile, non passeranno che pochi giorni.
Oggi vengono pubblicate sui quotidiani nazionali il blocco delle misure allo studio del Governo.
Ieri la riunione straordinaria del Consiglio dei Ministri, iniziata con ritardo, è praticamente fallita. Oggi riunione ristretta tra Berlusconi, Bossi, Tremonti fallita. Si cerca un compromesso per non finire in anticipo la legislatura. Tutto gira intorno all'innalzamento dell'età pensionabile da 65 a 67 anni. Ma questo rilanciarebbe l'economia? E' chiaro che non può essere. Stasera  Berlusconi, insieme a Brunetta e ad altri pochi ministri, sta preparando la "lettera d'intenti" da presentare domani a Bruxselles. 
Noi pensiamo che ciò che sarà scritto come programma per il rilancio dell'economia italiana farà, questa volta, piangere Monsieur le Président Sarkozy e disperare gli italiani onesti e capaci. 
La lettera sarà la dimostrazione, nonchè la prova scritta, dell'insipienza di un Governo che definirlo il peggiore nella storia della Repubblica italiana è cosa da poco. 
Vorremmo essere smentiti.

domenica 23 ottobre 2011

Per il segretario del Pdl la crisi è mondiale!


Ieri il segretario del Pdl, Angelino Alfano, ha dichiarato che la crisi è mondiale. Ergo "non solo dell'Italia". Quindi la colpa non è dell'atttuale Governo e Premier.
Facciamo un po' di storia:
1) questo governo è in carica da tre anni,
2) il suo Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha dichiarato per due anni che in Italia l'economia va bene e le banche sono solide,
3) adesso tutti quelli del Pdl, come Gasparri, dichiarano che la crisi c'è  ma è mondiale,
4) le nostre banche non scoppiano di salute...anzi.
Noi non siamo nè fessi nè male informati!
La crisi non è mondiale! La Germania non è in crisi. La Polonia ha registrato nei primi nove mesi dell'anno una crescita del Pil del 4%. Cina e India registrano crescite dell'8% la prima e del 7% la seconda. In Brasile l'economia tira e le vendite di auto ancora di più (vedi i fatturati di Fiat e Volkswagen).
L'Italia è in crisi dagli inizi degli anni novanta...a ben analizzare! Quest'anno è esplosa in una forma grave ove le proroghe non sono più differibili.
Le dichiarazioni del segretario politico del Pdl e dei capogruppo Cicchitto e Gasparri nascondono, anzi tentano di nascondere, la evidentissima incapacità sia di Tremonti che di Berlusconi sia di tutto il Governo a trarre l'Italia dall'impiccio della crisi. Non hanno idee. Ciò che si suggerisce: riforma fiscale, abolizione degli ordini professionali, tagli netti e pesanti ai costi della politica comprese il blocco delle (false) consulenze, l'impossibilità dei bilanci in rosso e del contrarre prestisti con banche o finanziarie ecc.. non piace...chissà perchè. Oggi Tremonti ha chiesto alla Commissione dell'Unione Europea un piano straordinario per il Sud italiano. Avrà fatto ridere? A noi ha fatto rabbia. Ma è vero, Sig. Tremonti, che i fondi europei per le aree sottosviluppate (Fas) sono andate a pagare, in parte, le multe delle quote latte degli amici vaccari di Bossi? O la ricostruzione post terremoto? E chissà quant'altro. Ma i fondi Fas sono finiti? Ma dove sono finiti. Ci faccia un rendiconto dettagliato Sig Ministro.
Allora costoro devono andare via e sparire. Gli incapaci, i truffaldini, i rapaci, i compromessi, non possono sedere nel Parlamento della Repubblica...possibilmente la loro meta dovrà essere ben altra.





giovedì 20 ottobre 2011

Black Bloc chi sono costoro?

Nella manifestazione degli indignati a Roma di sabato scorso si sono rivisti i Black Bloc.
-Tutta Italia si è chiesta chi sono costoro?

In realtà nemmeno la Polizia di Stato saprebbe rispondere a questa domanda.
Questo è il più importante punto di forza dei Black Bloc.
-Chi li coordina? Nessuno lo sa.
Secondo grande punto a loro favore, in quanto se non si conosce dove sta la testa del serpente difficilmente lo si neutrelizzerà.
-Come riescono a coordinarsi? Buio completo.
Non si intercettano le loro comunicazioni.
-Quando sono nati? e dove?
Zero risposte.

Nella manifestazione di Roma esistevano due tipologie di Black Bloc. Quelli originali i quali erano facilmente riconoscibili non solo per la maggiore cura nel vestire la divisa nera ma anche per come sapevano interpretare la guerriglia urbana. Poi esistevano gli "imbucati"  cioè dei fac-simili dei Black Bloc che si trovano nei luoghi dove possono sfogare la loro violenza. Uno di questi potrebbe essere quel ragazzo che si vede nei filmati con il volto coperto con un fazzoletto rosso...un vero black bloc non avrebbe mai indossato un fazzoletto rosso e nulla di rosso nemmeno i calzini i quali sono neri anch'essi come le scarpe sportive, anche per non essere riconosciuti a causa di queste. Lo stesso vale, per "er Pelliccia" un falso Black Bloc forse un tifoso, falso, di qualche squadra romana.
Allora chi sono?
I Black-Bloc mi ricordano gli anni della contestazione che vanno da '68 al '78 circa, dove cortei e manifestazioni di piazza erano di una violenza inaudita e quasi quotidiani. A quei tempi si erano sviluppate strategie efficaci per assaltare la polizia, fronteggiarla, aggirarla e farla cadere in inboscate. Vi erano pure pubblicazioni sulle strategie della "Guerriglia urbana". Mi pare di ricordare che la prima fu una traduzione dal Sud America in quanto le stategie di guerriglia urbana erano state già messe a punto da formazioni di estrema sinistra  quali i tupamaros e l'ERP nella lotta contro dittature o governi reazionari.
In questi anni cupi, passati alla storia come "anni di piombo", fiorivano movimenti rivoluzionari, o pseudo tali, di estrema sinistra con l'obiettivo di essere più a sinistra dell'estrema sinistra. Si ricordano: PO (Potere Operaio), Servire il Popolo (maoista), Lotta Continua, Mò che il tempo si avvicina (giornale che supportava una formazione estremistica), il Collettivo di Via dei Volsci (a Roma), il Movimento Studentesco. Poi i gruppi armati: le BR (Brigate Rosse) i Nap (Nuclei Armati Proletari), Prima Linea, ecc...
Poi, in disparte e minoritari, c'erano gli anarchici con i loro circoli. Diversi da tutti i gruppi e gruppuscoli della sinistra sia parlamentare (Pci, Pdup, Psi ecc) che exstraparlamentare e da tutti ghettizzati e certamante non "apprezzati"...come da tradizione.
Questi anarchici erano "anarchici rossi". Mi ricordo che emersero da questo magmatico periodo di confusione e di violenze degli "anarchici neri". Fu qualcosa di breve, quasi sfuggente. Ci si domandò come potessero esserci degli anarchici neri ...di sinistra. Sembrava una contradizione nei termini.

Oggi, sembra che un seme di quel tipo, un seme che abbia resistito silente negli anni, e che oggi può avere circa sessantatre anni, abbia potuto germogliare e generare il "Blocco Nero" il quale trova nell'insurrezione  la sua espressione concreta, pubblica... e peggiore ed è terribilmente simile a qualcosa che, se pur di sfuggita, già ci fu negli anni di piombo.


(Le fotografie di questo post si riferiscono ad episodi degli anni settanta)

domenica 16 ottobre 2011

Alfano versus Fini


Oggi il segretario indicato da Berlusconi alla guida del Pdl, Angelino Alfano, spara ad alzo zero contro Gianfranco Fini che, in qualità di presidente di Fli, era a Napoli per una convention politica. L'incontro con iscritti e simpatizzanti  del suo partito è stato caratterizzato da un discorso aspro nei confronti dell'attuale Governo.
Da qui la reazione di Alfano che, sostanzialmente, ha dichiarato che la seconda più alta carica dello Stato non può criticare il Parlamento o il Capo del Governo e fare politica di parte.
Voglio solo ricordare ad Angelino Alfano che una volta, non molto tempo fa, un Ministro di Grazia e Giustizia della Repubblica proponeva al Parlamento di approvare leggi atte a proteggere un cittadino della Repubblica dai giudici che lo volevano processare in numerosissimi procedimenti penali.
Chissà chi mai era questa altissima carica istituzionale che non criticava ma procedeva, dato il suo altissimo incarico, a proteggere un imputato invece di promuovere la Giustizia e proteggere i suoi operatori che certamente non si divertiranno mai nel loro lavoro umanamente delicatissimo.
Sembra una favola dell'horror? Vero? Mah!

giovedì 13 ottobre 2011

Berlusconi e la desolazione.

       Oggi, alla Camera dei deputati, è iniziato l'iter  per la verifica parlamentare chiesta dal Governo.
Berlusconi ha parlato in un'aula per metà vuota a causa dell'assenza, voluta,  dell'opposizione.
Le parole rimbombavano ed erano più vacue dell'enorme salone parlamentare. Nessuno dei presenti ci credeva. Nessuno tra gli italiani ci ha creduto.
I deputati ed i ministri erano presenti tutti, insieme al Capo che timonava una barca che ormai sta affondando.
Ciò che si avvertiva era proprio questo; il popolo è ormai lontanissimo dalla Garfagna, dalla Prestigiacomo, dal Brunetta, dal Frattini, dalla Brambilla, dalla Gelmini, da La Russa, dalla Santanchè, dai Cicchitto, dagli Alfano, dai Verdini, dagli Scaliola, dai Gasparri.
L'ultimo e buffo "Re Sole" con i suoi lacchè, i suoi servi, le sue preferite ufficiali e non, che vive alle spalle del proprio popolo, impunito, che promulga leggi di comodo che i vari megafoni diffondono al volgo come un nuovo verbo ha parlato al vento. 
Eppure essi, in quell'aula semideserta, avvertivano che qualcosa di nuovo era sopraggiunto in una forma che tornare indietro non era più possibile.
Oggi è stata una giornata importantissima. Oggi si è sancito che può essere solo irreversibile la rottura tra Berlusconi ed i suoi cortigiani da una parte ed il Popolo italiano dall'altra. 
Lo si leggeva nelle espressioni dei presenti nell'aula parlamentare, in quell'atmosfera plumbea, in quel discorso terra terra, condito di qualche cattiva ambiguità. La resa dei conti è cominciata.
Il Popolo italiano vuole cacciare via, dal Parlamento, i ladri che  hanno rubato il suo futuro.
Viva l'Italia.    

martedì 11 ottobre 2011

Berlusconi ha affermato:"Non sono ricattabile". Berlusconi è ricattabile?

Intendiamo il Berlusconi Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana e non dei presunti ricatti alla persona privata.
L'alleato Bossi lo tratta col coltello (politico) puntato alla gola, però dichiara d'esser un amico del Premier, ma è ben cosciente che senza la Lega Nord il governo cade e le leggi ad personam del Cavaliere svaniscono nel nulla di fatto con gravissimo rischio d'essere giudicato colpevole...e questo Berlusconi lo percepisce! Se può essere giudicato senza queste leggi ed in un tempo tale che non possa scattare la prescrizione di reato egli è quasi certamente condannato a pesanti e molteplici anni di galera da scontarsi nelle patrie prigioni e a nulla varranno le grida:"ce l'hanno con me perchè sono giudici comunisti, ecc..." concetti che già conosciamo.
Gli alleati del cosiddetto "Gruppo dei responsabili" trattano con Berlusconi con il bilancino del bottegaio. Senza di questi il Governo cade e scatta il solito problema, di vita o di morte, per Berlusconi.
Se l'On. Scaliola, con la sua corrente politica, decide di non andare a votare perchè quanto richiesto oggi a pranzo con Berlusconi non gli è verrà concesso il Governo andrà in minoranza. Contemporaneamente i mal di pancia all'interno del partito PdL si moltiplicano, vedi Formigoni, oppure la fronda semisilenziosa contro Tremonti il quale viene difeso dalla Lega Nord.
Ciò vuol dire che Berlusconi non possiede più quel carisma personale e politico di anni fa e viene percepito chiaramente nei suoi lati deboli che sono, poi, i suoi problemi personali con la giustizia italiana.
Questo è molto grave per il buon funzionamento del Governo e quindi della Nazione. Ma lui non si dimetterà mai, un pò per carattere e molto per essere ancora un uomo libero.
Nel frattempo i dati di ascolto di "Radio Londra" su Rai 1 subito dopo il TG1 delle 20 e 30, in primissima serata, di Giuliano Ferrara vanno a picco e con loro il tentativo di "berlusconizzare" ancora di più gli italiani attraverso una comunicazione di vergognosa settarietà. Questo indica che gli italiani non sono dei "pirla", per dirla alla milanese, come alcuni, ai piani alti, pensano. Il programma è stato spostato in altro orario, ma non annullato. Nel tentativo di pensare ancora agli italiani "alla milanese" il Ferrara è stato ricollocato ancora in un orario di punta, quello subito dopo il TG 1 delle 13,30.
Prevediamo un altro fallimento per G. Ferrara prima, ma anche per S. Berlusconi poi.
Adieux.

lunedì 10 ottobre 2011

Bossi, i fascisti ed il bolscevico



Ieri è stato eletto il nuovo segretario politico della Lega Nord della provincia di Varese.
In realtà ieri è stato imposto un nuovo segretario politico della Lega Nord. Ma imposto da chi?
Da Bossi! Il quale dimostra uno strano non senso del concetto di democrazia, alias partecipazione, alias rispetto delle idee degli altri, alias rispetto della libertà altrui oltre che propria.
Le contestazioni subite, le grida allo scandalo e qualche scazzottata le ha bollate come provocazioni fasciste...lui, il bolscevico nemmeno in rosso, ma ridicolmente in verde. Arrivato in forte ritardo e accompagnato dal figlio-badante (che costa carissimo e a spese nostre. Se la Minetti ci costa 100.000 euro all'anno anche il Trota ha la stessa tariffa) ha imposto, con i soliti modi fini e ben educati (meno male che non va in Europa nei vari vertici,,,che coppia sarebbe con Berlusconi) ha imposto il suo candidato. E tutto il Cerchio Magico attorno a lui a leccargli quanto di più volgare egli possa avere.

giovedì 6 ottobre 2011

Leggi bavaglio. La Cina va avanti, l'Italia indietro.

Per millenni la società umana fu divisa in blocchi: i regnanti, i loro parenti e la loro corte, la casta sacerdotale, gli amministratori del regno, il blocco militare e la plebe. In secoli più recenti tra questi blocchi s'inserisce trasversalmente quello borghese-mercantile. Ciò produce quello industrial-capitalista. Dall'ultimo dopoguerra in poi la società dai vecchi blocchi verticali si trasforma in quella a blocchi orizzontale ove le distanze tra essi diminuiscono e proporzionalmente il dialogo si fa sempre più intenso. 
Oggi, grazie alla rivoluzione di internet, la società umana sta diventando una rete ove tutti possono sapere di tutto e comunicare con tutti.
Il Governo italiano e la sua maggioranza non gradisce le critiche! Preferisce l'asservimento. . . vedi la legge elettorale e le sue conseguenze nei comportamenti dei parlamentari...asserviti non al Popolo italiano ma a coloro che decidono le candidature alla prossima tornata elettorale e quindi l'elezione sicura o la non elezione sicura. 
Il Governo, per il tramite del PdL ,vorrebbe giovarsi della proposta legislativa in merito alla ridefinizione dei poteri della magistratura in rapporto alle intercettazioni telefoniche per inserire limiti pesanti alla libertà di comunicazione nel web.
In totale siamo alla legge bavaglio!
C'è chi vuole trasformare l'Italia in una sorta di oligarchia alla russa. Una "putinizzazione" del comportamento parlamentare e dei poteri degli industriali e della finanza. In questa visione, la sortita di Diego della Valle, è una bomba.
Sicuramente se nel web si fosse scritto molto bene di Berlusconi e del suo governo non ci sarebbe stata nessuna proposta di legge bavaglio.
Il problema quindi è che bisogna governare bene e basta.
I governi di centro-sinistra furono duramente attaccati sul web, ma nessuno propose leggi che imbavagliassero o messo in difficoltà gli utilizzatori della Società della Rete. 
La differenza non è di poco conto.



    

domenica 2 ottobre 2011

Della Valle ... chi te la fa fare!

Ieri, domenica, come sempre mi reco all'edicola per il consueto acquisto dei quotidiani.
Inizio a sfogliare il Corrierie della Sera e mi trovo a pagina quattro una lettera con un titolo rabbioso quanto coraggioso: "POLICITI ORA BASTA". Chi è il folle? Ah Diego Della Valle! Il solito. Sì il solito. Qualche mese fa se la prese con un potente della nostra Nazione, il presidente delle Assicurazioni Generali, già presidente di Mediobanca ed ex numero uno di Banca di Roma.
Ma chi te la fa fare? Ti adiri anche per via della Fiorentina.
Ma chi te la fa fare? Sei ricchissimo, non ti manca niente. Se vuoi puoi andare via dall'Italia e vivere da nababbo dove vuoi e dove ti piace, nei posti più belli del mondo, in quelli più intriganti, oppure, negli altri, quelli più alla moda.
Ma che vuoi fare? Il Don Chisciotte d'Italia.
Ti metti contro tutti i potenti di destra e di sinistra. Te la faranno pagare. Ti sei stancato della vita tranquilla e piena di soddisfazioni professionali? I siciliani direbbero, magari alla Camilleri, che sei " mischino",
i milanesi un "pirla", i calabresi "nu' cazzuni", ecc...
Vai a dire pubblicamente, sui maggiori quotidiani italiani, che buona parte della classe politca italiana è irresponsabile dedita a piccoli o grandi interessi personali o di partito. Questi trascurano gli interessi della Nazione. Una classe politica che, per la sua maggior parte, è composta da persone incompetenti e che non percepiscono la gravità del momento.
Il caro Diego indica, anche, una via per il cambiamento. Questa impone che le componenti della società civile più serie e responsabili si mettano in contatto tra loro, che comunichino ed elaborino un percorso tale da portarla a condizionare positivamente le scelte politiche dell'Italia.
Bravo Diego! Hai avuto coraggio, generosità e sensibilità civile. Non sei da solo e noi, da oggi, siamo meno soli grazie a te. La casta, subito, ti si è rivoltata contro attancandoti dal punto di vista personale. Questo fa capire che non hanno argomenti, che sono deboli, sono dei potenti dai piedi d'argilla.
Noi non stimiamo politicamente nè la Bindi, nè Cicchitto, nè Libero, nè Elkan...
Noi stimiamo gli italiani onesti, capaci e che credono in questa nazione.
Ciao.

martedì 27 settembre 2011

Berlusconi abbandonato dalle amanti...politiche.

Ieri la Cei , la Conferenza episcopale italiana, si è riunita con grande solennità, ma anche con gravità considerando che all'ordine del giorno vi era l'abbandono di Berlusconi al proprio destino.
La settimana scorsa, il Presidente di Confindustria, ha tuonato contro questo governo ed il suo Presidente del Consiglio, indirettamente ma chiaramente, e si è dichiarata fuori. Niente più sostegno dopo tre anni di attesa. La Marcegaglia aveva sostituito Cordero di Montezemolo quando, nelle ultime elezioni politiche, vinse Berlusconi. Questo fu  chiaramente avversato dall'allora Presidente di Confindustria ed altrettanto chiaramente appoggiato dalla presidentessa dei giovani imprenditori appunto la Marcegaglia. Il cambio di guardia fu immediato. Oggi Berlusconi viene abbandonato al suo destino anche da Confindustria per  i motivi noti a tutti: incapacità di gestire l'economia ed i danni fin qui arrecati.
La Cei ha abbandonato Berlusconi per motivi ancora più gravi che riguardano la moralità dei politici e della Nazione che viene spinta verso la leggerezza di una vita superficiale, edonistica, dedita al piacere immediato senza morale nè pudore.
Mai più sostegno della Cei, mai più sostegno di Confindustria a Berlusconi... le due amanti lo hanno lasciato.
Che farà la Lega Nord? Il complice?
E' chiaro, ormai, che questo Governo ha i giorni contati. L'agonia è iniziata. Ma attenzione ai colpi violenti dettati dallo spasmo della salvezza. Possono essere pericolosi. Una crisi politica in una condizione attuale dell'economia è pericolosa, ma a causa dell'incapacità di Tremonti a gestirla con dovuta perizia perchè non vengono mai toccate le due caste che ci stanno sotterrando e cioè a) gli evasori fiscali, b) i politici , allora diventa auspicabile perchè è il male minore.
Adieux mon amour politique!
  

giovedì 15 settembre 2011

SENZA RISOLVERE NULLA, la manovra da 52 miliardi di euro è stata approvata.

   Ieri la Camera dei Deputati ha approvato con 314 voti favorevoli la manovra finanziaria da 52 miliardi volti a tamponare l'emorragia debitoria dello Stato.
   Se s'insegue il debito pubblico con manovre di questo genere, senza entrare nel merito delle stesse, non si risolve il problema e pericolosamente lo stesso si aggraverà e servirà un'altra manovra che inseguirà un debito che nel frattempo è aumentato nuovamente.
    E' necessario dare una "stoccata" al debito...non seguirlo con provvedimenti tampone come questo testè approvato. 
La stoccata deve essere secca e momentanea. 
   La manovra deve essere di una tale portata da ridurre in sei mesi il debito dall'attuale 120% del Pil al 99% del Pil anche a costo di far sborsare agli italiani i circa 300 miliardi necessari. 
La stessa legge deve, però, contenere: 
-una legge quadro anticorruzione sotto l'egida del Presidente della Repubblica,
-una riforma eletttorale ove, innanzittutto, il cittadino sceglie in modo diretto i propri rappresentanti,
-abolire le Regioni e lasciare le Provincie su base comprensoriale,  
-vendere tutte le reti della Rai tranne una,
-raddoppiare il numero dei parlamentari con una indennità di 5000 euro mensili secchi, senza "pensioni",
-limite del mandato parlamentare a tre mandati,
-non vendere i beni dello Stato, ma porre il limite di 125.000 euro quale stipendio lordo annuale massimo per chi lavora per lo Stato senza eccezioni, magistratura compresa,
-abolire e vietare i doppi mandati, le doppie mansioni, doppi stipendi e doppie pensioni per pensioni superiori a 7000 euro lordi, 
-stabilire norme tali da rendere efficiente la macchina pubblica eliminando le vaste aree dei "nullafacenti",
-i sindacati non possono gestire enti pubblici nè in forma diretta nè in forma indiretta e devono essere abolite le leggi che li privilegiano in campo economico,
-le professioni devono essere liberalizzate e devono essere aboliti gli ordini professionali.
-abolire i finanziamenti di qualsi genere ai quotidiani e all'editoria,
-abolire i finanaziamenti a feste e festicciole estive e non, ad associazioni di volontariato, associazioni non istituzionali,
-gli Enti devono comprovare una effettiva efficacia a favore dei cittadini in rapporto a quanto costano altrimenti devono essere chiusi, 
-vietare qualsiasi consulenza a qualsiasi livello 
-gli Enti economici non devono avere i conti in rosso,
-nessun Ente può contrarre prestiti.
-le opere pubbliche non possono costare più di quelle della media europea e operando su di queste mediante controlli a tappeto con una sezione specializzata dell'Arma, si controlla che la loro esecuzione sia corretta.
E' giusto che chi paga debba avere delle garanzie e quelle prima enumerate sono le minime. 
  



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venerdì 9 settembre 2011

Si lanci un Governo del Presidente della Repubblica!

Gli italiani sono tornati dalle vacanze. I "politici" hanno lavorato.
11 Agosto, decreto approvato dal CDM sulla seconda manovra da circa 50 miliardi di euro confezionato dal solito Tremonti. Manovra orribile e bocciata il giorno dopo anche da Berlusconi.
Seguono ben quattro varianti, in media una alla settimana, compresa la proposta uscita da Arcore e frutto di una intesa tra Bossi, Tremonti ed il Presidente del Consiglio dei Ministri. Bocciata anche questa.
Nel frattempo il PD presenta la sua proposta. Orribile. Nessuno l'ha considerata.
Si è data l'immagine di una Nazione governata da uomini senza idee precise e tecnicamente, socialmente, economicamente e politicamente poco  validi.
I provvedimenti erano tali solo per far cassa e cercare di non irritare fiscalmente i ricchi. Niente patrimoniale! Non hanno irritato la casta: un obolo al di sopra di un reddito altissimo. Non si sono tirati la zappa sui piedi. Ai politici non viene chiesto pressochè alcun sacrificio. Non si è proposta alcuna riforma fiscale, sempre sbandierata da destra e sinistra e hanno dimostrato che nessuno la vuole. Si poteva cogliere l'occasione anche per sciogliere tutti gli ordini professionali  e quindi modernizzare il Paese e il Governo si è guardato bene dal farlo ed il PD ha fatto solo finta di farlo nella propria proposta. Si potevano tassare i patrimoni e quindi in tempi difficili si pagava in ragione della propria ricchezza patrimoniale e non si è fatto....facendo felice i soliti  ricchi.
Si potevano tassare le transazioni finanziarie e non si è fatto....facendo felici gli speculatori.
Si parlava di vendere il patrimonio pubblico per far cassa, cosa orribile, ma le reti di questa Rai si potevano liquidare e lasciarne una solamente. Questo non è stato fatto e sappiamo tutti perchè.
Si poteva inserire uno stop conclusivo a tutti i livelli, ministeriali, regionali, provinciali, comunali, Rai ed enti di Stato inclusi, delle "consulenze"  e risparmiare circa un miliardo di euro almenno.
Si è fatta la proposta di dimezzare il numero dei senatori e dei deputati, vedi Veltroni, ma la verità è che, se di soldi si tratta, la proposta doveva essere di dimezzare il loro stipendio, la loro pensione ed i loro rimborsi spese...ma questo si guardano bene dal proporlo.
Non vi è una sola proposta organica in tutto l'arco parlamentare per ridurre seriamente i costi della politica e parimenti non una per rendere più moderna l'Italia e quindi più competitiva.
Vorrebbero togliere le Province, ma sarebbe da spazzare via le Regioni e rifondare le Province  su "base comprensoriale" ed al contempo che lo Stato rifacesse nuovamente, con dignità e competenza, lo Stato, riappropriandosi di responsabilità che vigliaccamente e comodamente ha demandato alle Regioni.
Siamo nei guai più per una classe "politica-casta" incapace, che per la montagna del debito pubblico che ci sovrasta.
Il Presidente della Repubblica è intervenuto con vigore affinchè si presentasse una proposta accettabile ed equilibrata in tempi rapidi per porre fine allo spettacolo indecoroso che si dava della Nazione a livello internazionale. Un Paese indeciso, incapace di darsi una rotta, una nave dove il timoniere dimostra i suoi limiti  insieme con Tremonti, Bossi, ed i vari Veltroni, Bersani, D'Alema ecc...non servono ad alcuno.
Un grazie anche al Governatore della Banca d'Italia per qualche suggerimento tecnico efficace suggerito con la solita discrezione.
Si tolgano tutti, e via ad un governo tecnico, politicamente tecnico, sotto l'ala politica del Presidente della Repubblica che si fa garante, per conto degli Italiani, del buon Governo.
Quindi largo, ad un Governo del Presidente della Repubblica che rilanci l'Italia rimuovendo tutta una serie di leggi ingiuste ed  insolenti iniziando da quella elettorale.
Viva l'Italia!